giovedì 1 novembre 2012

Il mio novembre




Il mese di novembre in genere non piace a nessuno. E’ il mese della malinconia, delle
 giornate corte, piovose; il mese dei morti, dei cimiteri, dei crisantemi
A me invece, forse sarà perché è il mese in cui sono nata, piace in modo particolare.
Mi piacciono i suoi bellissimi tramonti che già hanno il loro preludio in alcune serate più fredde di ottobre. Sono diversi i colori da quelli dell’estate, più decisi, più selvaggi i rossi, più intensi e aggressivi gli azzurri che poi degradano nel blu misterioso della notte.
E le stelle brillano di più, pulite dal vento di tramontana che già comincia a soffiare, anticipo del gelo dell’inverno.
Fa desiderare il calore della casa il mese di novembre, e il fuoco con i suoi profumi di ginepro e di resine; fa desiderare le semplici cose della famiglia: una lunga chiacchierata, una partita a scacchi o a carte, o anche solo la semplice silenziosa compagnia delle persone care.
E i tanti profumi del mese di novembre! L’odore del fumo che esce dai camini e che mi accompagna nelle solitarie passeggiate serotine, al quale si unisce molte volte quello delle castagne arrostite o delle torte che si fanno con questo squisito frutto!
E con questi profumi il pensiero corre indietro nel tempo e mi fa compagnia mentre rivivo scene di vita quotidiana legate a questo mese così caro, così denso dei ricordi dei miei compleanni sempre così attesi proprio perché tanto pieni di piccole gioie! Pieno anche di ricordi del mio babbo, anche lui novembrino come me………….
Le corte giornate di novembre ci parlano dell’inverno che sta per arrivare e ci portano già col pensiero al Natale, ai suoi colori, al suo calore, ai suoi messaggi, al desiderio di fare cosa gradita a ciascuno dei nostri cari con un regalino che va cercato, studiato e infine trovato o realizzato.
E anche tutto questo parla di affetto, di aspettativa,di cose buone.
Novembre in definitiva è come il sabato che fa pregustare ciò che accadrà di domenica…..è l’attesa, la riflessione, l’introspezione, la progettualità per la realizzazione di quel calore avvolgente che prepara sia l’Avvento che il Natale. Si vive più di attesa dell’attimo, che dell’attimo stesso che nel suo trascorrere sa già di rimpianto!
Anche oggi, davanti allo spettacolo che ogni giorno si rinnova nella mia valle, mi libero dai fardelli della giornata appena trascorsa e col pensiero vago…………….




… Si perde lo sguardo

Nel rosso tramonto di questa sera

Mentre silenziosi uccelli
 
Salutano il sole

Nell’’ultimo volo del giorno

Più in là un albero solo

Le braccia nude rivolte al cielo

Guarda la notte

Che silenziosa avanza
 
Novembre
 
Copre col suo malinconico mantello

La terra tutta

E un palpito esce dal cuore

E diventa preghiera




Ora compirò il mio rituale, quello che faccio tutti gli anni fin da quando ero bambina. 
I miei morti sono lontani e non sempre posso andare a trovarli nel giorno dei Santi.......per cui accenderò una candela che brillerà per tutto il giorno davanti al ritratto che feci al mio babbo mentre guardava la televisione e vicino a lui quest'anno metterò la fotografia di Bali, il mio bel cane, il mio grande amico, che ora è vicino a mio padre nei pascoli del cielo. Io almeno  dentro di me li voglio vedere così, mentre dietro di loro si snoda la lunga fila di uomini e di animali che hanno fatto parte della mia vita.  





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