venerdì 2 novembre 2012

Il mondo di Genni

Genni non è mai cambiata. Da quando la conosco, e ormai sono molti anni, quasi una vita,......... è sempre la stessa. Sembra che il tempo non sia passato per lei e niente ha potuto scalfire il suo modo di essere e di relazionarsi con quella serenità che è un balsamo per chi è davanti a lei. Non è che ci vediamo spessissimo, ma quando ho voglia di andarla a trovare lei è sempre libera per me, ha sempre un pò di tempo per ascoltarmi, e siccome vado a a farle visita più che altro quando sono giù di corda, trova sempre le parole adatte per riportarmi a sorridere e per farmi capire, che nonostante tutto la vita è bella.
 Sembra che stia parlando della mia migliore amica, ma non è così. La mia migliore amica, ormai lo sanno anche le pietre, è Cristina, presenza importantissima nella mia realtà, l'unica con la quale riesco ad essere me stessa, l'unica che riesce a capire i miei silenzi e a leggere i miei occhi anche quando legge solo qualcosa che le ho mandato per e_mail.
No! Genni è tutt'altra cosa e lo capirete appena vi ho detto dove abita.


Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessun altro.
Mark Twain



Ecco! Se io sono una luna,  Genni vive nel lato oscuro della mia luna ed è per questo che la conosco solo io, è per questo che è rimasta sempre giovane, è per questo che è sempre serena e solare, perché Genni è la proiezione di me stessa, la parte buona di me che la vita non è mai riuscita a sciupare.
Il lato oscuro della luna, non è buio come si può credere, anzi! E' pieno di luce e di colori, di tepore e di profumi......solo che nessuno può vederli e sentirli!



Si perdono lontano
I pensieri della fantasia
Brillano dentro gli occhi
Della giovane donna
In luce di poesia
Volano oltre le strade
Con i neri lampioni, oltre i balconi
Oltre le grigie pareti
Di cemento armato
che uccidono i sogni
Osano avventurarsi con le rondini
E i candidi gabbiani
Verso altri luoghi che parlano di ricordi
di paesaggi lontani
Ecco lassù sul poggio c’è una casa
E dalla sua finestra si vede la foresta
C’è la casa nel bosco piena di ombre e di mistero
E poi una capanna
Rifugio dei suoi giochi di bambina
Ed una fata bianca che offre il viso al vento
E l’ombra di gandi fiori  ed il mistero
C’è un lago di tranquille acque silenti
E il gufo amico che parla con la luna
Nelle notti del plenilunio turgido di profumi
Quando i desideri diventano le scie
delle stelle cadenti e le armonie
delle notti di smagliante bagliore
che come dardi infuocati
entrano dentro il cuore

Nessun commento:

Posta un commento