venerdì 1 febbraio 2013

Il Campanile di S. Martino



Il campanile del mio paese delle favole
Questa poesia di Rocco, ha portato il mio pensiero sulle cose ovvie che non si pensano mai, sulle cose che non vediamo più, perché ci sono sempre accanto.......Eppure se penso a me quando torno a Marradi, anch'io mi emoziono alla vista del campanile di 'Cardeto', e mi ritornano in mente cento fatti della mia vita, specialmente della mia vita di bambina. Ma quello è il campanile del ricordo! Il campanile del mio paese delle favole, della marmellata di more, delle castagne, del fiume che scorre sotto col fresco sciabordio delle acque che si rincorrono in cascatelle argentine. E non mi vengono mai in mente i campanili della mia città. C'è voluto la poesia di Rocco! Neanche il campanile sotto il quale passo tutte le mattine per andare a lavorare, vedo più. E pensare che di me conosce tutto, ha raccolto i miei sospiri e le mie risate, mi ha visto nella sua piazza antistante, tante volte insieme ai ragazzi con la camicia azzurra e il fazzolettone al collo! Com'è strana la vita e come è strano pensare che una poesia ti faccia capire l'importanza del campanile del tuo paese o del tuo quartiere e in un attimo gli restituisca la sua silenziosa dignità. E com'è strano quel sottile dispiacere che si prova quando ci si accorge di non vedere più ciò che abbiamo intorno e che fa parte della nostra vita, spcialmente dei momenti importanti della nostra vita.....Penso che ciascuno di noi abbia dei ricordi all'ombra del campanile. Una nascita, una festa, un sacramento.
  Giuro che da oggi in poi lo saluterò tutte le mattine.





Sto qui come sentinella
da quasi mille anni
Ho visto farsi grande questa città
C’era una sola strada
Che passava accanto a me
Ora….
Ora mi sento a disagio
Il mio piccolo campanile
è avvolto da case e palazzi
sì…
c’è ancora la strada
ma tutti passano veloci
e non alzano gli occhi ai miei
Ma c’è uno
che ogni anno passa sempre di qui
e alza gli occhi
e si mette a sedere
e mi guarda
ripassando nella mente
gli anni felici della sua giovinezza
Nell’attesa
mi piego verso l’umanità
che passa sotto di me
mendicando una carezza
e uno sguardo d’amore



Nessun commento:

Posta un commento