giovedì 6 marzo 2014

Cara vecchia Italia

Non c'è niente di nuovo sotto il sole. E' fresca fresca la notizia che l'Italia è nuovamente sotto il monitoraggio della UE per "squilibri macroeconomici eccessivi", ossia per debito pubblico eccessivo, con tutto quello che segue e che ci ha ridotto a ciò che siamo oggi. Non c'è niente di nuovo sotto il sole proprio perché non occorreva che queste cose ce le dicesse l'UE. Ce ne accorgiamo da soli, ce ne siamo accorti da soli da ormai tanto tempo e tutti i giorni questa consapevolezza la viaviamo sulla nostra pelle. Altra notizia esaltante: nessuna delle nostre Università figura tra i primi cento posti nel sondaggio che è stato fatto a livello mondiale, anzi! Sono considerate proprio scarse e inadeguate. In compenso però al Senato è stato approvato il reato di tortura, a detta di molti con circa trenta anni di ritardo rispetto agli altri paesi. Di che tortura si tratta comunque ancora non è dato sapere. Sarà quella della Santa Inquisizione della 'vergine di Norimberga'? oppure finalmente saranno reato le torture morali e psicologiche a cui sono sottoposte centinaia di persone tutti i giorni, e sotto gli occhi di tutti, senza che niente sia mai stato fatto per impedirle? Forse per fare il distinguo tra questi due estremi di torture ci vorranno altri trenta anni?

Cara vecchia Italia, ma ti decidi ad aprire gli occhi? A capire il progresso? A non vivere più di baronia e di privilegi e di casta, a ottemperare ciò che dice la Costituzione, che pare sia la più bella del mondo, ma solo a parole, perché che fine ha fatto quel sacrosanto 'diritto' che ogni uomo ha di poter lvorare?
Smettila cara vecchia Italia di crogiolarti nelle tue glorie passate, nella tua cultura, nella tua storia, nella tua arte, perché se c'è stata, e c'è stata, adesso non c'è più, ma mica solo da ora, da tanto tempo ormai. Non pensare che Leonardo,  Dante , Petrarca, Michelangelo, per fare solo qualche nome, possano essere il 'pane' di oggi, non credere più di poter vivere di rendita grazie al loro genio........che se tornassero oggi non potrebbero fare altro che vergognarsi di noi.

Cara vecchia Italia, pensa che a me le fette di prosciutto dagli occhi, me le hanno fatte cadere una decina di anni fa i miei figli, quando impietosamente, mentre mi vantavo di ciò che siamo stati e di ciò che abbiamo fatto e lasciato per il mondo, mi dissero chiaramente che non si può vivere solo di passato, ma si deve avere una tensione sempre verso il futuro e alle nuove cose che ci prepara il futuro. E per inventare il futuro non si poteva stare a dirsi quanto eravamo stati bravi nel passato. E io a dire di no, che non era così, mentre dentro di me sentivo invece che era proprio così....e i fatti hanno dato ragione.
Non è che per caso cara vecchia Italia sei te la 'vergine di Norimberga' e noi i malcapitati che a turno vengono inchiodati, torturati, stritolati dalla tua macchina che si nasconde sotto questo nome così candido e puro?

Bah! Mia cara vecchia Italia, fai proprio acqua da tutte le parti e allora  me lo spieghi come mai io ti voglio ancora così tanto bene?

Nessun commento:

Posta un commento