giovedì 13 dicembre 2012

Il 13 dicembre

!Anche se ormai è provato che il giorno più corto è il 21 dicembre, mi piace continuare con la tradizione che vuole S, Lucia 'il giorno più corto che ci sia'. Non ricordo più perché il mio albero e il mio presepio nascono in questo giorno, tutti gli anni, ma sicuramente questa cosa che viene da lontano ha una motivazione, non tanto legata alla religione, quanto alla vita, alla  speranza, al divenire. Infatti da oggi si torna gradualmente verso la luce, e anche se l'inverno ufficialmente non è ancora arrivato, questo crescere delle giornate fa sì che nel mio immaginario sia una preparazione ad affrontarlo meglio.  E' comunque un modo come un altro per dire alla notte: "ah sì!? Volevi prevalere su di noi?...Ebbene no, mia cara! Ancora per una volta ti abbiamo vinto!" Fatto sta, che oggi, appena torno dal lavoro, comincerò la titanica impresa di abbellire e rendere piena di colore e di luce la mia casa, e mentre appenderò all'albero le palle colorate, mi torneranno in mente tanti piccoli episodi degli anni passati...già! perché ciascuna di loro ha una piccola storia da raccontare e ne ho ancora qualcuna di quando ero bambina, ricca di quei sentimenti che per un attimo riaffiorano nel ricordo, ma solo in lui, perché oggi non sono più in grado di provarli. Poi, metterò sul tavolino, quest'anno vicino alla fotografia di Bali, il mio bel cane, le due candele che accendo ogni anno. La prima ormai è una veterana, perché questo sarà il trentanovesimo anno, da quando l'ho accesa per la prima volta, e la sua fiammo brilla per pochi minuti per i miei figli e da qualche anno anche  per la loro famiglia; l'altra, più recente, ma comunque ventennale....per tutti i ragazzi, per tutti i giovani del mondo, che camminano nel mondo e fanno il mondo. Mi è sempre piaciuto pensare a questo esercito di giovani, e nella mia fantasia li vedo sempre in marcia che vanno verso quella luce che, come dicevo, viene a sconfiggere la notte. Insomma oggi sarà una di quelle giornate dei buoni sentimenti, una di quelle giornate in cui aleggia dolcezza e malinconia.......chissà perché! Ma sarà anche una di quelle giornata in cui ci sarà anche da arrabbiarsi, ne sono sicura, con le illuminazioni che sono state messe via funzionanti, e che invece come ogni anno ritroverò rotte, con i fili argentati che magicamente si sono tutti intrecciati, con le statuine del presepio, che come sempre penso di aver messo in un'unica scatola e invece scappano da tutte le parti, con Ugo, il mio gatto, che appena il presepio sarà finito andrà a sistemarcisi dentro nella presuntuosa convinzione di essere lui Gesù bambino! E non sa che non potrà mai esserlo, perché il mio Gesù bambino, è mutilato, gli manca un braccio, almeno da quarantacinque anni, ma non lo cambierei mai con nessun altro. La prima arrabbiatura è arrivata ierisera, quando ho provato a scariare dalla macchina l'albero di natale che come tutti gli anni, non devo essere io a cercare, ma lui a trovare me....e quest'anno era andata proprio bene, perché mi è caduto proprio davanti ai piedi, quando ero andata a vedere se le ortensie che avevo piantato dove è Bali, erano sopravvissute al gelo di questi giorni. Insomma mi è letteralmente piovuto dal cielo un bel ramo di un alberello che è proprio lì e mi è sembrato giusto considerarlo un dono del mio cane, per cui l'ho preso e l'ho caricato in macchina. .......ma ierisera, molto sul tardi, in verità, quando sono andata a scaricarlo, le portiere della mia mitica Punto, ormai cristallizzata e ibernata dal gelo,  non si sono aperte. Non ne hanno voluto proprio sapere, né con le buone, né con le cattive, per cui penso che dovrò aspettare il disgelo e nel frattempo riportare l'albero al lavoro con me...........Bah! E' un modo come un altro per non rendere mai uguale la preparazione dell'albero di di Natale....questo piccolo ramo evidentemente prima di fare il suo dovere sente la necessità di farsi un giretto turistico!

Nessun commento:

Posta un commento