mercoledì 20 febbraio 2013

Ci sono giornate che....

Ci sono giornate che........non si può fare a meno di interrogarsi, di rivoltarsi come uun calzino, di farsi autocritica, di porsi domande.
A me queste giornate capitano spesso e purtroppo non ne esco mai con risposte certe, caso mai solo con ulteriori dubbi e l'amara consapevolezza di non aver saputo vivere la mia vita.
La domanda principale è:"Ma perché sono qui?" E' una domanda esistenziale, nella quale il 'qui' assurge all'importanza basilare di tutto il discorso successivo.
Già! Perché sono qui, in questa stanza, intenta a scrivere, e invece non sono su un treno diretto a Parigi?
La risposta è semplice. Perché qui ho dei legami, delle abitudini, un lavoro, un habitat conosciuto.
Ho capito! Però dove vorresti essere ? Qui o a Parigi? Bella domanda! Non lo so. Suvvia pensaci, la risposta è dentro di te, lo sai! Bene! Siccome sono qui, il mio pensiero vola a Parigi e vorrei essere là, ma se fossi là sono sicura che farei di tutto per tornare qui in questa stanza dalla quale voglio continuamente scappare. Ma ti sembra un ragionamento coerente questo? Sai che ti dico? Credo propro di sì! Pargi è il primo posto che mi è venuto in mente, perché a Parigi c'è tutto quello che una persona come me potrebbe desiderare; c'è arte, bellezza, libertà, pensiero nuovo, nouvelle cousine se proprio vogliamo contentare anche gli occhi con il bello più che con il buono...........qui c'è il dovere, lo scontato, le bollette da pagare, i problemi da risolvere, ma ci sono anche gli affetti, il calore umano, un piatto di semplici spaghetti aglio olio e peperoncino.
E allora come la mettiamo?
E come la mettiamo? Nella maniera più ovvia. Accettando la nostra duplice natura. Che credi! Che soltanto io abbia una doppia esistenza? Noi tutti ce l'abbiamo e qualche volta non solo doppia, ma anche tripla. In noi convivono più persone, ciascuna con i suoi reconditi pensieri, i suoi inconfessati desideri, le sue voglie di fuga e di ritorno,  e anche se non si è mai mossa dal tavolino in cui sta scrivendo, nel frattempo ha fatto un viaggio a Parigi, è andata in giro per i boulevards, si è fermata sulla Rive Gauche a parlare con un gruppo di artisti squinternati e squattrinati come lei, ha visto scorrere la Senna con la sua storia, la moda non le interessa, per cui se ne è strafregata e ha preferito andare al Louvre e poi guardarsi l'esoterica Piramide che parla di mistero....la Tour Eiffel .....e tante altre cose ancora.................e poi alla fine è ritornata stanca morta e ha preparato un espresso per sé e per sua figlia, la moka per la mamma, che è il rituale che da il via alla nuova giornata e infine si è preparata per la sua routine quotidiana.
E ora come stai? Come sempre. Pronta a scappare e desiderosa di restare, con la voglia di bianco senza perdere il nero, con cento domande e quasi punte risposte. Ma non ti sei neppure risposta alla tua domanda iniziale? "Perché sono qui?". Ma neanche un pò. Sono qui, ma sono là, sono là ma sono qui. Sono come la Primula rossa. "La cercan qui, la cercan là! Dove si trovi nessuno lo sa. Ma che trovare mai non si possa, questa dannata primula rossa?"

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