lunedì 12 agosto 2013

Bolle d'aria

Attenzione: questo post è bene che venga letto solo da chi non ha problemi a farsi una pera di tristezza fin dal primo mattino



Una volta il momento più felice della mia giornata era la mattina, quando mi gustavo il mio  bombolone e un caffè, ma purtroppo qualche tempo fa quel momento è finito. Non per mancanza di bomboloni, ma perché il pasticcere che li faceva così buoni se ne è andato, è sparito, ha insomma deciso di mettere fine alla sua esistenza.
Io ho continuato a fare colazione al bar, ma con scarsa soddisfazione anche perché nel momento in cui mi porto alla bocca il cornetto che sto per iniziare mi capita spesso di pensare a quest'uomo, che faceva cose così buone che rendevano felici gli altri, mentre lui doveva essere così infelice!
Non so perché stamani mi sono ritrovata a scrivere questa cosa così triste. Forse perché dovremmo essere più consapevoli che anche dietro una cosa banale come un bombolone, c'è comunque sempre la vita di un uomo  con il suo vissuto, le sue gioie, i suoi drammi, la sua incapacità di comunicare il suo stato d'animo agli altri. Siamo soli, in mezzo a miliardi di persone, e la nostra vita frettolosa e pensierosa,ci impedisce di entrare veramente in contatto con gli altri. Ciascuno chiuso nella sua bolla d'aria che rimbalza da un posto all'altro, entra in collisione con la bolla di qualcun altro, senza mai veramente penetrarla e se ne va per i fatti suoi! 
E' nuovamente mattina e tra poco andrò a fare colazione al bar. Non sarò triste, mica sono un'ipocrita. Quell'uomo per me  era una bolla che si trovava sulla mia strada grazie a dei bomboloni, niente di più........ma il pensiero della solitudine dell'uomo in generale, quello tornerà ancora, verrà spesso nella mia testa a ricordarmi che l'uomo è un essere sociale, che ha bisogno di vivere in branco, di fare comunità, di scaricare le proprie tensioni, magari facendo una partita a briscola davanti a un bicchiere di vino e non all'interno di se stesso. 
Ma perché non facciamo scoppiare le nostre belle bolle? Quelle che ci proteggono e ci isolano dagli altri?
Chissà! Forse se fosse stato così, se quell'uomo avesse trovato il coraggio di prendere uno spillo e bucare la sua bolla,  io oggi mangerei ancora quei buonissimi bomboloni e non questi insipidi, stupidi cornetti.

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