venerdì 9 novembre 2012

Hip hip hurrà

Non sono certo un'artista, no davvero, ma ho un certo spirito artistico, questo lo riconosco e me lo riconoscono anche gli altri, per cui nelle cose che faccio, siano dipinti o poesie, o piccoli oggetti senza nessun valore venale, metto sempre qualcosa di me, della mia sensibilità, e più che altro della mia fantasia che diventa il collante perfetto tra mente e mani.

Allora il risultato finale di ogni cosa che ho immaginato,  diventa una mia creatura, qualcosa alla quale alla fine mi sono  affezionata e che sento mia.
Credo che succeda la stessa cosa  a chi fa un maglione, o un vestito, o una torta, quando queste cose sono il risultato di un progetto non copiato, ma che ha preso forma dentro la testa, prima come piccolo embrione che poi nutrito dalla fantasia, dall'intelligenza, dalla logica, con l'aggiunta finale di  un pizzico  di quell'incoscienza, che nella creatività ha la stessa funzione del pizzico di sale nelle torte e  che deve sempre accompagnare la formazione di una cosa nuova.......,ha preso infine vita.
Quando guardo un quadro appena finito, dove il colore ancora brilla in tutta la sua freschezza, o rileggo una poesia scaturita sempre da uno stato d'animo particolare, o più semplicemente guardo i miei lavoretti terminati, frutto di una fatica mentale che mi ha spinto ad arrivare a un risultato dove l'originalità sposi il materiale usato, quasi sempre riciclato, per farlo diventare qualcosa di unico nel suo genere..............quando guardo queste cose, a volte mi sento molto soddisfatta, a volte meno, a volte sono critica con me stessa, ma mai indifferente a ciò che è uscito dalle mie mani e dalla fatica emozionale della mia testa.
Come ogni artista anch'io godo della lode quando c'è, e soffro dell'indifferenza che molte volte, il più delle volte, accompagna il risultato della mia ricerca, che poi in definitiva è sempre una ricerca di me stessa che si proietta in ciò che ho fatto. Senza fare paragoni assurdi, ma considerandoli comunque persone come me, con un cuore che batte, penso alle umiliazione subite dai grandi artisti come Van Gogh, Modì, questi grandi maestri della pittura, penso ad Alda Merini, riscoperta solo poco tempo fa, dopo una vita di infelicità e mi dico che forse questa è la strada che chiunque abbia un pò di arte che gli scorre nelle vene, deve percorrere.
E allora, quando mi sento dire, "io avrei fatto così, o cosà....perché non hai usato un altro colore? o scritto questa parola al posto di quest'altra?, ...ma hai usato un libro di latino....per fare un albero ahahahah!!!", ho imparato a rimanere in silenzio, ad accettare l'incomprensione con tranquilla rassegnazione, sapendo che poi ci sarà comunque qualcuno che in quello che ho fatto vedrà ciò che effettivamente c'è, e me lo dirà. E quello varrà aver sopportato tutti gli altri che non hanno visto. Ciò non vuol dire che automaticamente questo faccia della mia opera qualcosa di bello, neanche per sogno! Ma qualcosa che trasmette un'emozione........questo sì! E per quell'emozione hip hip hurrà!!

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