lunedì 31 marzo 2014

A.A.A.A.A.......cercasi


"Cercasi obiettivo da raggiungere, anche usato, purché in buono stato."
da Piccoli Pensieri di Kind Butterfly


Ecco! Ora ho capito che cosa manca in questi miei giorni attuali, ora so da dove viene il vuoto che sento quando mi guardo intorno. In questi giorni non ho alcun obiettivo da raggiungere, non mi sono prefissa neanche una mèta, non c'è quel bersaglio che in genere tengo sotto controllo e che cerco di mirare continuamente per raggiungerlo direttamente al centro. 
Ma comeho fatto a non accorgermene? In tutti questi giorni non avevo più sentito le parole magiche che su di me hanno agito sempre come una molla: "Questo lo faccio per.....!"alle quali facevano sempre seguito l'immagine dell' obiettivo che dovevo raggiungere e sentivo nascere dentro una nuova forza.
Mi ci vuole un obiettivo, un qualcosa da guardare e da raggiungere con la volontà, con la lotta, con l'entusiasmo. Tutto qui. Era quello che mi mancava ......mica la luna . Oggi la mia attività cerebrale sarà tutta spesa nella sua ricerca e, conoscendomi so già che la mia scelta cadrà su qualcosa di difficile, lontano, che a confronto la conquista del West, sembrerà una passeggiata................ma è quello che mi ci vuole.

domenica 30 marzo 2014

Ora legale

Rieccoci! Anche noi siamo stati legalizzati,.......almeno nell'ora. Mancava solo l'ora legale a parlare di primavera e ora abbiamo anche quella. .........ora non ci sono più scuse...il tempo deve essere bello per forza, le giornate lunghe e solatie, le rondini devono solcare il cielo e il nostro spirito ben disposto verso la vita.
Sicché stamani mi stamperò sul viso  un bel sorriso e andrò felicemente incontro al mio destino, qualunque esso sia.
Tra l'altro da conti fatti da chi se ne intende, l'ora legale porta con sé un pacchetto dono: tanti, ma tanti soldi risparmiati.....ma proprio tanti! L'unica cosa che mi domando è: "Ma a voi è mai capitato di vederne uno di quei soldoni?" Perché io non ho mai avuto questa soddisfazione, neanche spalmata sulla strada sotto forma di catrame a coprire una buca, o nei buon pasto delle mense dei bambini.....tanto per fare un esempio. E se sono davvero così tanti, perché il nostro buco economico non si è ristretto neanche un pò?
Probabilmente sono un tipo distratto che non si accorge delle cose e in quanto al 'buco', sappiamo benissimo che noi italiani siamo megalomani e ci piace tutto grande, la storia e l'arte ci hanno lasciato vestigia e capolavori a testimonianza,.......e allora perché ci saremmo dovuti contentare di un misero buco, quando invece senza alcuno sforzo abbiamo potuto averne uno così grande? Tutti sono buoni ad avere un misero buco, ma un buco grande come il nostro, diciamo la verità....fa invidia a tutti e proprio come l'ora, anche lui è un buco legale!!! 

Buona domenica a tutti, anche se...... forse oggi vi sentirete un pò squinternati e vi sembrerà che il tempo scorra in maniera diversa. Ma è solo un attimo, poi si fa l'abitudine anche a questo orario, con la stessa velocità con cui abbiamo fatto l'abitudine al nostro bellissimo buco, che non è quello dell'ozono e neanche quello del nostro posteriore, ma che essendo noi un popolo scaramantico senz'altro speriamo che al pari di quello, ci porti tanta fortuna!!

Ma....allora........mi viene un dubbio dell'ultimo secondo!  
Ma se non avessimo avuto da tanti anni l'ora legale che ci viene in soccorso........il nostro buco a questo punto sarebbe rosso e slabbrato?Per carità......che qualcuno ci salvi dall'avere un buco infiammato!!! Lo può capire bene chi soffre di emorroidi! Tanto di cappello a questa 'ora', che senz'altro è una crocerossina di indubbio merito, quasi da segnalare per il Nobel.

sabato 29 marzo 2014

Il pretino di Campigno

Oggi mi sa che la mia giornata si risolverà con  la stessa frase che disse un giorno il pretino di Campigno.....tanti ma tanti anni fa, forse un centinaio........


Era costui un omino, da sempre abituato a parlare nel dialetto del suo borgo, quattro case abbarbicate alla montagna dell'appennino tosco romagnolo, che è un romagnolo arricchito e indurito dall'aria di montagna, per cui quando si ritrovava a dover parlare in italiano, per fare le sue omelie, diceva un monte di sproloqui.
Saputa la cosa, un gruppo di ragazzi di dichiarata cultura, si organizzò per fare un'uscita in montagna e unire l'utile al dilettevole e cioè fare una bella passeggiata e un bel pranzo in un prato e andare aprendere un pò in giro il povero preticello.........il quale chissà come, chissà perché, per vie traverse, seppe in anticipo dello scherzo che volevano tirargli i malandrini. 
All'ora convenuta, la campanina del quasi inesistente campanile cominciò a suonare, riprendendo in un attimo tutta la dignità che il suo aspetto esteriore non le dava ingiustamente, perché il suo suono diffuso tra i monti, che rimbalzava tra una gola e l'altra era quanto di più bello si potesse sentire in quella tranquilla domenica di giugno e annunciava con gioia l'inizio della messa.
La messa allora si celebrava in latino e il povero pretino, anche se masticava male anche quello, seppe che non avrebbe avuto problemi fino al momento dell'omelia. In fondo alla chiesa , in piedi e a braccia conserte, una decina di giovanotti facevano bella mostra di sé e aspettavano impazienti il momento del loro intervento. Che grasse risate si sarebbero fatti, quando l'avrebbero sentito parlare e avrebbero udito tutti gli sfondoni che il povero prete diceva in italiano. Non volevano certo fare niente di male e per loro non era, neanche una mancanza di rispetto, era solo voglia di allegria e di farsi quattro risate in maniera insolita da quelle che si facevano tutti i giorni al bar del paese. Tutto qui! Ma il pretino dentro di sé tremava, perché si avvivinava il momento della predica che alla fine giunse e fu allora, che dopo aver letto il passo del Vangelo, lo chiuse, alzò gli occhi e guardando fissamente i giovani nei loro occhi disse: "Oggi il vangelo non dice niente di buono. Passem innanz!" e continuò la celebrazione, lasciando con tanto di naso gli attoniti giovani, che da allora in poi quando parlaronodi lui lo fecero con  un rispetto tutto nuovo.......

"Oggi anche la mia giornata non dice niente di buono. Passem innanz!"

venerdì 28 marzo 2014

Stato di quiete

Stamani mi sono svegliata in uno strano stato di quiete......forse il mio cervello ha deciso di aver bisogno di recuperare un pò di energie, perché ormai da troppi mesi sta lavorando in maniera intensiva per cercare soluzioni a problemi che sono arrivati da tutti i fronti e sono entrati nella mia vita da svariate angolazioni come venti impetuosi che mi hanno fatto entrare in un vortice di emozioni e di paure. Stamani, stranamente le emozioni dormono ancora e io mi auguro che continuino a farlo ancora a lungo, le sinapsi della mia mente son tutte ferme ed è meglio così, anche perché riescono solo a produrre soluzioni empiriche che non servono a risolvere problemi reali......e io mi godo questo momento di pace, senza pensare agli altri, senza ipotesi, senza tesi, senza teoremi, senza giudizi, senza un bellisimo niente di niente...............con la consapevolezza che con tutta la buona volontà non posso risolvere i problemi degli altri, anche se come è il mio solito me ne faccio carico moralmente e come don Chisciotte parto a testa bassa contro i mulini a vento facendo le mie battaglie sconclusionate contro il mondo e le sue ingiustizie..............ma questo 'carpe diem' che mi è piombato addosso così a fagiolo è proprio il benvenuto,e anche se so che non durerà,....... come sto bene così..........mi sembra quasi un momento perfetto, uno di quei momenti unici, rari, ma non irripetibili, perché ne ho già vissuto un altro quando scrissi  le parole che riporto qui sotto.



Ecco! In questa dimensione di quiete, posso nuovamente chiedermi: “Ma io chi sono?” e la risposta è sempre la stessa. Un miscuglio disarticolato di bene e di male, fatto di slanci e di reprimende. Ma chi sono io per poter giudicare? E perché poi dovrei giudicare? La vita è un'incognita gigantesca e nessuno sa la sua prossima mossa, quindi perché stupirsi tanto del modo di essere e di fare degli altri? Tutto il nostro tempo passa nel difficile compito di risolvere l'equazione della nostra vita e io mi vorrei mettere a risolvere quella degli altri? E a dire magari che non c'è soluzione? La soluzione c'è, basta saperla trovare e allora torno a ripetere con Einstein 'Se i dati e la teoria non concordano, cambia i dati'. I dati di allora erano un lui e una lei, la teoria era la ricerca della felicità o se non proprio di quella, almeno di un equilibrio. Non ha funzionato e magari non ha funzionato proprio per colpa mia, che ne so?, magari se avessi continuato ad essere arrendevole, forse oggi potrei dire di aver trovato un equilibrio, chissà? Forse sono io la squinternata che crede a quello che comunque le è stato insegnato dai genitori: il rispetto, l'attenzione verso l'altro, il confronto, la voglia di ridere, il progettare in due, lo stare bene insieme agli altri, il mondo degli amici....non sono stati insegnamenti sulla carta, no davvero, io li ho decisamente recepiti dalla vita dei miei genitori, sia vivendola insieme a loro, sia apprendendola da sempre nelle cose che mi raccontavano del loro stare insieme. Io non ho trovato queste cose nel mio matrimonio e ho continuato a cercarle pensando che un giorno sarebbero arrivate....invece no! E allora siccome la teoria è giusta, bisogna cambiare i dati. Il problema è che con un dato solo e un'incognita un'equazione non si risolve, o almeno le mie scarse conoscenze dell'algebra non me la fanno risolvere. Ho provato a sostituire il dato mancante con l'amicizia, ma non funziona, è un'altra cosa, anche se l'amicizia è una cosa importantissima, una cosa bellissima e riempitiva. L'amicizia aiuta a non essere soli, e questo l'ho sempre sperimentato nella mia vita e da sempre sono andata in cerca di amici, ma di quelli veri non ne ho trovati poi così tanti e certe volte ho anche sbagliato chiamando amico qualcuno. L'amicizia per come l'intendo io è qualcosa di altissimo e non tutti sono in grado di arrivare a capirla. Chissà!  Non lo dico per vantarmi, perché alla fine è rischioso essere un po' avanti agli altri, il rischio è quello di rimanere nuovamente soli.
tratto da - That's amore

giovedì 27 marzo 2014

A proposito di cerchio

Non ricordo molto bene le parole di una poesia  che  poi è stata anche messa in musica,  ma ricordo invece molto bene la sostanza di queste parole, perché ho avuto modo di viverla e di esserne partecipe anche ora a distanza di anni e anni.
Dunque....mi pare che dicesse più o meno così: "Chiusi dentro un cerchio magico, con le braccia aperte per accogliere chi arriverà............" (l'autore sarà indulgente con me se non riesco a ricordare le parole esatte).

Ecco! Per la persona che ha scritto questa poesia, queste non sono state solo parole, perché ha saputo trasportarle nella realtà e allungare smisuratamente le sue braccia per accogliere tante persone che sono andarte verso di lui con fiducia e voglia di amicizia da dare e da ricevere.

In un mondo così brutale, dove la molla che spinge è l'egoismo, reputo una fortuna  e un onore essere parte di quella piccola schiera di coloro che vengono additati dai più come 'illusi', e più che altro essere amica di una di queste persone rare, che permettono ancora di credere che la bontà, il disinteresse, l'altruismo fanno parte di noi e non richiedono né attestati, né lauree, ma solo la frequenza costante e continua di quella scuola che è la vita ........che non smette mai di insegnare, di stupire, di proporre, solo se riusciamo a sintonizzarci con lei e a entrare nel suo cerchio magico.

mercoledì 26 marzo 2014

Hip Hop

Ieri un servizio in televisione che parlava dell'Hip Hop, la danza della strada,  mi ha fatto tornare in mente Alosha e le sensazioni che ho provato la prima volta che ho assistito a un suo spettacolo. 
Chi è Alosha credo che non sia necessario spiegarlo a nessuno, basta solo dire che lui è il 'Maestro' della danza Hip Hop e che insieme al suo cast, i cui principali componenti sono Cynna e Miminska (nomi d'arte ovviamente), porta non solo nei teatri, ma principalmente sulle piazze, la vita in tutte le sue sfumature e le sue suggestioni. Attraverso i movimenti flessuosi, armoniosi e dinamici del ballo, i sentimenti escono fuori dalla plastica torre d'avorio che è il  corpo umano dove in genere sono gelosamente custoditi, e vanno verso gli altri sulle ali della musica e delle parole, creando momenti in cui si avverte inequivocabilmente la proiezione dello spirito che dilaga nell'aria circostante e che porta lo spettatore, ma anche i protagonisti, credo, in una dimensione nuova ed appagante. Almeno questa è la sensazione che ho sempre avuto io ogni volta che ho assistito ad uno degli spettacoli di Alosha e non solo nella magica atmosfera di Roma, ma a anche in quella più paesana di Pienza, in una notte d'estate.
E così mi sono tornate in mente anche le sensazioni che provai sentendo declamare per la prima volta alcune delle mie poesie, che davano parole alle performances dei ballerini , attraverso la bellissima voce di Miminska. Mi viene ancora un sorriso quando ripenso allo stupore che provai sentendo recitare ciò che avevo scritto andando dietro a stati d'animo sempre diversi, ma sempre reali. L'unica mia ambizione era stata quella di fissare sulla carta sensazioni che sapevo, passato l'attimo, sarebbero scomparse, per non ritornare mai più e ciò mi era bastato, ..........ma sentendo quella voce, guardando quei movimenti  eleganti, respirando quell'aria romana,ricordo che a un certo punto mi dissi: "Ma le ho scritte proprio io queste parole?" e compresi subito quale potere possa avere una voce meravigliosa che unita a una grande sensibilità artistica fa suo ciò che legge.
Ricordi! Anche questi sono ricordi, bei ricordi devo dire, ricordi che mi ha permesso di avere un comune amico, che passò le mie piccole poesie ad Alosha, ricordi che ogni tanto vengono ad allietare le mie serate solitarie.

martedì 25 marzo 2014

Innamorarsi di un sogno


"Innamorarsi di un sogno: permettere alla nostra essenza di liberarsi dalle catene che ci impone la vita per andare verso nuovi orizzonti"
Da Piccoli Pensieri di Kind Butterfly




E chi è che non ha mai accarezzato un sogno, vissuto per lui, lottato per lui?
Le persone razionali scuoteranno la testa e non si riconosceranno in queste parole, ma se si fermeranno un attimo a pensare, si accorgeranno che anche loro, per mezzo di un sogno nascosto, mai confessato a nessuno, neanche a se stessi, qualche volta sono riusciti ad andare oltre i limiti di quegli orizzonti che ciascun uomo ha davanti a sé.
Innamorarsi di un sogno vuol dire aprire una porta al pensiero e permettergli di fare capolino in quell'eternità nella quale tutto è possibile, anche il superamento dei propri limiti, delle proprie paure.

 
“Cercherò di trovare un sogno tranquillo…uno di quelli che si contentano di stare nelle vicinanze e non sono così temerari da avventurarsi in luoghi sconosciuti….ma sì! In fin dei conti non posso proibire a una fanciulla di sapere come è il mondo che la circonda Questa qui poi è veramente ingenua….troppo ingenua e tutti nella vita potrebbero farsi gioco di lei…..è giusto che impari qualcosa…ma io dico di questi tempi come si fa a non essere mai uscita dal proprio castello?...Ecco ho trovato! Le farò conoscere il sogno nel cassetto ….Dunque chi è che pensa a questo tipo di sogni? Il principe Nicodemo? No! No! Rodolfo di Pietraserena ecco il principe che fa al caso mio! E’ un principe giudizioso, un po’ troppo bello devo dire, non vorrei che la piccina alla fine finisse per innamorarsi di un sogno! Ma in fin dei conti se ciò accadesse che ci sarebbe di male? Chi è che non si è innamorato di un sogno? In quanto al sogno nel cassetto, che sogni può mai avere una ragazza che non ha mai visto nient’altro che casa sua?” e dopo questo lungo conciliabolo con se stessa la farfallina sbatté le ali e non ci pensò più, perché se c’è una cosa di bello che hanno le farfalle è la leggerezza e questa era davvero leggerissima!
“Allora farfallina?” domandò col cuore in gola Viola, che si era accorta del lungo conciliabolo che la farfalla aveva avuto con se stessa.
“E va bene…-sorrise la graziosa farfalla - stanotte stessa verrà a trovarti un bel sogno”
“Oh che bellezza…non vedo l’ora di andare a letto” e Viola cominciò a saltellare sulle punte dei piedi, mentre i fiori sorridevano felici nel vederla tanto allegra.
Tratto da - Il sogno di Viola

lunedì 24 marzo 2014

Le metamorfosi

Fino a ieri pomeriggio ero la felice proprietaria di un bellissimo 'top',......... sì...... insomma una canottiera , ma non una qualunque, bensì fatta di lamè con qualche lustrino sapientemente disposto in modo da farla luccicare quel tanto che basta per attirare gli sguardi, ma con moderazione.......con classe insomma! 
Il top in questione era stato indossato in due momenti importanti e felici, la prima volta da mia figlia, la seconda da me, per il matrimonio dei miei figlioli. Poi come tutte le cose che si usano per un matrimonio, era andato a finire in un cassetto e lasciato lì a ricordare quei momenti importanti in cui lui aveva fatto la sua brava figura!!
E' solo simile al mio top
Poi improvvisamente ieri è arrivato un tornado. Si è infilato nell'armadio di mia figlia e ha distrutto in un attimo anni e anni di vestiti e di ricordi. Le macerie si sono accumulate sul pavimento fino a creare una montagna di quelli che fino a pochi minuti prima erano bei vestitini e poi sono apparsi come inutili stracci. In tutta quella devastazione a un certo punto un piccolo brillio ha catturato il mio sguardo ...............era il bellissimo top che pareva mi dicesse:"Salvami....salvami!" L'ho preso e l'ho guardato rendendomi conto che anche a distanza di tanti anni era ancora bellissimo e attuale, ma certo non più adatto a me. Ma ormai l'avevo salvato dalla distruzione e sapevo con certezza che non sarebbe tornato nel mucchio. L'avrei messo i uno dei miei cassetti ecco! E mentre stavo proprio per riporlo.....improvvisamente l'illuminazione!Non sono stata neanche a pensarci un attimo....ho preso ago e filo e con una semplice cucitura l'ho tramutato in una borsetta deliziosa....una di quelle borsette estive, tipo sacchetto per la spesa, ma un sacchetto unico ed estremamente particolare perbacco........e anche il top mi è sembrato contento di aver subito questa trasformazione, una metamorfosi che l'avrebbe riportato a vivere. E vivrà! Vivrà! Appna arriverà l'estate e le magliette colorate rifaranno capolino insieme alle grande camicie che più strane sono più mi piacciono, il mio top uscirà con me, appeso alla mia spalla per accompagnarmi nelle lunghe passeggiate serotine, e il sole che batterà su di lui lo renderà nuovamente splendido e io lo riempirò di pensieri e di ricordi!
Ma intanto, resa euforica dal mio successo, ho preso un maglione infeltrito che ha dei colori che mi piacciono tanto e ho già cominciato a trasformarlo in una borsa invernale. Potere delle metamorfosi! Bisogna che provi a farlo anche su di me.

domenica 23 marzo 2014

Se io fossi......

Se io fossi fatta di legno,
 vorrei essere un albero.
E se ogni pensiero fosse un fiore,
 sarei un albero fiorito.
 Avrei fiori di tutte le dimensioni
 e di tutte le tinte,
 perché ci sono pensieri grandi e piccoli,
 intensi e leggeri......
 E che bell'albero sarei!
 Ogni fiore avrebbe un profumo diverso.
 Se vedessimo ogni nostro pensiero
 come un fiore che nasce, nel nostro cielo
 rimarrebbero solo quelle nuvole
 diafane e propizie che  che lo nutrono
 e vedremmo la vita
 come un grande giardino fiorito.


Fiore di cactus....bello vero? Chi direbbe mai che è anche un pensiero?
Mentre scrivevo queste parole, il mio albero prendeva forma davanti ai miei occhi, si colorava di tinte intense e diafane che creavano piacevoli contrasti cromatici e mi pareva che il profumo di tutti i suoi fiori arrivasse fino a me. E pensare che quei fiori fino a un momento prima erano solo pensieri, tanti pensieri e neanche molto piacevoli! E' proprio vero che tutto è realtivo e che qualcosa che fino a un momento prima appare tetro e buio può prendere all'improvviso un'altra valenza. Nel mio caso è bastato dire: pensiero = fiore....e tutto si è colorato in maniera diversa. Decisamente voglio essere un albero, anche se non avessi altra scelta che quella di essere un cactus, perché ci sono anche i fiori del cactus......e sono bellissimi.

sabato 22 marzo 2014

Caro scorpione........

Mercurio e Nettuno continuano a regalarvi una preziosissima intuizione che aiuta a concludere i migliori affari e a migliorare nettamente le entrate. Accogliete con un sorriso le nuove conoscenze: vi permetteranno una notevole crescita personale. Createvi dei nuovi stimoli, appassionatevi a nuovi hobby, frequentate persone inusuali e anche diverse dai soliti ambienti.


Questo è il mio oroscopo per oggi. Quante ne azzeccherà? 
Dunque vediamo....per quanto riguarda l'intuizione, niente da eccepire......riconosco da me di essere un tipo intuitivo!!
Che poi la mia intuizione mi porti a concludere dei buoni affari,....beh! In questo caso ho qualche dubbio, anzi ho notevoli dubbi....anzi non ci credo proprio. Non sono mai riuscita a concludere nessun buon affare in vita mia, per cui se le mie entrate oggi dovessero avere un miglioramento ciò sarà dovuto solo a un colpo di fortuna.......cosa che vedo molto ma molto lontana, perché la fortuna non mi può proprio sopportare.
Crearmi nuovi stimoli? Ci proverò.....magari proverò a rimettermi in verticale appoggiata alla parete con la testa in giù, naturalmente, come facevo un bel pò di anni fa. Però credo che sarebbe uno stimolo distruttivo....e noi invece siamo positive, vero Giuly? Ci sono. Proverò a scrivere una  nuova poesia .........una di quelle vere, una di quelle che nascono da dentro, ma proprio dal profondo, che è così profondo che non so come faccia a stare dentro di me............è da così tanto tempo che non lo faccio più! per quanto riguarda gli hobby, non so che dire....per esperienza so che ogni mio hobby è sempre diventato un lavoro che continua nel tempo, per cui credo che me ne troverò uno contemplativo. Accogliere con un sorriso le nuove conoscenze? Ci sono ! Senz'altro sarà il postino. Ne cambia uno al giorno!!
Mi mancano ancora le 'persone  inusuali'. Questo mi è davvero difficile, perché ho sempre pensato di essere io la persona inusuale e che questo alla fine  fosse il motivo della stranezza che alla fine mi fa preferire stare da sola o al massimo con due amici che , ciascuno per motivi diversi, è lontano e perciò sto ugualmente da sola.

Sono pronta per cominciare la mia giornata.

venerdì 21 marzo 2014

La lunga marcia

Evidentemente che ieri fosse l'equinozio di primavera, mi ha colto impreparata, anche se poi naturalmente anch'io ho visto il simpatico doodle  di Google e quindi mi sono aggiornata. In me continuava ad esserci ancora la certezza che primavera cominciasse il 21 e proprio per questo sono risultata impreparata, allo stesso modo in cui non ero preparata a pensare che la mia strada, che dopo tanti anni di duro cammino in salita e poi finalmente diventata più agevole, più prevedibile, alla fine risultasse una voragine. Questo vuol dire essere impreparati. Pensare che tutto debba continuare sempre alla stessa maniera e invece no! La primavera viene il 20, alla faccia di chi continuava imperterrito a credere che arrivasse il 21 ed io mi ritrovo a dover lasciare la mia strada così faticosamente conquistata, sapendo che se voglio continuare a camminare devo prendere quel viottolo impervio che vado, non importa se a destra o a sinistra. Quello che importa è che è nuovamente tutto in salita. E' vero c'è anche un'alternativa. Mi posso fermare proprio sul ciglio del burrone, sedermi sotto l'ombra dei miei pensieri e aspettare che la vita faccia di me quello che vuole. C'è silenzio sotto l'albero dei pensieri perché neanche gli uccellini ci fanno dimora, spaventati dalla nuvola nera che lo sovrasta, lo steso silenzio che sento accorgendomi che  tutti gli amici se ne sono andati, ciascuno perso giustamente dietro le sue vicissitudini, i suoi problemi.Com'è strana la vita! E come è strano stupirsi ancora per non aver capito che ciascuno di noi è solo in questa immensità! Oppure di averlo capito ma di non averlo mai accettato, proprio per quella natura insita in me che invece mi porta sempre ad andare verso gli altri proprio nei loro momenti di grande solitudine. O magari...chissà! Forse anch'io me ne sono andata, senza accorgermene, senza volerlo, così, naturalmente,, come naturale è l'avvicendarsi delle stagioni.
Un sospiro, un'alzata di spalle, una presa di coscienza di qualcosa che fino a questo momento avevo rifiutato di accettare ........e sono di nuovo pronta per rimettermi in marcia. Non ho la minima intenzione di arrendermi anche perché devo trovare dentro di me una nuova forza per poterla donare  ai miei cari, proprio quella forza che mi è sempre venuta in aiuto quando si è trattato di loro.
E così anche se la primavera viene il 20 chi se ne frega? E chi se ne frega se devo nuovamente prendere il mio zaino in spalla e incamminarmi per il cammino duro e difficile che è la lunga marcia della vita? Sarà come incamminarsi per un Hike, alla continua ricerca di me stessa in una nuova solitudine che tuttosommato forse riuscirà a parlarmi più delle tante voci che non sento più intorno a me da molto tempo.

giovedì 20 marzo 2014

Per amore, solo per amore

Ieri era San Giuseppe. Me ne sono ricordata non so neanche io per quale motivo, verso mezzogiorno  e in fretta e furia ho preparato le classiche 'frittelle', che sono il dolce che è sempre stato fatto in onore di questo Santo..........Il tutto fatto  con un senso di amarezza, di perdita, di rimpianto per le cose semplici e belle della mia infanzia, ma anche della giovinezza e della mia vita di mamma, quando, anche se ormai non era più giorno festivo, si ricordava comunque come 'Festa del babbo'  e si viveva con un reglino simbolico da dare al babbo, che di commerciale non aveva proprio niente, anche se già da allora i tentacoli della piovra consumistica cominciavano a catturare i più superficiali e i meno sensibili a questa tradizione popolare che identificava il babbo con la figura splendida che è quella di San Giuseppe.
Per spiegare cosa per me vuol dire 'splendio' , senza fare inutili giri di parole, mi basta dire che è tutto riassunto nel film "Per amore, solo per amore" tratto dall'omonimo libro di Pasquale Festa Campanile, premio Campiello nel 1984.
Forse a molti questo libro non ha detto niente, a me invece ha rivelato la grandezza di un uomo semplice che ha saputo vivere la sua vita.
Ma quand'ero piccola non c'erano queste considerazioni per fare festa il 19 di marzo. San Giuseppe era il babbo putativo di Gesù, punto e basta. Non c'erano domande da fare, perché da risolvere, in quella giornata che faceva sentire inequivocabilmente che Giuseppe era il padre in terra di Dio, perché l'atmosfera di quella giornata era bella, con l'aria primaverile che aleggiava  leggera sulla ricca merenda che si stava allestendo nei primo prato fuori porta,  sulla bianca tovaglia che la mamma aveva steso sull'erba. Tutto di quel giorno, vissuto per tanti anni in questa maniera, mi richiama la perfezione, la gioia, la sicurezza di avere genitori che mi volevano bene  si volevano bene, l'amicizia con tante persone che vivevano con noi quel momento, la cordialità con quelli, vicini di tovaglia e di allegria. Questo allora significava per me vivere il giorno di san Giuseppe e terminare con la poesiola che a scuola mi aveva insegnato la maestra e che trascrivo così, forse sbagliando, ma come me la suggerisce il ricordo.

San Giuseppe vecchierello, 
cosa porti nel cestello?
Erba fresca, fresche viole,
nidi, uccelli, lieto sole.
Nel cantuccio più piccino,
ho di neve un fiocchettino.
un piattino di frittelle
e tant'altre cose belle.
Mentre arriva primavera
cantan tutti una preghiera.
La preghiera dell'amore
a Gesù nostro signore.

mercoledì 19 marzo 2014

La mia strada

 
In questi giorni, mi sembra di essere tornata indietro nel tempo, forse perché sto aiutando mio figlio a dare una nuova sistemazione alla sua casa, e ogni mobile che sposto, richiama un ricordo. E nel mio caso i ricordi sono tanti, visto che di case ne ho avute parecchie............



"Quando ebbi terminato il trasloco, dissi ai miei figli che sarei tornata un’ultima volta nella vecchia casa, per pulirla e lasciarla meglio che potevo. Ero sola e il tempo passò in fretta tra un lavoro e l’altro. Quando terminai tutto era già notte profonda e feci entrare Bali che era in giardino. Io ero pronta per andarmene e il mio cane veniva con me. Non so perché mi fermai in salotto ma in quel momento mi successe una cosa stranissima e terribile. Mi giungevano come degli echi lontani, e davanti ai miei occhi passavano rapide immagini. Mi davano noia quelle sensazioni, non le volevo.
“Andate via – mi ritrovai a dire – andate via” Ma non c’era verso di farle smettere e io non riuscivo a sottrarmi a loro. Ricordo che mi misi a sedere in terra nel mezzo della stanza con le gambe incrociate e la testa tra le mani. Allora come se arrivassero da tutte le parti della casa, voci e immagini presero a vorticare freneticamente nella mia testa. “Mamma, guarda come sono bravo!” “Mamma corri.....mi è caduto un dente!” “Posso invitare i miei amici stasera?” Erano i miei figli che mi parlavano, erano le nostre parole, i nostri desideri, le nostre vite. Non dovevo rifiutare che tutto ciò che era avvenuto lì dentro venisse con me. Anche o ricordi avevano diritto di essere ancora parte di noi, proprio come i mobili che mi ero portata dietro.
Non mi rifiutai più e seduta in terra lasciai che la mia vita si rimpossessasse di me. Rimasi lungamente in quella stanza e Bali si accucciò ai miei piedi aspettando che ciò che si stava compiendo avesse termine.” Ho rinchiuso tutto nello scrigno del mio cuore e nessuno potrà mai più rubarmi il ricordo del mio passato! Ora Bali possiamo andare!” Presi il mio cane per il guinzaglio e insieme uscimmo senza voltarci indietro".
Tratto da Fiore di Cappero

Non sono dei momenti molto belli quelli....anzi ora posso dire tranquillamente  che son veramente terribili.

Poi la vita continua con le sue esigenze che non smettono neanche per un attimo di bussare alla porta del nostro essere, perché è proprio la vita che ci vuol far capire con insistenza che le cose veramente importanti sono altre e che non bisogna legarsi troppo alle case, alle cose, alla ricchezza. Sono tutte cose che io ho avuto e che ho perso......eppure sono sopravvissuta e ho continuato a camminare sulla mia strada, senz'altro diversa da come ero prima, ma non per questo peggiore.
Mi volto molto spesso a guardare tutte le sfumature del passato della mia vita, ma non con rimpianto, solo per attingere forza dai tanti errori che ho compiuto, dalle molteplici esperienze che ho fatto e anche dalle poche cose sagge che io, come tutti ho avuto la fortuna di vivere. Sono tutte queste cose mescolate insieme che oggi mi hanno permesso di essere qui. a questo punto della mia strada, con la voglia di vivere e di andare sempre avanti, nonostante tutto e tutti. Non è poco!