venerdì 28 dicembre 2012

non sono una marziana

Fortunatamente per me, quella specie di atarassia che ha caratterizzato la mia giornata appena trascorsa, è già finita.Mi da sempre un gran fastridio quando vivo questi giorni eppure ogni tanto ci sono anche momenti di difesa della mente,  che ha bisogno ogni tanto di riposarsi in una specie di grigio piattume dell'esistenza , nel quale non c'è né gioia né dolore. Ma non ci sto! A me piacciono i sentimenti forti, le cose che fanno ridero o piangere, forse perché per tanto tempo ho provato che cosa vuol dire l'indifferenza.....che è talmente orribile da farmi preferire anche di soffrire piuttosto che viverla anche per un altro solo attimo. Ma più che altro al di là della gioia che è così difficile da provare e del dolore che invece arriva in abbondanza ed è gratis, quello che mi interessa di più è pensare.  Pensare per me non significa necessariamente essere intelligenti, o forse sì, non voglio essere modesta, ma sicuramente non significa essere furbi e questo lo so con sicurezza perché io non sono affatto furba. Io mi fido! E' un difetto di fabbricazione il mio, e non riesco a togliermelo. Io ho fiducia in tutti coloro che mi circondano e questo è un gran guaio, che il più delle volte va proprio a discapito dell'intelligenza. E forse è per questo che ho costruito un mondo mio, nel quale cerco di stare il più a lungo possibile, e dove il mio pensiero vola e spazia attraverso la poesia , la pittura, la scienza, le cose futili, le questioni esistenziali. In questo mio mondo elaboro anche teorie interessantissime, almeno per me, ....poi la pratica me le distrugge irrimediabilmente. 
Alla fine, dopo anni e anni, in cui ho cercato di essere come tutti gli altri senza riuscirci, ho cominciato a pensare a me stessa con sincerità, tanto - mi sono detta - che cosa hai da perdere? Ormai sei in una fase della tua vita in cui non devi più dimostrare niente a nessuno............Eh no! cara mia - mi sono risposta subito - vorresti che fosse così, ma non lo è! Ti sei appena scordata che anche se la tua età prevede la pensione tra pochi anni, tu non sarai tra questi prescelti. Tu dovrai continuare a lavorare, a essere come gli altri ti vogliono, o almeno a far finta di esserlo. Per quanto tempo ancora non si sa, ma preparati ............
Peccato! Peccato, perché  invece comincio veramente a piacermi, ad accettarmi, ad essere contenta di me stessa e dei superamenti che sono riuscita a fare sulle passioni umane, che tolgono così tanto alla gioia di vivere!
Liberi, sentirsi liberi
forse per un attimo è possibile
Ma che senso ha?
se è cosciente in me la misura della mia inutilità?Per ora rimando il suicidio e faccio un gruppo di studio…le masse, la lotta di classe, i testi gramsciani…
Far finta di essere sani. Far finta di essere. 
Intanto mi devo accontentare di scoprire ogni giorno qualcosa di me che non conoscevo o che non volevo vedere fino ad oggi, contentandomi di dire a spiegazione del mio modo di essere una frase che coniò per me il mio babbo tantissimi anni fa: Giuly cammina a tre passi da terra. Che è un altro modo di dire che ho la testa tra le nuvole. Ma mica sarò sola, no!? Chissà quanti altri come me sono su questa terra, sotto mentite spoglie!
Qualcuno già l'ho trovato, che uscendo timidamente un pò allo scoperto mi ha fatto capire di non essere ciò che appare...per .poi  rientrare precipitosamente nel suo guscio.  Mi è venuto da sorridere, perché sono tattiche che conosco molto bene e comunque forse sono segreti di pulcinella, specialmente per le persone care che ci vivono accanto........e parlando solo di me,anche se la vita per lunghissimi anni mi ha messo davanti a una sfida che potevo risolvere solo col senso pratico che non ho, è stato proprio  il mio mondo immaginario, che venendo sempre in soccorso alla mia scarsa praticità, al mio limitato acume nel fiutare le fregature, alla mia ignoranza di tutto ciò che è diritto e dovere del lavoratore, mi ha aiutato a superare tutto, facendomi creare rapporti e legami con le persone con le quali interagivo e interagisco. E non parlo di legami e rapporti di lavoro, ma di stima, di amicizia e di affetto.Il resto per me è tutto contorno, se c'è bene, sennò mangio lo stesso. La politica? Ne parlo, ma senza grande cognizione di causa. L'economia?Faccio finta di capirla ma non ci capisco niente. I miei diritti? Meno male che c'è stato Benigni che mi ha fatto venire voglia di leggere la Costituzione.
Ergo! Ho scoperto che non sono una marziana ma sono io, proprio io, e sono contenta di esserlo ma me lo tengo per me! Penso che l'abbiano capito fino in fondo anche i miei figli che a Natale mi hanno regalato buoni per tanti cappuccini e tanti bomboloni e altri buoni per acquistare libri, libri, libri....che sono la mia passione! 
 

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