mercoledì 26 settembre 2012

Mia vecchia e sempre nuova route




E' tempo di andare! Chi può si armi di scarponi, bastone e zaino e vada per le strade del mondo a cercare funghi e ritrovare se stesso. Questo è il periodo ideale...giornate calde ma non troppo, tramonti spettacolari, vento amico.........Chi non può si prepari comunque a un cammino interiore ed entri dentro la sua giornata, nel suo tepore, nei suoi colori,nei suoi profumi,  nella sua nebbia leggera.......e pensi.
L'Autunno è il periodo ideale per l'introspezione, è il ritorno a casa, il ritorno alle abitudini e ai ritmi di sempre, è il momento delle valutazioni e dei cambiamenti che vogliamo fare nella nostra vita.

Io non so quando Rocco abbia scritto questa bella e intensa poesia, ma so che se anche parla di primavera e di estate,  tutto di lei richiama l'età adulta, la maturità, la dolce malinconia del ricordo .................l'autunno!







 Strade delle mie routes
lungo paesi e vallate tagliate nelle montagne
nascoste nel folto del bosco
strade deserte assolate o piovose, paesaggi stupendi,
nebbiosi fantasmi, incantevoli notti e albe e tramonti
avete donato incontri fraterni e cordiali,
volti carichi di dolore e di gioia,
cuori feriti in cui versare speranza.
Strade delle mie routes
nel tempo propizio e fecondo di primavera e d’estate
strappandomi al comodo riparo di abitudini ordinate,
di garantite sicurezze
mi avete offerto l’avventura e il senso del nuovo,
l’ansia di nascere ogni giorno
la ricerca mai sazia di verità, di giustizia, di amore.
Strade delle mie routes
nel tempo di Pasqua ricercando il Cristo risorto
nel timido riapparire di cieli azzurri
avete rinnovato l’esperienza di Emmaus
dopo il doloroso passaggio sul Calvario
inondando di gioia pasquale il flusso di delusione
e di pena dell’amara sorgente del male eternamente in agguato.
Strade delle mie routes
seminate di silenzio e solitudine
spazi aperti e sconfinati fino alla vertigine
amiche coraggiose e leali, compagne fedeli ed esigenti
mi avete raccontato la mia vera storia
rivelando il mio volto spesso nascosto e falsato
dolorosa contraffazione della somiglianza con Dio.
Strade delle mie routes
itinerari grondanti mistero
trepide di paure senza nome, di sgomenti improvvisi
sentieri tracciati dalla voce di Dio che chiama
a seguirlo come Abramo nell’ignoto
avete riecheggiato ogni volta nuove chiamate divine,
nuovi inviti, nuovi progetti
le «grandi cose» del suo amore e del mio destino umano.
Strade delle mie routes
labirinto di linee sulle carte geografiche
disegno affascinante indecifrabile e luminoso
strade che giungete fino alla terra promessa
e di là nel mistero quando passerò il Giordano
e il bivacco eterno avrà inizio nel grande gioioso riposo.
Strade della mia fede
mai raggiunta e mai piena
della mia speranza sempre distrutta e rinata
del mio amore mai sazio, anelito e tormento di un più
e di un sempre ancora lontano.
Strade delle mie routes
maestre instancabili, nostalgie inguaribili del passato
dietro le spalle del futuro
al di la dell’orizzonte

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