giovedì 5 settembre 2013

Le avventure di Bepi e Marilù°°°

Il meglio di me, stamani l'ho dato per la poesia di Rocco, per cui ora mi sento come una pila con le batterie a terra. Ho bisogno di rimettermi in carica.....sennò oggi chi lavora? 




Capitolo terzo

Decisero di partire di lì a pochi giorni, il tempo di preparare una corda lunga, no anzi....lunghisima....quanto? Nessuno dei due lo sapeva.
Già, è facile a dirsi! - disse marilù – Ma dove la prendiamo questa corda? Io non ce l'ho e nemmeno tu.
Troveremo il modo....vedrai che qualcosa ci verrà in mente. E bepi si sforzò di pensare a cosa potese usare per farla diventare una corda. Le lenzuola no davvero....la mamma se ne sarebbe accorta e poi chissà quante ce ne sarebbero volute. E allora che cosa, che cosa?
Ci sono! Ci sono! -urlò Marilù tutta eccitata – vieni con me bepi...prestoooo! - e senza attenderlo corse verso la chiesetta che si trovava poco lontano.
Bene e allora? - disse Bepi arrivando di corsa – non vedo nient'altro se non un campo di granturco.
Già! E cosa vedispenzolare dalle pannocchie?
I baffi....è vero....i baffi! - gridò Bepi – brava Marilù!
Un fremito corse per il campo di grosse pannocchie bianche che imponenti, ostentavano orgogliosamente grossissimi baffi bianchi arricciati con cura o allisciati verso il basso come esigeva l'ultima moda. Quei discolacci non si sarebbero mica sognati di mettere in atto ciò che temevano?
Anche un coniglio che passava di lì si fermò scandalizzato.
Come potevano osare quei due mocciosi fare un affronto a quel campo di pannocchie che sembrava un esercito pronto per una parata?
Ragazzi andate a casa. Lasciate stare i baffi alle pannocchie – si azzardò a dire timidamente, ma i due erano cosìpresi dai loro pensieri che neanche lo sentirono. Del resto, chi da ascolto a un coniglio? Scosse mestamente il capino bianco, e se ne andò con la coda tra le gambe.
Non si sa mai – disse tra sé mentre si allontanava – potrebbero attaccarsi anche al mio codino.
Intanto bepi e marilù si erano dati da fare e avevano cominciato a staccare gli enormi baffoni che si ammucchiavano ai loro piedi. Ci vollero ore per terminare questo lavoro e alla fine le pannocchie non sembravano più un esercito di generali, ma di giovani reclute.
Non tutto il male vien per nuocere – si dissero filosoficamente lepannocchie fiere del loro nuovo aspetto giovanile.
Intrecciare la corda non fu un lavoro da poco e richiese ancora ore ed ore, mai nostri eroi non sentivano la fatica e mentre lavoravano completarono il loro piano.
Andremo via di notte – disse Bepi – ci daremo appuntamento a mezzanotte, quando tutti dormono e se tutto va come dovrebbe, la mattina successiva saremo nei nostri letti e nessuno si accorgerà di niente.
Ma sei proprio sicuro che ce la faremo a tornare a casa per la mattina?! Chiese Mariulù titubante
Sicuro!! - Bepi non aggiunse altro perché la certezza non l'aveva nemmeno lui. Si grattò un pò la testa, poi un pò la pancia e alla fine riprese dicendo: partiremo la notte del sabato. Abbiamo più tempo per rientrare la domenica mattina. I nostri genitori sanno benissimo che fino a mezzogiorno non ci svegliamo.
Studiata la cosa in tutti i particolari, si guardarono soddisfatti e si salutarono.


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