venerdì 14 dicembre 2012

Le scarpe rotte






Mentre comincio a scrivere, mi viene già  da ridere, perché stamani per prima cosa ho messo il titolo al mio post, e dal titolo, quello che dirò potrebbe sembrare proprio un racconto di Natale, di quelli buoni, di altri tempi, di quando la gente non aveva uno più uno da fare due,......un racconto  di buoni sentimenti.........e quelli ci sono davvero, perché io mi affeziono anche alle cose e dunque voglio bene anche a un paio di scarponcini , che sono stati per anni e anni miei compagni inseparabili di tante passeggiate invernali.
In effetti, pensandoci potrebbe avere come titolo anche 'Il Natale della Crisi' perché parlare di scarpe rotte in un anno come questo, richiama pensieri neri e tristi epiloghi. Invece niente di tutto questo, e il fatto vero che vado a narrare, potrebbe avere invece anche un altro titolo e far parte di quella collana  che si chiama 'Mai dire mai'.

Gli scarponcini in questione, mi furono regalati proprio per un Natale di undici anni fa. Li avevo desiderati tantissimo e ogni volta che passavo davanti alla vetrina dove erano esposti ci lasciavo un pezzetto di cuore. Erano proprio come li avrei voluti io: neri, lucidi, affusolati, sportivi ed eleganti allo stesso tempo. A Natale, sotto l'albero, li trovai dentro un pacchetto rosso. Calzarli e sentirmi fin dal primo momento come il Gatto con gli stivali, fu tutt'uno. Da allora siamo stati inseparabili e li ho portati fino alla scorsa primavera. Poi ahimè! tutto ha una fine.........e un giorno di pioggia sentii inequivocabilmente l'acqua che entrava in un piede.
La suola di gomma si era spaccata  e i mie scarponcini avevano esalato l'ultimo respiro. Non ebbi il coraggio di buttarli subito, e con la scusa di "me li metto quando non piove!", li misi nello scaffale del garage.
Venne l'estate, la micidiale, caldissima estate che è appena trascorsa, anche se sembra che parli di secoli fa, un pò come si fa nelle favole, e quando il gran caldo passò venne anche il tempo di rimettere a posto il garage, quello sgradevole compito che prima o poi hanno tutte le persone che accumulano di tutto in quel luogo. Avevamo già riempito diversi sacchi da buttare via quando mi capitarono tra le mani i miei scarponcini.
"Questi sono da buttare!" dissi a mia figlia che mi aiutava in quell'ingrato compito . "Perché? - mi rispose lei guardandoli - sono così belli ancora!" "Si è spaccata la suola di gomma, c'è venuto proprio uno spacco....guarda!" e li capovolsi. E rimasi allibita! Lo spacco non c'era più.....la suola era quella di prima, consumata senz'altro, ma integra. "Il gran caldo ha sciolto la gomma e si è rincollata.....non c'è altra spiegazione" disse mia figlia liquidando l'argomento, ma io fui stranamente felice "Non li butto più!" e li rimisi al loro posto in attesa del freddo. Inutile dire che i miei scarponcini neri calzano nuovamente i miei piedi e io ci sto da dio....insieme facciamo lunghe passeggiate e cosa ben più importante....sono andata fuori con la pioggia e non è entrato neanche un pò d'acqua  .........e ho sempre i piedi caldi!

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