domenica 13 aprile 2014

Se io fossi.......

Se io fossi una nave, vorrei essere senz'altro un brigantino, lo snello veliero a due alberi che solca i mari veloce e leggero. Avrei potuto scegliere di essere qualsiasi altra nave, tanto immaginare non costa niente,  ma chissà perché le pluridecorate superpippone che se la tirano tanto, non mi piacciono, e anche se mi piacciono le caravelle, non ho molta simpatia per Cristoforo Colombo, anche se scoprì l'America.....ma la scoprì poi veramente?
Insomma mettiamo che io oggi sono un brigantino e sono un brigantino ormai 'scafato' tanto per rimanere in tema. Le mie vele sono tutte bianche, ma proprio bianche, senza neanche una mèche, a parte quelle indefinibili che il tempo e la natura ha pensato di distribuire sapientemente, rendendo l'aspetto piacevole. Il mio legname è stagionato ma ancora solido e anche se ho solcato il mare della vita da ormai parecchio tempo, ogni nuova partenza mi mette addosso sempre una certa eccitazione e anche oggi che sto per aprire una pagina nuova di questo mare non posso fare a meno di chiedermi con la stessa curiosità di sempre: "E adesso che succederà?", sapendo che nessuno potrà rispondermi e che la risposta l'avrò solo dopo che , seguendo la mia nuova rotta, riuscirò a guadagnare l'approdo nel porto sicuro, che mi ripara dalle procelle.
Ma quanti viaggi....quanti viaggi si devono fare nella vita! Alcuni in compagnia di altre navi e allora è bello solcare insieme il mare e lasciare dietro di noi le scie spumeggianti divertendoci a volte anche in sfide di ardite virate......................altre volte, il più delle volte questi viaggi sono solitari, in compagnia solo dei gabbiani che ti accompagnano fino a che il loro occhio acuto riesce a scorgere la costa della sopravvivenza,....... poi sei solo.
Allora l'unica cosa che si può fare è confidare nella bravura e nella saggezza del  nocchiero....e in un pizzico di fortuna. Il mio è un bravo nocchiero e io ho molta fiducia in lui, ha saputo salvarmi nelle grandi tempeste, e anche stavolta so che non mi lascerà in balìa delle onde. Alla fine giunge per tutti i brigantini del mondo il momento di affrontare il mare più difficie, che è il mare nostrum, non proprio quello dei Romani, ma quello proprio nostro, quello che è dentro di noi. Chi ci si è già avventurato me lo descrive come un mare infido, pieno di gorghi, di scogli........e di sirene......pare che Scilla e Cariddi siano niente a confronto.......ma se si riesce ad attraversarlo, anche se si arriva un pò malconci dall'altra parte, il gioco è valso la candela.
A me giocare è sempre piaciuto!

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