Stamani, contrariamente al mio solito, quando la sveglia ha suonato, le ho dato garbatamente un tonfo e ho continuato a dormire e ho fatto bene, perché stavo facendo uno dei miei sogni strani, uno di quei sogni destinati ad entrare nella mia collezione privata, insieme ad altri tre o quattro che hanno avuto un significato particolare nella mia vita e che anche oggi, a distanza di anni restano vividi nella mia memoria. Anche questo andrà nella cineteca del mio cervello e ogni tanto lo proietterò, per dare un'alternativa alle bischerate che trasmettono in televisione.
Driiin! Driiiin! Driiinnnnnnnn!
"Arrivo! Un momento solo e vengo subito!" Mi infilo qualcosa sopra il pigiama vado ad aprire la porta.......e rimango a bocca aperta, senza parole, con un'espressione idiota spalmata sul viso....almeno penso.
Perché la persona che ho davanti è quanto di pià incredibile potessi aspettarmi,..........sì perché è proprio lui, Sean, ai tempi di Artù, vestito di tutto punto, stesso sguardo, stessa bocca, a cavallo di una vespa....sì, sì, proprio di una vespa, una fiammante vespa 150 celestina della Piaggio. In testa non ha il casco, ma una corona.....fa lo stesso!
"Ma tu sei.........!" cerco di articolare qualche parola che non vuole uscire.
"Salve - mi risponde lui col suo caratteristico sorriso - io sono il Caso!"
"Il caso? Ma tu sei Sean.... altro che il caso"
"Forse gli somiglio, ma ti assicuro che io sono il caso e sono stato mandato da te perché dai nostri schedari risulta che fai una vita troppo prevedibile, troppo programmata, senza mai un diversivo o qualcosa che la renda un pò più interessante!"
"Ah! - ribatto io un pò mortificata. Come avrà fatto a indovinare così bene? - e che dovrei fare?" chiedo con una punta di curiosità
"Salta su -e con una mano mi indica il sellino dietro di lui - che ti porto a fare un giro!"
"Un giro? Ma sono in pigiama!"
"Non ha importanza....tanto non ti vedrà nessuno - forza sei ancora lì?" mi dice di nuovo sorridendomi
"E va bene eccomi! - e senza pensarci due volte salgo dietro di lui un pò emozionata, un pò impaurita, ma soprattutto molto curiosa - e ora che si fa?"
"Si parte - dice porgendomi una coroncina deliziosa - mettila in testa e ricorda che tu sei la regina della tua vita!"
"Fatto!" rispondo in un attimo. La corona mi va apennello.
"Bene - ora ti spiego il gioco. Come ti ho detto io sono il Caso, anche se tu mi hai scambiato per un altro, che evidentemente ti piace anche molto! Il gioco consiste in questo. Ora noi partiamo e andiamo a farci un bel giro! Dove? Sarai tu a scegliere.......nel senso che ad ogni bivio che troveremo tu mi dirai di girare a destra o a sinistra, così come ti verrà, senza pensarci, affidandoti solo a un desiderio recondito di libertà. E' tutto chiaro?"
"Chiarissimo! Non vedo l'ora di partire"
E così abbiamo fatto senza parlarci più. Ad ogni bivio io gli dicevo 'a destra' o 'a sinistra' a seconda di come mi frullava in capo in quel momento e lui andava al galoppo con quella vespa che chissà perché ora mi sembrava un bellissimo cavallo 150!
In questo modo abbiamo passato guadi, pianure, colline, strade impervie, montagne, siamo stati persino lungo la spiaggia di una baia bellissima e sconosciuta, e in cima a una cascata da brivido e io sempre a dirgli 'a destra' o 'a sinistra' e vai vai vai, quando alla fine i mie occhi erano pieni di tutte quelle meraviglie, e senza accorgermene mi sono ritrovata davanti alla casa di Fuf.
"Ma questa è casa mia!" gli ho detto stupita
"Proprio così! Sei te che hai scelto sempre dove andare e la strada ti ha ricondotto qui" mi ha detto lui sempre sorridendomi
"Ma io sceglievo a caso, senza programmi, senza niente di stabilito........."
"Già.....hai detto giusto, sceglievi a caso e qualche volta anche il Caso coincide con il destino dei giorni che sono già fissati dall'eternità. Sai c'è molto rispetto tra di loro! ........Bene mia cara, io ora devo andare, sai ho molto lavoro da sbrigare!"
"Capisco! - ho risposto un pò dispiaciuta di vederlo andar via - ma tornerai?"
"Ogni volta che lo vorrai! Pensavo che tu ormai lo avessi capito.....sei tu che mi hai chiamato nei tuoi sogni....e spero che qualcosa tu abbia capito! Ciao!" e ha alzato la mano in segno di saluto
"Ciao - gli ho risposto a mia volta alzando la mano - ehi ! Aspetta un attimo...la corona!" e ho fatto il gesto di togliermela
"No! La corona è tua .....ricorda sempre! Tu sei la regina della tua vita!" e se ne è andato.....................
Mi sono svegliata con un senso di benessere. Mi sono alzata e sono andata davanti allo specchio. In testa non c'è nessuna corona, ma io ce la sento.......Ho capito! La mia corona è invisibile, ma c'è, perché io sono la regina della mia vita.
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