Sono scout , l'ho già detto, e contenta di esserlo! Lo scoutismo cominciò per me quando avevo quattordici anni e anche se ci sono stati periodi di interruzione nell'attività, ormai da ventisette anni è ininterrotta.
Un falco volava nel cielo al mattino, ricordo quel tempo quando ero bambino |
In tutti questi anni i ragazzi che ho guidato sono diventati a loro volta 'Capi', molto più formati di me e anche se mi dico che ormai per me dovrebbe essere l'ora di limitarmi a guardali camminare, non riesco a smettere di pensare di essere parte attiva in Comunità Capi e una tenda e un fuoco di bivacco anche oggi per me hanno lo stesso fascino di sempre e la mia 'promessa' è qualcosa di più del fazzolettone bianco e rosso che porto al collo.........è un segno di appartenenza, di fratellanza....... ora e sempre.
“Buon
giorno Dottore….prego si accomodi!”
“Buon
giorno signorina, sono venuto appena mi è stato possibile. Allora
cos’è successo?”
“Dottore,
non so più come fare. Stavolta è una crisi veramente grossa…..credo
la più grossa di tutte!”
“Come
si comporta?”
“Mah!
Che le devo dire. A momenti è tranquillissimo, poi improvvisamente
comincia a guardare l‘orologio, a smaniare, a dire che lui non può
mancare, che è una cosa troppo importante e che niente e nessuno gli
impediranno di andare a un appuntamento al quale partecipa ormai da
tanto tempo”.
“Ma
gli ha spiegato che non è il caso di fare una simile pazzia?”
“Certo
che gliel’ho detto,…..ma mi ha risposto che sono affari suoi e
che io non posso capire”.
”Beh!
Signorina, glie l’ho già detto l’ultima volta che ci siamo sentiti. Questa è una
malattia strana, che una volta contratta non va più via. Uno,….
sì,….. può stare meglio anche per anni, può addirittura pensare
di essere guarito, ma purtroppo ci sono le recidive e sono più
frequenti di quanto oggi la medicina possa capire e spiegare…”.
“Insomma?!”
“Insomma
questa malattia, non è come il morbillo, che una volta preso da
l’immunità. Questa è più simile alla scarlattina, che non
immunizza affatto. I suoi sintomi sono logicamente molto
diversi,….non c’è febbre, né bollicine e neanche mal di
gola,…..è più qualcosa a livello cerebrale……..infatti i
sintomi dimostrati, come la voglia di evadere, il desiderio di posti
boschivi e di torrenti, la smania di accendere fuochi e altre cose
strane che ora non sto ad elencarle, portano tutte a un’identica
diagnosi……”
“Che
sarebbe?”
“Purtroppo
il paziente è affetto da uno dei virus più temibili di questi
tempi. Il primo caso si scatenò cento anni fa,….e da allora è dilagato in tutto il mondo
a macchia d’olio, inarrestabile, incurabile, indomabile, …..ma
fortunatamente non letale”,
“Insomma
dottore, non mi tenga sulle spine, Posso sapere che cos’ha mio
nonno?”
“Signorina,
suo nonno sta mostrando tutti i sintomi di una recidiva lasciata da
una malattia che contrasse almeno sessant’anni fa. Ha semplicemente
contratto la malattia dello scoutismo, che, come ripeto, è
incurabile, pericolosa perché estremamente contagiosa, ma non
letale!”
“E
cosa si può fare?”
“Ad
oggi non esiste cura. Quando ci sono queste casi di riacutizzazione,
si cerca di assecondare il paziente, lasciandogli fare ciò che
crede, cercando di stargli vicino e somministrandogli di tanto in
tanto un calmante, ma nel caso di suo nonno, che ha la veneranda età
di……quanti anni ha suo nonno signorina?”
“Ottantacinque
dottore!”
“Ecco,
dicevo che nel caso di suo nonno è un pazzia, voler andare a fare il
Campo estivo, ma…con le dovute precauzioni, accompagnandolo,
facendolo dormire in una tenda spaziosa e non soprelevata, con una
dieta adeguata……un po’ diversa dalla solita sbobba, e
soprattutto con una partecipazione contenuta all’attività di
bivacco, di veglia alle stelle, di Kamaludu, e
poi quattro spaghetti aglio olio e peperoncino, e tre o quattro
salsicce cotte alla brace al fuoco di mezzanotte, il tutto annaffiato
da un bel bicchiere di vino, quando tutti i mocciosi sono a
letto…………”
“Dottore,
ma che dice???”
“Insomma
signorina, se vuole che suo nonno stia bene, gli dica di prepararsi,
che al campo estivo ce lo porto io”
“Lei
dottore!!!!!?????”
“Beh!
gliel’avevo detto che era un virus molto contagioso. E’ pronto
nonno? Sì? Arrivederla signorina e mi i raccomando, ci venga a
trovare.”
POCHE ORE DOPO
“Pronto?......Sì
pronto dottore?”
“Signorina
mi dica…..ma faccia in fretta perché dobbiamo montare le tende!”
“Senta
…il nonno come sta?”
“Benissimo
mi creda…….il viaggio è andato benissimo, e ha insistito per
portare da sé lo zaino. Ha cantato per tutto il tragitto, e ora sta
dandosi da fare per aiutare gli altri”.
“Dottore
senta….mi dispiace disturbarla,,,,,,ma io ho un certo malessere, un
agitazione strana…….non mi so spiegare ecco!”
“Ma….mica
per caso sente un certo formicolio alle gambe, voglia di cantare e di
dire sciocchezze, ?”
“Ecco….mi
sembra proprio di sì……..e poi dottore mi sembra anche di avere
un gran fame, ma non delle solite cose che mangio tutti i
giorni……..non so come spiegarle….”
“Non
si preoccupi, ho capito benissimo quali sono i suoi sintomi”
”Davvero?.....E
allora mi dica cosa posso fare per stare meglio?
“Signorina,
gliel’avevo detto che era una malattia estremamente contagiosa. Non
c’è niente da fare , quando piglia, piglia!”
“Senta
….non mi dirà che anch’io sono stata contagiata dal virus dello
scoutismo. Non ci posso credere….non li ho mai potuti
sopportare,….con quei calzoncini, quei cappelloni, quei fazzoletti,
e quella mania che hanno di stare in mezzo ai campi a farsi pizzicare
da tutti gli insetti. Figuriamoci se io………Ma voi dove siete di
preciso?”
“A
trenta chilometri da qui. Se prendi la macchina ci puoi raggiungere
facilmente!”
“E
cosa devo portare?”
“Tutto
quello che ti occorre è l’essenziale. Il rimanente spazio nello
zaino lo devi riempire di entusiasmo!”
“Quello
non mi manca, non mi manca davvero, anzi sento che mi sta crescendo
ogni minuto di più!”
“Accidenti!
L’hai presa proprio grossa. Vieni subito, almeno qui ti si potrà
curare”
“Arrivo!
(Tratto da "Nessun dorma" memorie del nostro Gruppo per i 20 anni della sua attività)
Momenti di amicizia, di
solidarietà, di dolore, di rabbia, di allegria, di felicità, di
malinconia, di esuberanza, di stanchezza, di apatia, di rinuncia, di
odio, di amore, di gioia, di frustrazione, di alienazione, di
cameratismo, di disfattismo, di gelosia, di indifferenza, di
allontanamento, di fraternità, di critica, di ansia, di
spiritualità, di invidia, di ignavia, di ubriacatura, di
assenteismo, di scontentezza, di accanimento, di lacrime, di
escoriazioni,di esaltazione, di nostalgia, di incontri, di giudizi,
di paura, di addii, di scontri, di sudore, di sonno, di
incomprensione, di incanto, di rivalsa, di generosità, ………….noi
li abbiamo vissuti tutti, in questi venti anni, ma sono diventati il
lastricato del nostro sentiero.
A me che scrivo, questi momenti mi hanno fatto conoscere qualcosa
che ha un nome che però non svelerò. Lo capiranno coloro che
avranno la fortuna di vivere questa avventura per altri venti anni.
Non saranno tutti a farlo, ma qualcuno lo farà e per lui a quel
punto, il falco che continua a volare nel cielo avrà un significato
tutto nuovo e pieno di promesse.
Nessun commento:
Posta un commento