domenica 9 settembre 2012

Il foglio bianco

Proprio stamani ho letto il breve  aneddoto che ho trascritto qui sotto.

 "Una volta, un maestro fece una macchiolina nera nel centro di un bel foglio di carta bianco e poi lo mostrò agli allievi.
“Che cosa vedete?”, chiese.
“Una macchia nera!”, risposero in coro.
“Avete visto tutti la macchia nera che è piccola piccola”, ribatté il maestro, “e nessuno ha visto il grande foglio bianco”.


Mi ha fatto molto riflettera la verità che è rinchiusa in queste poche parole, specialmente se il foglio bianco lo paragono alla nostra vita. Perché è vero anche nella nostra vita non ci accorgiamo del foglio che la rappresenta, ma viviamo solo in funzione delle macchioline che ci danno noia perché il nero risalta sul bianco e lo rende imperfetto.
Ma possibile che non ci accorgiamo di quanto sia meraviglioso questo foglio bianco? Un foglio bianco è tutto da scrivere e non dobbiamo lasciare che siano gli altri a scriverlo per noi. Dobbiamo essere noi gli artefici della storia che si scriverà su quel foglio e per fare ciò bisogna usare un buon inchiostro e un buon pennino, perché la scrittura risulti chiara e ben leggibile a chi leggerà .
E se nel foglio ci sono già delle piccole macchioline nere, che la vita ci ha depositato al di là della nostra volontà,  che sono semplicemente i nostri difetti, o le nostre frustrazioni....... non dobbiamo intestardirci su di quelle fino al punto di dire che il nostro foglio è un foglio brutto, fatto male, da appallottolare e buttare nel cestino, ma anzi! Usiamo la nostra intelligenza e la nostra fantasia in modo che la scrittura che andremo a mettere su quel foglio sia fatta in modo da inglobare queste piccole macchie,  fino renderle quasi una decorazione che fa di una comune scrittura una scrittura speciale.

Ho guardato il foglio della mia vita. C'è già tanta scrittura e ci sono anche molte macchie. Ho preso la penna e l'inchiostro e ho fatto dei ghirigori sulle macchie. Non ho potuto fare di meglio sulla parte già scritta, ma il risultato è sicuramente simpatico e mi incoraggia a proseguire così.
 Nel rimanente foglio ancora bianco avrò più accortezza nello scrivere e la mia prossima macchia nera avrà la giusta punizione che si merita. La farò diventare bellissima, la trasformerò, e anche se sarà una macchia molto scura e dura come un sasso la chiamerò esperienza  e la renderò una decorazione indispensabile a quella che è la mia storia. Mai mi verrà la tentazione di appallottolare il foglio o di non scrivere più niente. Perché  invece non provare a tramutare i sassi in perle rare?

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