Ho cambiato l'immagine dello sfondo del desktop e ci ho messo un quadro di Degas, con tre ballerine, splendide nei loro diafani tutù. Le ballerine di danza classica mi hanno sempre affascinato fin da quando ero bambina e giravo per casa sulle punte dei mie scarponcini e sognavo....quanto sognavo!
Poi la vita scende come un fiume, in percorsi che non avremmo mai immaginato e corre corre........ma qualche volta anche l'acqua rallenta il suo andare e si allarga in specchi grandi e tranquilli che permettono di sostare e di ricordare, prima di riprendere l'inarrestabile corsa verso il mare.....................................
“Ecco
Cristina……Se pensi a una persona semplice quella persona sono io. Niente di eccezionale come vedi! Una
persona semplice, che col passare degli anni lo diventa sempre di
più.”
“E
ti vai bene, così come sei ?”
“Ti
dirò che comincio a piacermi. Poco tempo fa una persona molto
istruita, molto colta, ma con poca umanità mi disse: “Una come te, che non ha nemmeno fatto carriera e non ha quindi un posto
importante nella società, non può aspirare a niente!” Queste
parole si sono impresse indelebilmente nella mia mente e nel mio
cuore. Una come me! Come è una persona come me? Ti dirò Cristina
che questa persona che è sbocciata in una tardiva primavera da un
fiore di sofferenza, comincia a essere la persona che voglio essere io. Ho tanta strada da fare ancora e molta sicuramente in
salita.
Ho una mèta sai? La mia mèta sono i miei figli, e come
qualsiasi traguardo richiede sacrificio, sforzo, volontà. La
mattina, quando mi alzo alle cinque per andare a lavorare, mi sento
stanca, ma mi basta pensare a loro che subito mi rianimo e comincio
la mia giornata meglio. Spero con tutto il cuore di farcela e di
riuscire ad aiutarli a costruirsi il loro avvenire che in fin dei
conti è il mio avvenire. Tutta la Natura funziona così. Perché non
dovrebbe essere così per noi uomini?
Ho anche un altro obiettivo Cri. Reggere ancora per
qualche anno nel mio mondo scout. E’ un mondo importante per me. Il
mio piccolo mondo. Di antico lì ormai ci sono solo io. E’ il mondo
dei miei ragazzi, il mondo dei miei ideali, il mondo della mia
giovinezza. Mi sento mamma di tutti coloro che sono lì, di tutti
quelli che come me un giorno hanno pronunciato più o meno
consapevolmente una Promessa. Quanto leghi questa promessa lo sanno
solo coloro che le rimangono attaccati nonostante tutto e tutti. E
come una mamma sento che tra poco sapranno andare da soli e che io
dovrò lasciarli andare. A quel punto avrò raggiunto il mio
obiettivo.”.....................
Mentre ti parlavo mi è venuta davanti l’immagine di una
persona fragile e nello stesso tempo per associazione, o per
fantasia, mi si sono presentati davanti agli
occhi i fiori dei capperi che sono sul muro della casa dove passo gran parte della mia giornata. L’hai
presente il fiore del cappero? E’ delicato, fragile, color
pastello, lieve e tutto sommato anche bello. Puoi pensare che basta
un soffio e l’uccidi. Ma non è così! Puoi provare a estirparlo,
puoi provare anche a ricostruire il muro con mattoni nuovi e quintali
di cemento, ma vedrai che il fiore di cappero sopravviverà, proprio
come è successo ai capperi del muro di questa casa.
“Grazie
per avermi parlato così apertamente di te stessa” mi ha detto a
questo punto Cristina appoggiandomi una mano sul braccio
“Ha
fatto davvero bene anche a me sai? Mi sembra di vedere le cose più
chiaramente.
Da piccola volevo fare la ballerina. Volevo calcare il palcoscenico di un grande teatro e volteggiare in un bianco tutù protendendomi al cielo. Ho calcato invece il palcoscenico della vita e non mi sono rifiutata di danzarla in nessuno dei suoi molteplici aspetti e continuo a farlo anche ora vestita di una tunica dalle delicate sfumature turchine di un fiore di cappero, calzando le scarpette rosse che poi in definitiva hanno solo il colore dell’amore, che ha sempre accompagnato la mia vita in ogni circostanza, col volto incorniciato dai miei capelli ormai d’argento.
Danzerò
ancora, danzerò in un ballo senza fine che mi conduca in punta di
piedi ad un nuovo mondo di luce.
(Da Fiore di cappero)
Molti anni dopo.
Le ballerine continuano a piacermi e penso ancora di più alla vita come a un palcoscenico dove ciascuno danza i suoi gorni.
Non mi alzo più alle cinque di mattina ........e la tiro fino alle sei.
Qualche volta mi capita anche di alzarmi alle sei e mezzo e allora, non so perché, provo ancora quasi un senso di colpa, come se avessi trasgredito a un dovere capitale. E' ben strano ciò che si agita nelle recondite circonvoluzioni della nostra testa!!!!
(Da Fiore di cappero)
Molti anni dopo.
Le ballerine continuano a piacermi e penso ancora di più alla vita come a un palcoscenico dove ciascuno danza i suoi gorni.
Non mi alzo più alle cinque di mattina ........e la tiro fino alle sei.
Qualche volta mi capita anche di alzarmi alle sei e mezzo e allora, non so perché, provo ancora quasi un senso di colpa, come se avessi trasgredito a un dovere capitale. E' ben strano ciò che si agita nelle recondite circonvoluzioni della nostra testa!!!!
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