domenica 2 settembre 2012

Quasi d'autunno


 L'impressione di questi ultimi due giorni è che l'Estate ci abbia lasciato. E' bastata un pò di pioggia spinta dal vento del nord, e l'afa che ci ha prostrato per un'intera stagione si è magicamente allontanata  e io (posso parlare solo per me  naturalmente) mi sento più forte, più positiva, e di nuovo con qualche idea in testa.......non tante ancora, in verità, come se il cervello si fosse adagiato in una situazione di comodo e ancora faticasse ad alzarsi, .....ma insomma senz'altro ragiono meglio.
Queste giornate parlano di un preludio di Autunno e credo che anche se torneranno  belle e anche calde, ormai l'aria sarà diversa da quella di pochi giorni fa. Anche i fiori nei campi non hanno più il provocante splendore dei propri colori, ma una policromia più spenta, più tranquilla che parla già di riposo e di attesa di un tempo diverso.
 Come è mutevole il cielo, mutevole quasi quanto la vita! E altrettanto affascinante. Il sole e le nuvole si alternano con una velocità che ha dell'incredibile un pò come succede con la felicità e la tristezza. Forse noi donne riusciamo a capire meglio questi cambiamenti così repentini, perché anche noi siamo mutevoli proprio come un cielo, ......fa parte della nostra natura, della nostra sensibilità e dell'intuizione della quale siamo ricche costituzionalmente per cui riusciamo a vedere le nubi che si addensano nel cielo prima che se ne renda conto lo stesso cielo.
Mah! Non mi resta che augurare buona domenica a tutti  e affidarmi al vento per farmi sballottare un pò! Ogni tanto fa bene essere un pò stapazzati dal vento! Aiuta a far uscire dalla mia testolina quella malinconia un pò byroniana che qualche volta si impadronisce di me, e che sarà anche interessante, non lo metto in dubbio, e darà anche un certo tono, anche questo non lo metto in dubbio, ma rompe proprio tanto le scatole e di questo proprio non ho alcun dubbio!!!!




fiori di campo un pò spenti, come me, strapazzati dal vento
Come corrono oggi,
le nuvole nel cielo,
spinte dal vento
che scompiglia i miei capelli.
Gonfie di pioggia
che parla di autunno,
tende del sole
che sbircia dietro il loro velo
l'estate che muore.
Me lo dicono  alcune foglie
che mi passano davanti
in una danza leggera
e mi salutano tremule:
"Ci rivedremo a primavera".

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