Cara vecchia Italia, ma ti decidi ad aprire gli occhi? A capire il progresso? A non vivere più di baronia e di privilegi e di casta, a ottemperare ciò che dice la Costituzione, che pare sia la più bella del mondo, ma solo a parole, perché che fine ha fatto quel sacrosanto 'diritto' che ogni uomo ha di poter lvorare?
Smettila cara vecchia Italia di crogiolarti nelle tue glorie passate, nella tua cultura, nella tua storia, nella tua arte, perché se c'è stata, e c'è stata, adesso non c'è più, ma mica solo da ora, da tanto tempo ormai. Non pensare che Leonardo, Dante , Petrarca, Michelangelo, per fare solo qualche nome, possano essere il 'pane' di oggi, non credere più di poter vivere di rendita grazie al loro genio........che se tornassero oggi non potrebbero fare altro che vergognarsi di noi.
Cara vecchia Italia, pensa che a me le fette di prosciutto dagli occhi, me le hanno fatte cadere una decina di anni fa i miei figli, quando impietosamente, mentre mi vantavo di ciò che siamo stati e di ciò che abbiamo fatto e lasciato per il mondo, mi dissero chiaramente che non si può vivere solo di passato, ma si deve avere una tensione sempre verso il futuro e alle nuove cose che ci prepara il futuro. E per inventare il futuro non si poteva stare a dirsi quanto eravamo stati bravi nel passato. E io a dire di no, che non era così, mentre dentro di me sentivo invece che era proprio così....e i fatti hanno dato ragione.
Non è che per caso cara vecchia Italia sei te la 'vergine di Norimberga' e noi i malcapitati che a turno vengono inchiodati, torturati, stritolati dalla tua macchina che si nasconde sotto questo nome così candido e puro?
Bah! Mia cara vecchia Italia, fai proprio acqua da tutte le parti e allora me lo spieghi come mai io ti voglio ancora così tanto bene?
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