mercoledì 27 febbraio 2013

Semina la tua vita




Mi sembra che questa poesia di Rocco sia proprio in sintonia con i tempi che stiamo vivendo. 
Il nostro domani non è delegato solo agli altri, anche agli altri casomai, ma noi per primi dobbiamo essere gli artefici delle nostre scelte, i programmatori delle nostre giornate, i custodi dei nostri valori, i libri nei quali scrivere i nostri sogni................... 






Semina la tua vita

Sono io
che nei gesti del lavoro
dò valore al tempo presente,
dò senso alle cose che faccio,
introducendo bagliori di vita
nell’apparente inutilità
del gesto quotidiano.
E questo quotidiano
non è indefinito.
E’ scandito dai ritmi della natura
dall’alternarsi del giorno e della notte
della luce e del buio.
L’oggi è il limite
delle nostre preoccupazioni,
delle nostre pene,
delle nostre azioni,
perché un oggi è lungo abbastanza
per trovare Dio
e per perderlo.
Per questo Dio
ha creato il giorno e la notte,
affinché non vagassimo nell’illimitato,
ma vedessimo già nel mattino
la fine della sera.
Essenziale
nei tempi che viviamo
è resistere:
cioè vivere,
stare lì,
essere presente.
Resistere
non ha l’effetto di un temporale
ma di una pioggia leggera e costante,
che penetra nel terreno
e lo rende fertile.
Questo è il tempo
delle cose umili
ma preziose,
è il momento
di raccogliere i cocci sparsi,
di ripensare tutti gli eventi
e riscoprire le perle
dentro quelli più disastrosi.
E’ il momento della custodia
e della difesa delle perle acquisite.
E’ tempo
di vegliare nella notte,
di preparare i profumi,
di essere attenti a ogni movimento
a ogni persona.
E’ tempo
di essere fedeli ai compiti
che abbiamo
e rendere la terra
più abitabile
più umana
renderla più bella.
Un giardino.
Perché la differenza
tra un deserto e un giardino
non è l’acqua
ma l’uomo.
E quando la mano della vita pesa
e la notte non canta
è il momento di amare
e confidare.

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