Del resto una persona che ha fatto una simile esperienza io l'ho proprio conosciuta, ma l'ho conosciuta solo dopo che era ritornata, per cui non so dire come fosse prima, ma dopo era abbastanza strana. Pinco invece lo conoscevo anche prima e mi sembra che sia uguale a sempre.

Il dopo è stata una vita normale, anche se si è portato sempre dietro questa esperienza, che magari lui avrebbe voluto dimenticare, ma che gli altri non gli hanno mai permesso di fare. Bastava il modo in cui lo guardavano.
Poi, tanti anni dopo, sua figlia era già una bella ragazza, gli è capitato di morire per la seconda volta, e quella è sembrata la volta giusta, perché non è capitata così in un giorno qualsiasi della sua vita, ma all'ospedale e dopo lunga malattia. Fu così, che più per l'affetto che mi legava a sua madre, ormai una tranquilla vecchietta sempre sorridente, che per lui, decisi di andare all'obitorio per fargli l'ultima visita.
Andai di sera all'imbrunire e mi accorsi subito di aver fatto la scelta sbagliata perché quando entrai, non c'era nessuno. Infatti a quell'ora la gente perbene è con le gambe stese sotto il tavolino, davanti alla cena......altro che all'obitorio. Quel silenzio e quella solitudine non mi piacquero per niente, ma ormai c'ero, non avevo intenzione di tornarci, per cui, mi feci coraggio e varcai la soglia. Mi fermai in fondo per ambientarmi alla luce non troppo forte e infine lo guardai. Era nero come sempre, l'unica cosa chiara erano le suole di un paio di scarpe nuove che gli avevano messo ai piedi per l'occasione. Provai a dire una preghiera, ma mi accorsi che non riuscivo a pregare per un paio di scarpe, che era l'unica cosa che vedevo, per cui con un sospiro mi avvicinai......e fu allora che vidi!
Grosse lacrime scendavano dagli occhi dell'uomo e gli scorrevano per il volto. Piangeva, e piangeva copiosamente. In quell'attimo mi tornò in mente tutto, e ancor prima che la ragione mi parlasse e mi dicesse che una volta può capitare di risorgere, ma che la seconda, via,..... non è possibile, mi ritrovai coraggiosamente a darmela a gambe con tutta la velocità che riuscii a trovare. Appena fuori mi imbattei nella moglie che stava rientrando in quel momento e che dal mio viso, evidentemente capì la paura che mi ero presa e sorridendo mi disse che era stata anche la sua paura, quando si era accorta di quello strano fenomeno, che poi tanto strano non è...... e che anche lei, anche se non con la mia velocità (una moglie deve sempre avere un contegno) era dovuta uscire, per riprendersi dall'impressione che ne aveva ricevuta............................
La salutai e mentre me ne andavo mi voltai a guardarla. Vidi che si attardava lì fuori, a fumare una sigaretta, forse aspettando che qualcun altro venisse a ridarle il coraggio di rientrare in quella stanza. Non si sa mai!
Ma te guarda, che mi ritrovo a raccontare!
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