Ieri finalmente ho trovato un motivo per dire che la Crisi che stiamo vivendo ha i suoi risvolti positivi e questo motivo ha richiamato una serie impensata di richiami che mi hanno spinto a dire che tutto sommato questa crisi offre delle occasioni insperate a chi vuole giustificare una carenza qualsiasi.
Per prima cosa il motivo: panni da stirare.
Ieri guardavo con grande sconforto la pila di panni che avevo accumulato in queste feste. Si ergeva maestosa nel piccolo ripostiglio dove l'avevo confinata proprio per non vederla. Ma una certa pendenza che ho giudicato pericolosa mi ha spinto a prendere l'eroica decisione di stirare. Ho sempre detestato stirare! Poi si è accesa la lampadina. Perché stirare? Perché consumare tanta energia elettrica, che tutti cerchiamo di risparmiare? C'è la crisi e la crisi mi dice che devo risparmiare per poter pagare le tasse e le bollette che sono sempre più care. Bene, i panni non li stiro.....li piego. Ho portato il tutto in salotto, mi sono seduta sul divano dove, ho cominciato a mettere in fila i miei panni, rigorosamente stirati con le mani, mentre mi guardavo un film. Su quelli che avevano più bisogno di stendersi, mi ci sono seduta sopra, continuando a guardare il film naturalmente. Il risultato è stato eccellente e nel cesto sono rimasti solo alcuni capi, che hanno proprio bisogno del ferro da stiro, ma che essendo solo due o tre ho valutato non valesse la pena farlo al momento.Andando avanti dovrò portare delle piccole correzioni al mio nuovo modo di stirare, ma crisi o non crisi, sicuramente da ora in poi le cose andranno avanti così.
I richiami: per ora sono solo due o tre, ma sicuramente se ci sto attenta ne verranno fuori chissà quanti!
Il primo fattore di richiamo è stato quello dei vestiti.
Non mi è interessato mai molto di come sono vestita. per me la cosa importante è sempre stata essere comoda negli abiti che indosso e portandomi dietro il mio retaggio sessantottino, ho sempre privilegiato i camicioni e i maglioni grandi, lunghi che fanno quasi da vestito. Non è una questione di moda, perché non sono mai andata in deroga al mio modo di essere neanche quando la moda era superattillata, quasi da lasciare senza fiato, ma proprio di sentirmi a mio agio. Questi miei vestiti, proprio perché demodè, li ho sempre trovati in quella che io chiamo la mia boutique personale, un banco del mercato nel quale scegli da te, paghi (poco), porti a casa e se non ti piace, il giovedì successivo riporti e cambi. Improvvisamente la mia boutique è diventata un richiamo irresistibile per una quantità sempre crescente di persone che parlano di "vintage" e io mi sento, come dire......la stilista in questione, alla quale pensate un pò, vengono chiesti anche consigli!
Il secondo fattore di richiamo è stato quello dei capelli.
Sono venute terribilmente di moda le zazzere a diverse lunghezze o come le chiamo io, multilivellate e io in quelle sono maestra da sempre. Basta mettersi davanti allo specchio con un paio di forbici in mano e cercando di non infilarsi la punta in un occhio, dare una sforbiciata dietro all'altra. Il risultato è garantito e sembra anche attuale, visto che da diversi mesi a questa parte vedo che questo tipo di zazzera è in costante aumento.
La dieta dissociata unita al rifiuto della carne che fa male alla salute è il terzo fattore di richiamo e si commenta quasi da solo. Un piatto di pasta a pranzo e a cena qualcosa di sfizioso come un uovo, una scatoletta di tonno, perché "sa signora ....la carne mi sono proprio accorta che mi fa stare male non la posso proprio più sopportare!"
Il quarto fattore di richiamo, e qui mi inchino riverente, è la previdenza e la lungimiranza che ha avuto il mio Comune quando ha fatto la nuova illuminazione pubblica. Infatti la nostra illuminazione cittadina è rigorosamenta a luce gialla, che fa bene ai monumenti e agli occhi dei passanti ed è talmente bassa che a malapena si possono vedere i nostri piedi e fortunatamente ci salva dalle persone che di notte non vogliamo salutare, proprio perché. a meno di essere sotto un lampione, non le riconosciamo.. Tanto di cappello a una simile lungimiranza. Il mio Comune venti anni fa sapeva che oggi ci sarebbe stata la crisi ed è stato previdente!
E quanti altri fattori di richiamo mi vengono in mente! Ne farò uno studio, perché già in quelli che ho descritto ci sono grossi risvolti psicologici, degni di essere approfonditi, ma mica per gli altri, per me, proprio per me, per il mio modo di essere che è rimasto tale nella buona e nella cattiva sorte e del quale sono debitrice in toto a mio padre che avendo sperimentato la guerra e la prigionia mi ha tirato su nell'ottca che "ad abituarsi da strar male a star bene ci vuole un attimo, ma il contrario, se uno non ha da sempre avuto una sana disciplina da seguire, è quasi impossibile".
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