Il
mese di novembre in genere non piace a nessuno. E’ il mese della
malinconia, delle
giornate corte, piovose; il mese dei morti, dei
cimiteri, dei crisantemi
A me
invece, forse sarà perché è il mese in cui sono nata, piace in
modo particolare.
Mi
piacciono i suoi bellissimi tramonti che già hanno il loro preludio
in alcune serate più fredde di ottobre. Sono diversi i colori da
quelli dell’estate, più decisi, più selvaggi i rossi, più
intensi e aggressivi gli azzurri che poi degradano nel blu misterioso
della notte.
E
le stelle brillano di più, pulite dal vento di tramontana che già
comincia a soffiare, anticipo del gelo dell’inverno.
Fa
desiderare il calore della casa il mese di novembre, e il fuoco con i
suoi profumi di ginepro e di resine; fa desiderare le semplici cose
della famiglia: una lunga chiacchierata, una partita a scacchi o a
carte, o anche solo la semplice silenziosa compagnia delle persone
care.
E i
tanti profumi del mese di novembre! L’odore del fumo che esce dai
camini e che mi accompagna nelle solitarie passeggiate serotine, al
quale si unisce molte volte quello delle castagne arrostite o delle
torte che si fanno con questo squisito frutto!
E
con questi profumi il pensiero corre indietro nel tempo e mi fa
compagnia mentre rivivo scene di vita quotidiana legate a questo mese
così caro, così denso dei ricordi dei miei compleanni sempre così
attesi proprio perché tanto pieni di piccole gioie! Pieno anche di
ricordi del mio babbo, anche lui novembrino come me………….
Le
corte giornate di novembre ci parlano dell’inverno che sta per
arrivare e ci portano già col pensiero al Natale, ai suoi colori, al
suo calore, ai suoi messaggi, al desiderio di fare cosa gradita a
ciascuno dei nostri cari con un regalino che va cercato, studiato e
infine trovato o realizzato.
Novembre
in definitiva è come il sabato che fa pregustare ciò che accadrà
di domenica…..è l’attesa, la riflessione, l’introspezione, la
progettualità per la realizzazione di quel calore avvolgente che
prepara sia l’Avvento che il Natale. Si vive più di attesa
dell’attimo, che dell’attimo stesso che nel suo trascorrere sa
già di rimpianto!
Anche
oggi, davanti allo spettacolo che ogni giorno si rinnova nella mia
valle, mi libero dai fardelli della giornata appena trascorsa e col
pensiero vago…………….
… Si
perde lo sguardo
Nel
rosso tramonto di questa sera
Mentre
silenziosi uccelli
Salutano
il sole
Nell’’ultimo
volo del giorno
Più
in là un albero solo
Le
braccia nude rivolte al cielo
Guarda
la notte
Che
silenziosa avanza
Novembre
Copre
col suo malinconico mantello
La
terra tutta
E
un palpito esce dal cuore
E
diventa preghiera
Ora compirò il mio rituale, quello che faccio tutti gli anni fin da quando ero bambina.
I miei morti sono lontani e non sempre posso andare a trovarli nel giorno dei Santi.......per cui accenderò una candela che brillerà per tutto il giorno davanti al ritratto che feci al mio babbo mentre guardava la televisione e vicino a lui quest'anno metterò la fotografia di Bali, il mio bel cane, il mio grande amico, che ora è vicino a mio padre nei pascoli del cielo. Io almeno dentro di me li voglio vedere così, mentre dietro di loro si snoda la lunga fila di uomini e di animali che hanno fatto parte della mia vita.
Nessun commento:
Posta un commento