Ieri sera sono andata a trovare due persone stupende.
Sono marito e moglie, ed entrambi sono stati insegnanti nelle scuole superiori, quindi abituati a stare con i giovani, nel periodo della loro formazione. Sarebbero persone belle non fosse altro che per questo, perché mentre plasmavano i ragazzi si sono lasciati avvolgere dalla loro gioventù, dalle idee sempre nuove, dai loro sogni, molte volte manifestati, altre volte scoperti dalla loro sensibilità; e questo li ha mantenuti freschi, genuini, ironici con la vita e col tempo che passa. Ma unito a questo pregio ce n'è un altro ancora più bello, perché entrambi scrivono. Lei è scrittrice e fine poetessa, lui scrittore ironico, sagace, pungente. E per me che li ascolto parlare, sono un pozzo di cultura, dal quale attingere sempre. Infatti ogni volta che li saluto per tornare a casa, porto con me qualcosa di nuovo, che diventa motivo di riflessione. La loro casa è uno spettacolo unico, ricca di premi letterari di tutti i tipi, disseminati in tutte le stanze, Coppe, medaglie, targhe, che per loro sono come figli, dei quali parlano sempre con affetto. Mai con presunzione. Infatti quello che colpisce maggiormente in loro è la semplicità, quell'approccio con cui danno il loro sapere con la stessa naturalezza con cui offrono un caffé.
Anche ieri sera quando sono arrivata ho detto: "Posso rimanere poco, perché poi devo andare al supermercato!".......e invece sono rimasta più di due ore e quando, mi sono accorta che il tempo era passato così velocemente e che avrei trovato il negozio ormai chiuso, non me ne è importato proprio niente, perché ne era valsa la pena.
Con loro si può parlare di tutto, sono aperti a tutte le idee e ai modi di pensare e di vedere la vita dei loro interlocutori, e quando danno la loro opinione, lo fanno sempre in maniera garbata : "Tu la pensi così? Benissimo...però prova a guardare la stessa cosa anche da un altra angolazione e poi fai le tue valutazioni...."
E spiegano con parole chiare e semplici il loro modo di vedere e di pensare, e io mi accorgo di quante ragioni ci siano sempre nelle loro repliche e come la loro saggezza stemperi l'irruenza e l'impulsività dei miei ragionamenti, che provengono da un'esperienza di vita nella quale ho vissuto la mia primavera quando già per me si doveva parlare di estate inoltrata.
Altre volte invece siamo in perfetta sintonia, proprio come ieri sera, quando parlando della vita oltre la vita, non sapendo come esprimere il concetto che io avevo della possibilità che la vita continuasse anche dopo la fine della nostra fisicità, non ho trovato niente di meglio, per farmi capire che dire:" Io paragono la mia vita a un missile che viene lanciato nello spazio. Al momento del lancio sulla rampa è grande e obsoleto, ma una volta partito, perde tutto ciò che è zavorra, prima un pezzo , poi un altro e alla fine si ritrova a essere quello che è veramente: il missile, pieno di potenza e di luce!"Mi aspettavo risate da parte di loro e invece lei rivolgendosi prima al marito che a me ha detto:"Ti ricordi quella poesia che ho scritto tempo fa?" e si è alzata per andare a prenderla e me l'ha letta sorridendo, e io ci ho ritrovato tutto quello che avevo detto, espresso in parole bellissime e piene di luce. Uno spettacolo!!
Come sarebbe bello se le persone fossero tutte così. Quanto dolore si risparmierebbe l'umanità!
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