Nel presepio che è nato stamani con la mia fantasia, c'è una casa nuova.....molto diversa dalle altre, eppure è in mezzo alle altre, senza stonare, senza sciupare il paesaggio.....anzi! Lo rende più suggestivo!Che ci sta a fare tra le tante casine di sughero e di cartapesta quella casa di cristallo? La guardo incurosita allo stesso modo in cui la guardano i pastori, le pastorelle, i soldati. Mi accorgo che pur rimanendo nelle loro ieratiche posizioni stanno parlottando, si stanno chiedendo il perché di quella casina. Conoscono tutte le case del piccolo villaggio di quel presepio e più che altro ne conoscono gli abitanti. A nessuno di loro sarebbe passato per la mente di fare una casa di cristallo.......e allora chi?
Aggiungo una statuina al presepio della mia fantasia....è l'oste e accanto a sé ha la botte per la mescita del vino......è appena tornato dalla città col suo carico prezioso, che scalderà i pastori nelle lunghe, fredde notti in cui rimarranno immobili nel presepio. Forse l'oste sa, forse ha sentito voci su quella strana casa.........
"Oste - bisbiglia una pastorella, quella che è più vicina a lui - sai dirci di chi è quella casa di cristallo che vediamo lassù?"
"Ma certo pastorella! Mi hanno detto che è appena arivato un poeta nel nostro presepio e le case dei poeti non possono essere come le nostre...."
"E perché?" ha domandato la piccola pastora
"E perché?" ha domandato la piccola pastora
"Perché noi quando torniamo nelle noste case dormiamo subito......invece i poeti sognano e per sognare i loro occhi devono andare sempre per il mondo, su nel cielo sconfinato, a parlare con le stelle e con la luna per poi scrivere la loro musica e le loro parole per noi.........ed è per questo che le loro case devono essere di cristallo, in modo che la luce, anche quella della notte, e soprattutto quella, entri e le faccia brillare.........è la casa del poeta!"
"E' la casa del poeta.....- bisbiglia quasi a se stessa la pastorella - e dimmi oste, sai anche il nome di questo poeta?"
"E' la casa del poeta.....- bisbiglia quasi a se stessa la pastorella - e dimmi oste, sai anche il nome di questo poeta?"
"Mi hanno detto che si chiama Rocco.........e ora basta spettegolare...Siamo qui per fare un altro lavoro, o te ne sei scordata?"
"E' la casa del poete! .....E' la casa del poeta! " rimbalza in ogni dove del presepio e come vento leggero arriva anche dentro una capanna dove una donna e un uomo attendono la venuta di un figlio. L'uomo alza lo sguardo per riabbassarlo subito sulla donna che prostrata, sta per renderlo padre. La sua poesia è lì, tutta lì... totale....per sempre. La donna sorride dolcemente e il suo sguardo segue una stella lontana, luminosa e strana. Lei sa che cos'è la poesia perché la sta scrivendo con la sua vita e per un attimo pensa alla prima parola con cui l'ha cominciata: eccomi!
Nella mia mente
tanti inutili pensieri,
ma la mia stanza
e guardo il mondo.
Le onde del mare spumeggiano
e offrono al vento
storie e passioni.
Nei miei occhi
la sabbia del deserto:
non hai il colore della mia
pelle
non ho il colore dei tuoi
capelli
ma dentro la mia stanza
viaggia la tua anima.
Se rimani
sogneremo allo stesso fuoco,
se vai
ti seguirà la mia mente
pellegrina di notti bianche.
Sta arrivando la primavera
e le pareti della mia stanza
non erano di cristallo
ma di ghiaccio
e si stanno sciogliendo.
Chi sono?
Solo un poeta,
ma nella mia stanza
invento la vita.
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