Quando si prende una 'tramvata' in pieno viso, non ci si rimane bene per niente. Io lo so per esperienza e anche per averne presa una proprio ieri.
Ma anche se lì per lì, si rimane storditi, col fumo che dal cervello esce lentamente dalle orecchie, poi, almeno nel mio caso, c'è la rivalsa, la voglia di reagire, di non arrendersi mai, di lottare, di avere comunque sempre fiducia nella vita e alla fine di pensare con molta ironia, ma con sincera convinzione, mentre mi massaggio le ammaccature inevitabili che ti lascia una qualsiasi 'tramvata'............che la parte migliore della vita deve ancora arrivare. Basta crederci.
sabato 31 agosto 2013
venerdì 30 agosto 2013
Oltre
"Andare OLTRE vuol dire riprendere in mano la propria vita"
da - Piccoli Pensieri di Kind Butterfly
Io credo che ci sia un momento della vita , in cui ci accorgiamo che alla fine siamo riusciti ad andare 'OLTRE'.
E' inutile programmare l' 'Oltre'! Meglio non cimentarsi in questa impresa, perchè verrebbero fuori solo pasticci, in quanto per arrivare all' 'oltre' non ci sono regole da seguire e nessuno sa come si fa per arrivarci. Pensare di costruirselo addosso vuol dire soltanto scavarsi la fossa per l'infelicità. L'Oltre arriva....... punto e basta! E tra l'altro arriva quando meno te lo aspetti!
Quelli che riescono ad arrivarci in un'età ancora verde non sanno quanto sono stati fortunati, gli altri, che come me, ci arrivano dopo una vita di peripezie e di paturnie mentali, si devono accontentare e godere di quel nuovo stato in cui si sono venuti a trovare. Intendiamoci! Oltre non ha niente a che spartire con egoismo. Non è che uno che ha passato la soglia dell'Oltre, dopo se ne frega di tutti e pensa solo a se stesso, manco per niente, anzi!..........pensa solo in maniera diversa.
Oltrepassare la soglia dell'Oltre vuol dire guardare se stessi e gli altri in un'ottica diversa, con un affetto e una comprensione per i propri e gli altrui difetti, che potrebbe risultare stucchevole, se il tutto non fosse disciplinato da rigide regole, che sono proprio le regole dell'Oltre, comprese nel pacchetto che ti viene dato, non appena varchi quella soglia. Non sono regole 'ad personam', te ne renderai subito conto, ma un'etica testata in millenni di esperienza dell'uomo.
Dall'Oltre, proprio volendo, e se sei di quelli che ama ricevere martellate sulle dita dei piedi e delle mani, cazzotti a tradimento nello stomaco, zampate, per non dire peggio, nel posteriore........puoi anche tornare indietro...... nessuno ti ci tiene per forza, come capita in certe associazioni o in certi partiti, che quando ti si sono avvinghiati alle gambe non ti mollano più .........sì....... ma scusa, a questo punto viene da domandarsi: "Chi te lo fa fare? Sei forse un masochista?"
Da quello che mi risulta nessuno, se si vuole un pò di bene, ha mai abbandonato questa nuova spiaggia in cui ha avuto la fortuna di approdare per vivere meglio con se stesso e dove la nostra fisicità che è tutta sensoriale si incontra spessissimo con la nostra spiritualità che è la forma più alta del pensiero e insieme fanno lunghe passeggiate a braccetto, conversando amabilmente per trovare un punto di incontro comune da tenere con le persone con le quali poi entri in relazione e dalle quali hai deciso saggiamente di non voler farti distruggere.
E guarda che andare Oltre, non vuol dire essere buoni, far finta di niente, giustificare, nascondere il capo sotto la sabbia...................no no! Andare Oltre significa semplicemente riprendere in mano la propria vita e cercare di darle il senso che tu vuoi darle per far venire fuori la tua unicità che alla fine ha proprio il sacrosanto diritto di Essere.
da - Piccoli Pensieri di Kind Butterfly
Io credo che ci sia un momento della vita , in cui ci accorgiamo che alla fine siamo riusciti ad andare 'OLTRE'.
E' inutile programmare l' 'Oltre'! Meglio non cimentarsi in questa impresa, perchè verrebbero fuori solo pasticci, in quanto per arrivare all' 'oltre' non ci sono regole da seguire e nessuno sa come si fa per arrivarci. Pensare di costruirselo addosso vuol dire soltanto scavarsi la fossa per l'infelicità. L'Oltre arriva....... punto e basta! E tra l'altro arriva quando meno te lo aspetti!
Quelli che riescono ad arrivarci in un'età ancora verde non sanno quanto sono stati fortunati, gli altri, che come me, ci arrivano dopo una vita di peripezie e di paturnie mentali, si devono accontentare e godere di quel nuovo stato in cui si sono venuti a trovare. Intendiamoci! Oltre non ha niente a che spartire con egoismo. Non è che uno che ha passato la soglia dell'Oltre, dopo se ne frega di tutti e pensa solo a se stesso, manco per niente, anzi!..........pensa solo in maniera diversa.
Oltrepassare la soglia dell'Oltre vuol dire guardare se stessi e gli altri in un'ottica diversa, con un affetto e una comprensione per i propri e gli altrui difetti, che potrebbe risultare stucchevole, se il tutto non fosse disciplinato da rigide regole, che sono proprio le regole dell'Oltre, comprese nel pacchetto che ti viene dato, non appena varchi quella soglia. Non sono regole 'ad personam', te ne renderai subito conto, ma un'etica testata in millenni di esperienza dell'uomo.
Dall'Oltre, proprio volendo, e se sei di quelli che ama ricevere martellate sulle dita dei piedi e delle mani, cazzotti a tradimento nello stomaco, zampate, per non dire peggio, nel posteriore........puoi anche tornare indietro...... nessuno ti ci tiene per forza, come capita in certe associazioni o in certi partiti, che quando ti si sono avvinghiati alle gambe non ti mollano più .........sì....... ma scusa, a questo punto viene da domandarsi: "Chi te lo fa fare? Sei forse un masochista?"
Da quello che mi risulta nessuno, se si vuole un pò di bene, ha mai abbandonato questa nuova spiaggia in cui ha avuto la fortuna di approdare per vivere meglio con se stesso e dove la nostra fisicità che è tutta sensoriale si incontra spessissimo con la nostra spiritualità che è la forma più alta del pensiero e insieme fanno lunghe passeggiate a braccetto, conversando amabilmente per trovare un punto di incontro comune da tenere con le persone con le quali poi entri in relazione e dalle quali hai deciso saggiamente di non voler farti distruggere.
E guarda che andare Oltre, non vuol dire essere buoni, far finta di niente, giustificare, nascondere il capo sotto la sabbia...................no no! Andare Oltre significa semplicemente riprendere in mano la propria vita e cercare di darle il senso che tu vuoi darle per far venire fuori la tua unicità che alla fine ha proprio il sacrosanto diritto di Essere.
giovedì 29 agosto 2013
Quando nasce una foglia
Quando scrissi questo piccolo aforisma "La vita mi ha insegnato a ritrovare il tempo per guardare una foglia che nasce", seppi che da lì sarebbe cominciato un cmbiamento nel mio modo di essere. In poche parole, nel momento in cui mi fermai a guardare quella foglia che lentamente stava aprendosi alla vita, capii di aver voltato una pagina nel grande libro della mia vita. L'aver deciso....così su due piedi, che era più fruttuoso stare in contemplazione di una foglia, piuttosto che correre verso una nuova incombenza che sapevo avrebbe portato come risultato solo un appagamento del mio ego (hai visto come sono brava?) e tanto tempo da dedicare a qualcosa di effimero, e correre, sempre correre senza vedere più ciò che di bello ha in sé ogni giorno, portò a quello che è stato un vero momento di felicità interiore che è poi sfociato in quella scelta più importante che è ancora in atto, di un ritorno all'essenziale e alla valutazione di che cosa sia veramente la vita, che con sorpresa mi accorgo sempre di più non essere onore, gloria, celebrazione, ma scoperta di se stesso in questo grande contesto che è la natura non solo che mi circonda, ma che mi compenetra e che compenetro. Un discorso un pò ingarbugliato vero? Io dentro l'ho chiarissimo, ma poi quando vado ad esprimerlo tutto diventa più difficile.
Intendiamoci! Non è che sono diventata uno 'stilita', uno di quei santi uomini che se ne stanno appollaiatio sopra una colonna in contemplazione dell'essere......no davvero. A me la vita piace in tutte le sue manifestazioni fisiche, spirituali, mentali e non sono neanche d'accordo con Kundera che dice: Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta. È per questo che l'uomo non può essere felice, perché la felicità è desiderio di ripetizione.
So benissimo che il tempo umano non ruota in cerchio, ma non mi trovo del tutto d'accordo che la felicità sia desiderio di ripetizione. Almeno non per me. Io ho guardato aprirsi una foglia e questa foglia mi ha insegnato qualcosa, ma non ho desiderio di vedere in continuazione le foglie aprirsi per essere felice, ho bisogno di vedere altre cose che mi insegnino altre cose ancora, per cui lungi da me la ripetitività che alla fine diventa solo noia, mentre invece l'uomo ha bisogno di trovare sempre lungo il suo cammino qualcosa che lo stupisca, lo riemnpia di domande alle quali si sforzerà di trovare risposte sempre nuove, per trovare alla fine se stesso e la visione unitaria del mondo in cui vive.
Intendiamoci! Non è che sono diventata uno 'stilita', uno di quei santi uomini che se ne stanno appollaiatio sopra una colonna in contemplazione dell'essere......no davvero. A me la vita piace in tutte le sue manifestazioni fisiche, spirituali, mentali e non sono neanche d'accordo con Kundera che dice: Il tempo umano non ruota in cerchio ma avanza veloce in linea retta. È per questo che l'uomo non può essere felice, perché la felicità è desiderio di ripetizione.
So benissimo che il tempo umano non ruota in cerchio, ma non mi trovo del tutto d'accordo che la felicità sia desiderio di ripetizione. Almeno non per me. Io ho guardato aprirsi una foglia e questa foglia mi ha insegnato qualcosa, ma non ho desiderio di vedere in continuazione le foglie aprirsi per essere felice, ho bisogno di vedere altre cose che mi insegnino altre cose ancora, per cui lungi da me la ripetitività che alla fine diventa solo noia, mentre invece l'uomo ha bisogno di trovare sempre lungo il suo cammino qualcosa che lo stupisca, lo riemnpia di domande alle quali si sforzerà di trovare risposte sempre nuove, per trovare alla fine se stesso e la visione unitaria del mondo in cui vive.
mercoledì 28 agosto 2013
Lampi di felicità: i fantasmi
Eccolo! E' arrivato un lampo di felicità che viene ormai da molto lontano-
Siamo seduti nelle poltrone del nostro salotto........io e i ragazzi naturlmente....e chi se no alle nove di sera in una sera di inverno , in casa di una giovane donna il cui marito è sempre lontano per lavoro?
Stasera c'è un film alla televisione e già pregusto le due ore di pace che mi darà la visione di questo film. I miei sono bambni abbastanza turbolenti e sono tre, per cui quando arrivo a sera sono abbastanza distrutta.
Il film mi pare che si intitoli "La Casa", ma per me potrebbe intitolarsi anche "Vattelapesca". L'importante è avere un attimo di tregua.
Il mi sono sistemata sul divano con la mia piccolina di tre anni, i maschietti, ormai giovanotti di sette e undici anni, si sono spaparazzati ciascuno nella sua poltrona.
Il film comincia ed è anche divertente, almeno all'inizio. Ci strappa qualche risata Poi qualcosa comincia a cambiare. Gli spiritelli buoni e burloni che non facevano paura, cominciano a cambiare aspetto e improvvisamente anche i miei intrepidi uomini, prima uno e poi l'altro, vengono nel divano con me. Pensiamo che sia un momento così, e che poi il film torni ad essere quello di prima.....ma no.....le scene diventano sempre più paurose e noi siamo lì schiacciati sul divano, attirati e impauriti da quel film che improvvisamente pare sia entrato anche in casa nostra. Chissà perché, ma non riusciamo neanche a cambiare canale, a riprova di quanto le cose trucide atterriscano e nello stesso tempo attraggano irresistibilmente.....grandi e piccoli.
Siamo lì tutti sul divano, anche con i piedi e all'improvviso mi viene in mente la grande coperta che tengo lì vicino. La prendo e ce la sistemiamo addosso , coprendoci tutti, un pò ridendo, un pò con gli occhi impauriti e a quel punto qualcosa cambia, E' come se fossimo entrati in un piccolo mondo nostro, in una di quelle 'capannettì' che hanno sempre costruito i miei figli per lasciare fuori il mondo e trovare rifugio. Siamo insieme, vicini, improvvisamente forti e contenti di quell'occasione che di ha fatto trovare il modo di sentire quella felicità che proviamo ora, consapevoli di essere lì l'uno per l'altro...........e il film? E chi lo guarda più? Siamo impegnati in ben altro, perché la capannettì si è trasformata in una grande zattera nella quale abbiamo trovato scampo. La paura è stata esorcizzata da questa barca , dove quattro naufraghi hanno trovato la salvezza avvolgendosi in una coperta di fortuna, mentre la barchetta continuina a navigare nel fortunale nel quale sono entrati vorticosamente anche i fantasmi che ormai non ci fanno più paura.....e che anzi, poverini....ci sembra quasi che vorrebbero salire anche loro nella nostra zattera.
Se avessimo spento la televisione, facendoci vincere dalla paura del momento, ci sarebbe sempre sembrato che i fantasmi fossero in agguato dietro lo schermo nero della grande scatola........così invece li abbiamo affrontati, tutti insieme, tenendoci ben stretti l'uno all'altro e abbiamo aiutato anche qualcuno di loro che si trovava in difficoltà in quel mare improvvisato che era diventato il nostro salotto.
La felicità, quella vera, a volte arriva anche da cose impensabili come un film di fantasmi!
Siamo seduti nelle poltrone del nostro salotto........io e i ragazzi naturlmente....e chi se no alle nove di sera in una sera di inverno , in casa di una giovane donna il cui marito è sempre lontano per lavoro?
Stasera c'è un film alla televisione e già pregusto le due ore di pace che mi darà la visione di questo film. I miei sono bambni abbastanza turbolenti e sono tre, per cui quando arrivo a sera sono abbastanza distrutta.
Il film mi pare che si intitoli "La Casa", ma per me potrebbe intitolarsi anche "Vattelapesca". L'importante è avere un attimo di tregua.
Il mi sono sistemata sul divano con la mia piccolina di tre anni, i maschietti, ormai giovanotti di sette e undici anni, si sono spaparazzati ciascuno nella sua poltrona.
Il film comincia ed è anche divertente, almeno all'inizio. Ci strappa qualche risata Poi qualcosa comincia a cambiare. Gli spiritelli buoni e burloni che non facevano paura, cominciano a cambiare aspetto e improvvisamente anche i miei intrepidi uomini, prima uno e poi l'altro, vengono nel divano con me. Pensiamo che sia un momento così, e che poi il film torni ad essere quello di prima.....ma no.....le scene diventano sempre più paurose e noi siamo lì schiacciati sul divano, attirati e impauriti da quel film che improvvisamente pare sia entrato anche in casa nostra. Chissà perché, ma non riusciamo neanche a cambiare canale, a riprova di quanto le cose trucide atterriscano e nello stesso tempo attraggano irresistibilmente.....grandi e piccoli.
Siamo lì tutti sul divano, anche con i piedi e all'improvviso mi viene in mente la grande coperta che tengo lì vicino. La prendo e ce la sistemiamo addosso , coprendoci tutti, un pò ridendo, un pò con gli occhi impauriti e a quel punto qualcosa cambia, E' come se fossimo entrati in un piccolo mondo nostro, in una di quelle 'capannettì' che hanno sempre costruito i miei figli per lasciare fuori il mondo e trovare rifugio. Siamo insieme, vicini, improvvisamente forti e contenti di quell'occasione che di ha fatto trovare il modo di sentire quella felicità che proviamo ora, consapevoli di essere lì l'uno per l'altro...........e il film? E chi lo guarda più? Siamo impegnati in ben altro, perché la capannettì si è trasformata in una grande zattera nella quale abbiamo trovato scampo. La paura è stata esorcizzata da questa barca , dove quattro naufraghi hanno trovato la salvezza avvolgendosi in una coperta di fortuna, mentre la barchetta continuina a navigare nel fortunale nel quale sono entrati vorticosamente anche i fantasmi che ormai non ci fanno più paura.....e che anzi, poverini....ci sembra quasi che vorrebbero salire anche loro nella nostra zattera.
Se avessimo spento la televisione, facendoci vincere dalla paura del momento, ci sarebbe sempre sembrato che i fantasmi fossero in agguato dietro lo schermo nero della grande scatola........così invece li abbiamo affrontati, tutti insieme, tenendoci ben stretti l'uno all'altro e abbiamo aiutato anche qualcuno di loro che si trovava in difficoltà in quel mare improvvisato che era diventato il nostro salotto.
La felicità, quella vera, a volte arriva anche da cose impensabili come un film di fantasmi!
martedì 27 agosto 2013
C'era una volta*********
E così anche questo racconto, come tutti i racconti è giunto al termine.
Quando il libretto che avevamo stampato diversi anni fa mi è tornato tra le mani, ho provato un sottile, malinconico piacere e sono stata contenta di far vivere ancora una volta i miei Animali della Fattoria per presentarli ad altre persone. A me, mentre scrivevo di loro, hanno insegnato diverse cosette e anche ora in questo revival, mi hanno lasciato belle sensazioni......voglia di aria pulita, di essenzialità.
Inutile dire che per me non sono mai stati solo personaggi immaginari, ma amici che conosco molto bene e che mi danno buoni suggerimenti, come fanno in genere i veri amici......suggerimenti che molte volte non ascolto, proprio come facciamo con gli amici in carne ed ossa........ma questa è la vita e tanto so che se avessi bisogno di loro, loro ci saranno sempre, mi basterà chiamare Lucilla e lei mi condurrà alla Fattoria sulla montagna, luogo di pace e di serenità.
Capitolo settimo
Come fu diversoil viaggio di
ritorno! Erano tutti allegri e contenti e anche Moab, lasciando una
volta tanto da parte la sua austera dignità, si divertì insieme a
loro e arrivò al punto di indossare una maglietta che portava la
scritta ROMA CAPUT MUNDI.
Quanto risero e quanto
scherzarono per la strada. Stavano tornando a casa a quella casa
dalla quale erano partiti con tanta nostalgia e con tanti pensieri
nel cuore.
Le favole sono scritte con le candide piume delle colombe che catturano i nostri sogni sulle nuvole |
Lucilla svolazzava con loro
e sembrava chele sue piume fossero tutte nuove da quanto erano candide
e soffici.Ripensava a tutte le vicende vissute. Le tornavano in
mente i Cartoni animati, i topolini, Peter pan e la sua Ombra e i
personaggi strani delle favole. Le tornavano in mente anche gli
animali che non vivevano come loro, in un posto felice come la loro
montagna, ma svolgevano la loro opera vicino agli uomini, con fedeltà
e abnegazione. Le tornavano in mente anche gli uomini che aveva
incontrato: uomini inizialmente orgogliosi come Mr. Pride e gentili
come l'Acchiappafantasmi. Ma più che altro le tornavano in mente gli
occhi dei ragazzi e la loro voglia di amicizia, di pace, di vita.
Con queste riflessioni
arrivarono all'inizio del sentiero che portava a casa. Con'era dolce
quella strada stretta e in salita che pensavano di non rivedere mai
più.
Eccola lì!
E tutti si fermarono un
attimo e si guardarono. Poi Moab fece chiaramente intendere che
voleva parlare e tutti si apprestarono ad ascoltarlo col dovuto
rispetto.
Allora ragazzi....si torna a
casa e siamo tutti e tutti insieme come sempre........e sapete che vi
dico? .......chi arriva per ultimo è un pollo!" - e il saggio
Re, con una grande risata, si slanciò su per il sentiero.
Gli altri risero con lui e
Sharthy, lo struzzo, si dimenticò persino di nascondere il capo
sotto terra. Trudy , l'Orso bruno si dette una grattatina alla pancia
e via di corsa anche lui, dietro agli altri,dicendo: arriverò
distrutto, ma che importa? -
Il cingliale e il castoro,
cioè Gnocco e Arturo, si dettero di gomito e Arturo disse: Dai
Gnocco fatti sotto!
Ok. Arturo dopo di te –
rispose gnocco
Io vorrei proprio sapere
perché gli ultimi che arrivano sono polli! - disse un pollo, ma
svolazzando si incamminò anche lui. Da un pò di tempo era molto
rinfrancato circa la sua identità e precisamente da quando aveva
letto la Storia di un'Aquila che si crede un Pollo. E mentre volava
in qua e in là si guardava le ali e gli pareva che cominciassero a
cambiare forma.
E così arrivarono alla
Fattoria abbarbicata ai fianchi di una montagna piena di nuvole, a
quella fattoria che c'era una volta, tanto ma tanto tempo fa.
E gli Animali della fattoria
cosa fecero dopo?
A meno che non siano loro a
volercelo dire, nessuno lo saprà mai....perché i popoli felici non
hanno storia.
Fine
Fine
lunedì 26 agosto 2013
C'era una volta********
Ieri ho passato tutto il pomeriggio a sistemare il garage e così facendo mi sono ritrovata tra le mani i ricordi della mia vita, quelle piccole cose che non valgono niente, ma contano tantissimo nel mio vissuto. Mi sono passati tra le mani disegni, fotografie, pensierini dei miei bambini, piccoli oggetti fatti dalle loro mani o riportati dalle gite scolastiche, prime avventure dell'università e del servizio militare......... Sembra impossibile che queste piccole cose dalle quali non riesco a separarmi prendano tanto spazio.....ma è proprio così! Ma quanta dolcezza dentro il cuore. Il tempo è passato così piacevolmente in questa attività, che non mi sono quasi resa conto che era già ora di cena e più che altro non mi sono resa conto che pioveva e che quindi la sfilata storica e la corsa delle botti che oggi segnava uno degli eventi annuali più importanti per il mio paese, sicuramente era stata rovinata e rimandata alla settimana successiva. Mi dispice per chi ha lavorato tanto.............
Quando sono andata ad apparecchiare la tavola, parlando con la mia mamma le ho detto di questo mio riandare indietro nel tempo mentre sistemavo il garage e lei con la saggezza dei suoi ormai tanti anni mi ha risposto:"Quanta roba inutile si tiene! perché non hai buttato via tutto?" l'ho guardata, pensando che scherzasse, ma no, diceva sul serio e dentro di me mi sono ritrovata in completo disaccordo con lei. Chissà, forse devo ancora crescere un altro pò e magari quando avrò la sua età, anch'io dirò ai miei figli che mi parleranno dei loro ricordi: "Ma perché non buttate via tutto?" ........ma non credo! Io sono come uno di quegli animali della mia fattoria........che ci posso fare?
Io non credo che un movimento così imponente sia una gita turistica. Quando si spostano masse così grandi di persone....di giovani poi, che hanno il sangue in ebollizione è sempre per qualcosa di importante! - disse Appi
Quando sono andata ad apparecchiare la tavola, parlando con la mia mamma le ho detto di questo mio riandare indietro nel tempo mentre sistemavo il garage e lei con la saggezza dei suoi ormai tanti anni mi ha risposto:"Quanta roba inutile si tiene! perché non hai buttato via tutto?" l'ho guardata, pensando che scherzasse, ma no, diceva sul serio e dentro di me mi sono ritrovata in completo disaccordo con lei. Chissà, forse devo ancora crescere un altro pò e magari quando avrò la sua età, anch'io dirò ai miei figli che mi parleranno dei loro ricordi: "Ma perché non buttate via tutto?" ........ma non credo! Io sono come uno di quegli animali della mia fattoria........che ci posso fare?
Io non credo che un movimento così imponente sia una gita turistica. Quando si spostano masse così grandi di persone....di giovani poi, che hanno il sangue in ebollizione è sempre per qualcosa di importante! - disse Appi
Ragazzi statemi a sentire –
intervenne Moab – abbiamo avuto modo di vedere, in tutto questo
tempo, quanto il mondo sia in preda di sentimenti che
definirei....non proprio buoni. Abbiamo lottato contro l'invidia,
contro l'orgoglio, contro l'egoismo. Abbiamo visto quanta sete di
potere alberghi nei cuori degli uomini.....e quindi prepariamoci al
peggio.
Ma che cosa possiamo fare
noi, se veramente il mondo si preparasse a quello che temiamo?
Interloquì Gina -In fin dei conti siamo solo un gruppo di poveri
animali.
Noi faremo la nostra parte –
e Moab si alzò in tuta la sua maestosità – noi faremo la nostra
parte come meglio potremo e in modo che nessuno possa dire in cuor
suo: non ho fatto tutto quello che stava in me! -
E allora dicci che cosa
dobbiamo fare. Noi ci fidiamo della tua perspicacia e verremo dove
vuoi tu! - disse Ghertrud.
Bene!Sapevo di poter contare
su di voi come sempre. Ascoltatemi! Non abbiamo mai lasciato tutti
insieme la nostra montagna, ma è venuta l'ora di farlo. Laggiù
forse ci sarà bisogno di ognuno di noi e ciascuno dovrà fare la sua
parte per fare in modo che il bene trionfi sempre sulla malvagità.
Quindi....partiremo tutti e sono sicuro che torneremo al nostro
monte, alla nostra fattoria, alla nostra vita di sempre – terminò
Moab con la voce un pò roca.
Una grande emozione si era
impadronita di tutti gli animali riuniti in assemblea. Era un momento
grave e tutti, anche quelli che non sono mai stati menzionati in
questo libro, dal più piccolo al più grande, sapevano che
sarebbero partiti...........ma sarebbero mai più tornati in quel
posto meraviglioso che ognuno di loro desiderava non dover lasciare?
Però sapevano anche che
dovevano andare, che poteva anche servire il loro sacrificio per il
bene del mondo.
Quando partirono nessuno di
loro disse una parola. Si incamminarono per il sentiero che portava a
valle, cercando di apparire sereni, ma tutti avevano il magone.
Qualcuno una volta aveva
scritto in un libro di cui non ricordavano il titolo: Addio
Monti.......e quelle parole le sentivano veramente adatte a loro..
Comunque andavano, spinti da una forza più grande di loro, alla
quale non sapevano dare un nome, ma che sentivano giusta.
La strada fu lunga, davvero
lunga! Venivano scambiate poche parole, più che altro nei momenti in
cui trovavano gruppetti di giovani lungo la strada, ai quali non
osavano fare domande, forse per paura di avere le risposte. Soltanto
una volta Camilla si era avvicinata a un cane che aveva un
fazzolettone al collo e gli aveva domandato: ma dove andate? -
Andiamo a Roma – abbiamo
appuntamento fra tre giorni.
Alla fin anche loro giunsero
nella Città Eterna, bella tra le belle. Si respirava la Storia ad
ogni passo che facevi e ogni monumento, ogni colonna, parlava di
imperatori, di Re, di Dittatori, di conquiste, di potere. Non si
poteva fare a meno di pensare che lì si erano giocate le sorti di
tanti popoli, di tanti uomini dei quali non rimaneva più traccia se
non nelle stupende vestigia, nelle strade imponenti, negli
avveniristici acquedotti.
Quando girarono intorno al
Colosseo, Moab si fermò un attimo e rivolto agli altri disse: mi
vergogno solo a pensare a quello che è successo qui, dove tanti
leoni si sono prestati al gioco crudele degli uomini. Speriamo che
una cosa così non accada mai più.
Intanto stavano arrivando
giovani da tutte le parti: chiassosi, sumorosi, allegri come solo la
gioventù sa essere. Avevano chitarre e zaini sulle spalle, e per
quanto potevano vedere e sapere loro, neanche l'ombra di un'arma. Uno
di loro però si era messo a cantare: c'era un ragazzo che come me
amava i Beatles e i Rolling Stones.......e insieme evocavano la
guerra nel Vietnam. Guerra....sempre guerra!
Quella che all'inizio era
cominciata come una passeggiata, via via che i gruppi si incontravano
diventava quasi una marcia ed assumeva un tono di trionfo.
I nostri, che si tenevano un
pò in disparte, ma comunque sempre pronti a intervenire, si accorsero
con stuporeche si stavano lasciando Roma alle spalle. Il corteo
cresceva sempre di più, diventava un fiume e si stava dirigendo in
aperta campagna, in quella dolce, fragrante campagna romana favorita
da un clima particolare, che a loro era molto più congeniale di
quello della città.
Ad un certo punto, dopo una
curva, uno spettacolo abbacinante si presentò ai loro occh. Un prato
verde immenso, si stendeva davanti a loro e terninava in un poggio.
Una moltitudine incredibile di giovani era già lì, chi ridendo, chi
mangiando, chi cantando. E tanti continuavano ad arrivare da tutte le
parti..
Dove ti giravi vedevi volti
giovani, occhi giovani.....il futuro dell'umanità.
Gli Animali della Fattoria
erano allibiti e oltre a questo una strana emozione si stava
impadronendo di loro. Non riuscivano ancora a capire quello che
sarebbe successo, ma da tutti i preparativi che vedevano, microfoni,
luci, maxischermi, sapevano che quei ragazzi stavano aspettando
qualcuno. Ricordi ancestrali si presentavano ai loro cuori e alle
loro menti. Un altro luogo, un'altra moltitudine.....e una figura
vestita di bianco
E anche ora, dal loro posto
di osservazione, senza osare muoversi né fiatare, videro arrivare
sul poggio una figura vestita di bianco, accolta da un applauso
talmente fragoroso e talmente lungo che riempì l'aria circostante di
grande gioia.
Poi la figura vestita di
bianco parlò.
Pace fu la parola chiave di
quell'incontro e gli Animali della Fattoria si guardarono emozionati
e ancora non osavano parlare. Fortunatamente avevano fatto quel
viaggio inutilmente. Ma no, avevano capito che bisognava ancora avere
fiducia nell'uomo, fiducia in quei ragazzi che avevano nei loro occhi
voglia di Pace. Come avevano fatto a non accorgersene prima?
Andiamo ragazzi – disse
Moab – qui non c'è più bisogno di noi.
E mentre si incamminavano
sulla via del ritorno scortati da Lucilla, che volteggiava sopra di
loro , tra il frastuono delle voci dei giovani colsero un'altra voce
portata sulle ali del vento: Beati i miti!
Gran bella cosa ripartire
col cuore così leggero e una nuova parola da condividere: fiducia.
consegue.........sono diventata brva quando è quasi finito
domenica 25 agosto 2013
C'era una volta*******
Ma che palle 'ste domeniche d'agosto! Ormai sono solo caratterizzate da ripetitivi suoni di tamburi e sfilate in costume. Non c'è paese o posto in cui tu vada in cui non trovi un revival del passato. E' vero che godiamo ancora della luce riflessa delle nostre trascorse glorie e che l'Italia attuale ha solo ben miseri spettacoli da offrire.......ma almeno qualche volta proviamo a immaginare il futuro via........senza stare continuamente a fossilizzarci in ciò che non c'è più. Nel nostro caso, la sfilata dei ceri che facciamo attualmente non potrebbe essere sostituita da quella dei moccoli che tiriamo ogni volta che ci arriva una nuova tassa? E il palio dipinto, che prende un nome diverso a seconda del luogo ove ti trovi, ma è comunque sempre quello che fu magistralmente definitio 'cencio', non potrebbe magari l'anno prossimo, quando gli animi saranno incandescenti, essere dedicato alla "Service Tax"? E chi vince la gara, non la paga? Vedrai come si corre!
Questo è futuro! Questo è il nostro futuro.
E allora meglio andare con i mie simpatici animali che di tasse non ne pagano neanche una, a inventarmi un futuro migliore..............
Capitolo sesto
Questo è futuro! Questo è il nostro futuro.
E allora meglio andare con i mie simpatici animali che di tasse non ne pagano neanche una, a inventarmi un futuro migliore..............
Capitolo sesto
Ripartiti mr. Pride e Wolf,
la vita riprese il tran-tran naturale. Sembrava che tutto fosse
superato. La stessa Lucilla ogni volta che tornava alla Fattoria
portava notizie confortanti. Tutto era calmo e tranquillo.
Mi sembra che stia andando
tuto bene – aveva detto l'ultima volta – Sì! Ogni tanto c'è
qualche piccola scaramuccia, qualche baruffa, qualcuno che si crede
di essere chissà chi,.....ma insomma nient di veramente grave.
E così la vta scorreva come
sempre con l'allegria di sempre, la gioia di sempre. L'aria era
diventata calda e i fiori nascevano nei prati, tra le rocce e gli
Animali della Fattoria godevano nel giuararli, annusarli, e qualche
volta persino nel mangiarli....Insomma era proprio tutto molto bello.
Fu così che nessuno si
aspettava che Lucilla arrivasse così trafelata quella mattina di
una calda giornata di agosto.
Lucilla – esclamò Ariel,
che in quel momentosi trovava a passare di lì – che ti è
successo? Sembri stravolta.
Oh Ariel! Non lo so, non lo
so davvero! Ti prego conducimi da Moab – rispose Lucilla molto
agitata.
Va bene, va bene ....andiamo
subito, ma calmati ti prego – implorò Ariel
Entrarono precipitosamente
nella tana di Moab, che le guardò stupito. Tra l'altro si sentiva
anche imbarazzto perché l'avevano trovato in un momento di intimità,
mentre si pettinava la folta criniera della quale andava giustamentwe
orgoglioso.
Che ti è succeso Lucilla?
Chiese Moab molto allarmato
Caro moab – disse Lucilla
– sono molto in pensiero, molto ma molto in pensiero......Insomma
mi semnra che si stia preparando ualcosa di grosso
Ma alla buon'or – ruggì Moab – ti vuoi calmare e smetterla di starnazzare come una
gallina?! Ecco! Così! Brava. E ora racconta cosa è successo.
Nobile Moab - rispose
Lucilla – il fatto è che ho volato per tanti giorni e sono passata
su tante città e in quest città vedevo sempre le stese cosa.
Ma che cose? Ce lo vuoi dire
alla fine? - disse Ariel che pur esendo una pecora, cominciava a
spazienirsi anche lei.
Ragazzi....ragazzi......centinaia
di ragazzi.......migliaia di ragazi! Sono stata a Londra e vicino
al BigBen c'erano ragazzi. Sono passata su Vienna e il prather era
stracolmo di rafazzi. Allora sono andata a parigi e non ne parliamo!
Sotto la Tour Eiffel c'era una marea di gioventù.
Intanto si erano avvicinati
anche gli altri animali e tutti cominciavano ad ascoltare con
interesse quanto Lucilla stava dicendo. Francamente anche loro come
Moab e Ariel cominciavanio ad avvertire un certo allarme e cominciava
a delinearsi nelle loro menti una terribile tragica parola:
GUERRA
Non osavano pronunciarla
quella parola e così Toky si rivolse a Lucilla dicendole...e poi
Lucilla che hai fatto?-
Che ho fatto? Ho continuato
a volare sulle città e dappertutto ho trovato lo stesso movimento.
Allora mi sono spostata sui paesi e anche lì ho assistito a una
mobilitazione generale......insomma non ci capisco più niente- e
lucilla sopspirò sconsolata.
E poi? - incalzò Camilla
Poi mi sono messa in
contatto con le altre colombe di New York, di Pechino, di Mosca, di
Sidney e ho saputo che anche lì stva succedendo la stesa cosa. A
questo punto mi sono veramente impaurita. Se c'è tutto questo
movimento a New York vuol dire che si sta preparando veramente
qualcosa di grosso – Lucilla disse queste ultime parole con un
sospirone.
Ma Lucilla....tutti questi
giovani almeno sappiamo dove stanno andando?? - interloquì Moab
A Roma? E che ci vanno a
fare a Roma? A vedere il Colosseo? - Chiese Toky
Questo non lo so....e vorrei
tanto saperlo – rispose Lucilla
Ah! mi ero dimenticata.........consegue!
Ah! mi ero dimenticata.........consegue!
sabato 24 agosto 2013
Cuccioli
Nella Fattoria degli Animali, quella vera però, quella di casa mia, stanotte si è compiuto l'eterno prodigio della vita: sono nati i cucciolini della Tita, la Jack Russel Terrier di mio figlio, che per compagno, seguendo le orme di Lilly, la più celebre cagnetta di Disney, si è scelta un Vagabondo, cioè Tito, un bastardino pieno di talenti, amatissimo e coccolatissimo come pochi. Stanotte alle due e mezzo, quando sono tornata a casa mia, perchè avevo un sonno che non ci vedevo più, i cuccioli erano cinque, ma mia figlia, che da medico logicamente assisteva il parto,è tornata stamani alle sei, perché prima ha dovuto dare tutta l'assistenza necessaria ai cuccioli e alla mammina che si è comportata benissimo
Bello, anzi bellissimo il prodigio della vita..................e ora?
Immagino già il piccolo esercito di cuccioli affamati, curiosi, in cerca di avventura, che si aggireranno come un'orda di piccoli vandali in ogni dove combinando misfatti di ogni genere. Immagino anche l' incontro con i gatti della Casa di Fuf, ........................e a questo pensiero, sarà perché ho dormito poco, sarà perché so che cosa significa cuccioli, sarà perché quando i cuccioli fra tre mesi verranno dati in adozione (speriamo) sarò dispiaciuta perché nel frattempo mi sarò affezionata anche a loro, sarà insomma un sacco di cose, ma stamani la Fattoria degli Animali di casa mia, per me è più che sufficiente. Scrivere anche degli altri sarebbe una cosa che sono sicura......lo sento.........mi farebbe urlare.........diciamo pure di gioia (bugiarda!)! Ma ormai è arcinoto che troppa gioia può uccidere.........stamani è molto....molto meglio che vada a fare una passeggiata.............
Bello, anzi bellissimo il prodigio della vita..................e ora?
Immagino già il piccolo esercito di cuccioli affamati, curiosi, in cerca di avventura, che si aggireranno come un'orda di piccoli vandali in ogni dove combinando misfatti di ogni genere. Immagino anche l' incontro con i gatti della Casa di Fuf, ........................e a questo pensiero, sarà perché ho dormito poco, sarà perché so che cosa significa cuccioli, sarà perché quando i cuccioli fra tre mesi verranno dati in adozione (speriamo) sarò dispiaciuta perché nel frattempo mi sarò affezionata anche a loro, sarà insomma un sacco di cose, ma stamani la Fattoria degli Animali di casa mia, per me è più che sufficiente. Scrivere anche degli altri sarebbe una cosa che sono sicura......lo sento.........mi farebbe urlare.........diciamo pure di gioia (bugiarda!)! Ma ormai è arcinoto che troppa gioia può uccidere.........stamani è molto....molto meglio che vada a fare una passeggiata.............
venerdì 23 agosto 2013
C'era una volta ******
Per me,il bello di quando scrivo un racconto è sempre stato che anch'io lo vivo intensamente,........anche quando è un racconto demenziale, per cui non c'è da stupirsi se conosco intimamente ciascun Animale della Fattoria . Per Mr. Pride poi ho proprio un debole....prima di tutto perché è un bell'uomo, ma proprio bello e poi per quel suo carattere di uomo duro che però alla fine si rivela pieno di umanità e di sentimento. Che ci posso fare se i buoni sentimenti mi sono sempre piaciuti?......Ah! E per quella fossetta che ha nel mento! Penso che le ragazze la troveranno irresistibile............
Spuntavano i primi raggi del sole, quando si misero in viaggio.
Mr. Pride era stupito. Non
avevano portato niente con loro, neanche qualcosa da mangiare o per
ripararsi dal freddo.
Non ce n'è bisogno – gli
avevano risposto, senza dare altre spiegazioni.
La salita era dura e il
sentiero stretto e impervio si snodava ora tra boschi fittissimi, ora
sugli orli di precipizi vertiginosi. L'aria diventava sempre più
fresca e più pulita e i polmoni non se ne saziavano mai.
Alla fine di un'estenuante
marcia arrivarono in cima a un pianoro, oltre il quale si apriva la
visione sconfinata del mondo sottostante. Era una vista bellissima!
Wolf correva avanti e
indietro contento di quella libertà totale che poteva godere lassù.
E Mr. Dandie guardandosi intorno esclamò: Ora capisco perché mi
avete portato quassù!
Non credo proprio Mr.
Dandie! - rispose Red - quello per cui l'abbiamo portata quassù deve
ancora accadere.
E sarebbe? - l'uomo era
incuriosito e anche Wolf aveva rizzato gli orecchi.
Ogni cosa a suo tempo –
dise Uga – la fretta non è mai stata buona consigliera -
Sapete ragazzi? - starnazzò
Camilla – comincio ad avere fame-
Che cosa mangeremo? - si
preoccupò Dandie al quale quella passeggiata aveva sviluppato un
appetito formidabile e cominciava a vedere con l'immaginazione enormi
hamburger, patatine fritte col ketchup e Coca Cola, mentre davanti a
sè c'era solo il deserto dell'Arizona o qualcosa che comunque gli
somigliava molto.
La terra provvederà a
tutte le nostre esigenze – disse Toby – vieni Wolf che ti
insegno a cercare i tartufi..........ti sembra strano che un ciuco
sappia trovare i tartufi vero?-
Anche Mr. Dandie andò con
loro e dopo un pò cominciò a ritrovarsi divertito mentre cercava
fragole selvatiche e piccoli frutti dal sapore asprigno che non seppe
identificare ma che lo dissetarono,e poi radici strane e saporitisime
che lo sfamarono completamente.
Sapete ragazzi che era
proprio tutto molto buono? - dise mr.Pride – era da un pezzo
che......-e qui si fermò a bocca aperta. I suoi occhi erano stati
attratti da qualcosa che luccicava, che luccicava in maniera
incredibile e che prima non aveva visto.. Il sole battendo con i suoi
raggi sulla parete di roccia l'aveva illuminata e ora questa
rifulgeva di un indicibile splendore.
Ma....che cos'è? - domandò
allibito Mr. Pride
Non lo vede? - rispose Camilla – è oro! Oro purissimo! Una montagna di oro puro che
farebbe impallidire il più ricco e più potente degli uomini!
E di chi è? - Chiese Dndie,
non riuscendo a distogliere lo sguardo da tutto quel luccichio.
Se la vuole è sua! - disse
Uga – con questa potrà comprare il mondo intero e tutti gli uomini
si prostreranno ai suoi piedi -
Toby continuava a frugare
tra il terreno in cerca di fragole e tartufi e Wolf gli faceva
compagnia, incurante di tutto il luccichio che lo circondava ma sotto
sotto guardava Dandie per vedere le sue reazioni.
I pensieri si accavallavano
nella mente dell'uomo. Bastava dire di sì e tutto il mondo sarebbe
stato suo....e poi?
Ho sete – riuscì solo a
dire
Bene...guardi....lì ci sono
due sorgenti. Beva a quella più in alto – gli disse Toby – non
si fidi di quella bassa. Apparentemente è molto più limpida, ma
cattura la mente di chi la beve. . Chi la beve è in potee di chi la
offre. Pensi! Una sola persona potrebbe avere il dominio su tutti i
popoli della terra -
Mr. Dandie ascoltava sotto
l'effetto di mille sensazioni. Tutto ciò che aveva visto fino ad ora
lo affascinava e lo atterriva allo stesso tempo. Non aveva più
sentore del tempo che passava e si stupì accorgendosi che cominciava
a imbrunire e le prime stelle facevano capolino nel cielo turchino.
Il vento era completamente calato e la pace della sera scendeva su
tutto il mondo.
Mr. Dandie, c'è un bel
fuoco acceso, perché non viene a scaldarsi? - disse gentilmente Red
Grazie Red, non mi ero
accorto che il tempo passava e cominciava a rinfrescare – rispose
l'uomo con un sorriso
Dandie – disse Wolf –
noi ora andiamo a dormire. Quando vorrai dentro quella grotta c'è un
posto pronto anche per te. Buona notte! - e l'alano se ne andò un
pò triste. Vedeva il suo amico in preda a tanti sentimente
contrastanti e non tutti belli. Aveva comunque fiducia in Moab e nei
suoi amici. Sapeva istintivamente che Mr. Pride aveva bisogno di
passare quel momento.
Mr. Pride rimase solo davanti
al fuoco scoppiettante, lo sguardo perso nel mondo che si apriva
davanti ai suoi occhi. Ripensava a tutto l'oro che aveva visto poco
prima e a quell'acqua che poteva renderlo padrone del mondo. Però
stranamente non era un pensiero fisso, ma anzi....si trovava sempre
più spesso a fare la considerazione che il fuoco e le stelle
avevano una lucentezza molto più bella.
Ripensò a quelle cose
semplici che aveva mangiato con i suoi amici e che l'avevano così
ben saziato, fino a fargli pensare che non aveva bisogno di altro. Si
alzò ed entrò nella grotta.
Gli animali dormivano già
in morbidi giacigli di foglie secche. C'era caldo lì dentro e si
sentiva nell'aria intorno tanta serenità......Ripensò a un'altra
grotta! Era piccolo allora e la mamma l'aveva condotto a visitare il
presepio in una chiesa vicina. Anche allora, lo ricordava dopo tanti
anni, quello stesso calore improvviso e piacevole nel vedere la
minuscola grotta con il piccolo bambino. Si riscosse bruscamente!
Una gioia profonda l'invase.
Che gli importava di tutto l'oro del mondo, se questo voleva dire
perdere questi amici così preziosi, questo cielo turchino tempestato
di stelle, questa pace appena ritrovata, quest'aria pulita e
profumata?
Perché l'aria
profumava....lo sentiva ora distintamente e respirò a pieni polmoni.
Ora era sicuro di sé. Era passato attraverso grandi tentazioni, ma
si rendeva conto che non era mai rimastro solo. C'era sempre stata la
presenza sicura e discreta degli Animali della Fattoria.
Grazie amici, grazie di
avermi reso un pò più saggio – disse a fior di labbra
guardandoli, poi anche lui si stese sul suo letto di foglie e si
addormentò.
visto che non so mai se scrivere contina o segue, ho deciso di giungere al compromesso storico e dire CONSEGUE.......
visto che non so mai se scrivere contina o segue, ho deciso di giungere al compromesso storico e dire CONSEGUE.......
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