mercoledì 12 dicembre 2012

Ma poi arriva Natale



Se vado a ritroso nel tempo, mi accorgo che la donna di oggi e la bambina di ieri sono ancora la stessa persona, curiosa e piena di fantasia. Lo vedo più che altro nell’espressione degli occhi, che spero sia anche quella dell’anima, visto che lo sguardo ne è lo specchio.
Inutile negarlo, non posso fare a meno di interrogarmi e di pormi mille quesiti. Sono una caparbia sostenitrice di quella massima che dice “La meraviglia dell’ignoranza è figlia e madre del saper”. Ogni giorno mi porta ancora qualcosa capace di farmi stupire e quindi di innescare quel meccanismo di ricerca interiore, che spero mi accompagni per tutta la vita. Quindi anche tante domande su Dio. Ma chi è veramente Dio e dov’è? Oggi si scrive tanta letteratura su questi argomenti, letteratura buona e più spesso letteratura nociva, capace di insinuare dubbi, senza dare risposte,capace di porre interrogativi nuovi e quindi di alienare certezze vecchie che erroneamente pensavamo consolidate. Ho letto di tutto e tanto, ho letto a tal punto da averne gli occhi stanchi e lo spirito più stanco ancora. Tanta è la mia curiosità e la mia voglia di sapere! Ho letto e a volte mi sono sentita anche turbata da affermazioni che non avevo mai preso in considerazione, nonostante la mia età e la mia esperienza di vita. Fiumi di inchiostro sono scorsi per parlare di Dio, e fiumi di inchiostro scorreranno nei secoli a venire e a questi fiumi andranno ad attingere le persone che come me non si contentano di ciò che sanno, ma vogliono andare oltre. Molte volte queste letture mi hanno fatto entrare in crisi, specialmente quando la mia fede è ballerina, altre, mi arrichiscono e mi fanno provare un bisogno maggiore della presenza di Dio nella mia vita. E’ pur sempre però una presenza tenuta sotto controllo, magari rinvigorita dalle letture , dalle quali via via estrapolo pensieri forti, per avere forti conferme, che questo Dio che continuiamo sempre a cercare è proprio qui con noi. E mi rendo conto che i miei convincimenti galvanizzati più o meno dai vari momenti della vita , derivano da un ragionamento che girando nei meandri del cervello, ha cercato di trovare conferma nella propria esigenza immanente. E purtroppo mi rendo anche conto che il cuore ha ha ben poca parte in tutta la mia ricerca e ciò mi rattrista non poco.
Ma poi arriva Natale e..............................................................................




http://photogallery.tiscali.it/repository/canali/natale_2008/strani_alberi/thumbL_albero-natale-34.jpg
............................................e Giuly ritorna davvero bambina e tutto ciò che ha letto, svanisce come nebbia al sole.
I contrasti della Filosofia e della Teologia vanno a farsi benedire, perché il lei torna prepotente il ricordo delle sue esperienze di bambina, della celebrazione di un prodigio che ha vissuto per tanti anni come se fosse la favola bella della sua vita, e come ogni anno, da oggi in poi tutto le parlerà di Natale, quando andrà a fare una passeggiata, quando sarà nell'intimità della sua stanza, quando guarderà il cielo e sentirà il freddo, quando guarderà le vetrine che cominciano ad addobbarsi e le strade che vestono a festa. Perché questo è il suo retaggio. Non ricorda più perché proprio dal 20 di novembre per lei comincia l'aria del Natale, ma sa che è così e che non c'è bisogno che nessuno glielo ricordi, allo stesso modo in cui sa che l'albero di Natale e il presepio li preparerà il 13 di dicembre, e l'albero non sarà un albero comune, ma qualcosa che attraverserà la sua strada al momento opportuno e che lei farà suo e resterà nei suoi ricordi come qualcosa di unico.............Un lungo momento speciale che lei si è costruita nell'arco della sua vita per cercare quel calore e quelle piccole gioie che qualche volta nascono anche dal fare di un ramo secco o di una scopa,di quelle che usano gli spazzini, trovata abbandonata nel bordo della strada, uno splendido albero che con le sue lucine accoglie l'arrivo di un bambino al quale affiderà come sempre tutte le sue speranze.
E Giuly si ritroverà a scrivere poesie e racconti che in qualche modo parleranno dei suoi stati d'animo e che, una volta ritornata la persona sempre con mille dubbi e poche certezze, rileggerà stupita dicendosi:"Ma li ho scritti proprio io?"



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