Però siccome non ho né il tempo, né una conoscenza molto approfondita (almeno per il momento) di questo personaggio di duemila anni fa, mi limito subdolamente a lanciare il sasso nello stagno e a guardare l'acqua che si allarga in grandi cerchi concentrici, come succede quando si va a scavare nella storia, dove un fatto richiama un altro e poi un altro ancora e un altro ancora, e ci fa cambiare il modo di vedere le cose. Questo è ciò che fa la curiosità. E io sono curiosa. Non dei fatti degli altri, ma dei fatti miei sì....e anche Simone di Cirene è un fatto mio.
Ma te guarda stamani a che vado a pensare, quando invece la mia testa è piena di pensieri di tutt'altro tipo e per niente piacevoli. Forse è proprio per questo. Stamani il Cireneo per me è stato un motivo di distrazione, di una bella distrazione devo dire, che vale la pena continuare ad avere per approfondire la conoscenza di quest'uomo.
Facendo violenza su me stessa ritorno al presente e alla giornata odierna, che a quanto pare è bella. E subito mi chiedo: "Perché non godere totalmnente di questa bella giornata? Anche lei è unica e una volta trascorsa non tornerà più! perché intanto non prendere quello che di bello offre la vita, come un raggio di sole, un refolo di vento, i mandorli fioriti, l'erba che spunta verde intorno a noi? Perché? Perché?"Peché non possiamo costituzionalmente. Noi che più di tutti dovremmo essere fatti per 'essere', siamo invece impastati solidamente dell' 'avere', che è un malta, un cemento fortissimo, senza il quale barcolliamo e ci sentiamo nessuno....quell'avere che non ci fa gustare la vita, che in molti casi ce la rovina, senza darci in cambio la felicità.
E così, dopo aver pontificato, mi preparo per andare a lavorare. Stamani doveva andare così....con me ci vuole pazienza!
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