venerdì 11 aprile 2014

Chiacchierata

Oggi ho fatto una bella chiacchierata con una persona non comune, una di quelle persone che nella vita hanno tutto, proprio tutto, almeno apparentemente, che sono dinamiche, volitive, in gara con il tempo pr arrivare ad assolvere i loro interessanti impegni................e poi le ritrovi inaspettatamente fragili e infelici!

Ma io vorrei sapere perché la nostra vita è tutta un correre............ma per arrivare a che?
Eppure io sono sicura che la vita è un'altra cosa e quella che invece noi chiamiamo 'vita' è soltanto un grosso equivoco, uno specchietto per le allodole, un qualcosa che ci siamo costruiti addosso, anzi no, mi correggo, che ci è stato costruito addosso da sapienti burattinai tutti molto umani, anche se di umano hanno solo le fattezze e al posto del cuore una calcolatrice e invece del cervello un computer. Eeeeeehhhh! Sono stati bravi....niente da eccepire! ci hanno detto che la vita è successo e per avere successo bisogna correre essere sempre un pò più avanti agli altri, saper dimostrare di essere efficienti ed efficaci, e che non basta essere cavallini trottanti o galoppanti, no, no! bisogna essere cavallini rampanti, un pò come quello della Ferrari. E poi?
Poi quando ti accorgi che hai corso tanto e che per arrivare primo..... altro che cavallino rampante....ti sei anche arrampicato sugli specchi, hai steso nemici e amici, hai salutato chi ti vuole bene per arrivare dove volevi arrivare e che alla fine ci sei anche arrivato e in bocca hai sapore amaro, allora capisci a quanto hai dovuto rinunciare per avere in tasca quel portafoglio gonfio, che però sai che potrebbe anche svuotarsi rapidamente......... per cui non puoi mollare la presa neanche se tu lo volessi e puoi concederti solo il lusso del rimpianto. Eh sì! La vita è anche questa e qualche volta può diventare anche rimpianto. Rimpianto per quelle quattro risate  che non hai fatto con gli amici, rimpianto per non avere avuto il tempo di parlare un pò con tua madre, con tua moglie, con tuo marito,  di interessarti della sua vita, rimpianto per esserti ritrovati i figli grandi senza neanche sapere come hanno fatto, illustri sconosciuti ai quali tu pensi di aver dato tutto, ma proprio tutto anche a costo di grandi sacrifici, senza mai domandarti se questo era il tutto che loro avrebbero voluto da te...... rimpianto per quella passeggiata al tramonto che hai sempre rimandato, perché tanto c'è tempo! E vaii e vaiiii! Ci sono cose che i soldi non potranno mai comprare e quando ti accorgi che invece sono proprio quelle le cose che tu vorresti e non puoi più avere..............beh! non vorrei essere nei tuoi panni. Anche perché, credimi, non ci sono proprio......il mio borsellino è costantemente vuoto e devo fare tanti conti per far quadrare il bilancio e sicuramente i miei figli non mi saranno più grati di quanto lo siano i tuoi con te, ma questo senso di pienezza che mi da la vita, la mia vita,  vissuta nell'essenzialità, mi ripaga delle mille cose che non ho, e che non desidero neanche più. Per mia fortuna sono sempre stata un pò così, ma poi i casi della vita mi hanno indotto ad esserlo anche di più e sai che ti dico?.....Alla fine sono contenta così, dei miei tramonti violenti e mozzafiato, della pioggia che solca il vetro della macchina e che le spazzole usurate  non riescono mai a togliere del tutto, del sole nell'angolino del mio orto, dove a occhi chiusi sento lo sciabordio delle onde di un mare che è solo nel mio immaginario, del libro nuovo che mi rigiro tra le mani, come un tesoro prezioso, prché l'ho desiderato e alla fine l'ho ottenuto, del vento che mi spinge su per le salite del mio paese, della mia borsa fatta con un maglione infeltrito, che porto con soddisfazione sapendo che nessuno ne avrà mai una uguale. Ma se il borsellino è vuoto, la mente è piena, aperta a nuovi incontri, a nuove esperienze, la mente vaga alla ricerca del bello, dell'inusuale, della poesia, del colore, dell'emozione che lascia il volo di una rondine, o gli occhi di un bambino, che ho visto stamani.....incredibili occhi celesti spalancati sul mondo........e lo spirito si affina e se ne va sempre più lontano dalle ipocrisie, dai compromessi, dall'umanizzazione che vogliamo fare a nostra immagine di Dio.......è meglio il mio, no! il mio è migliore, che dici solo il mio è il vero dio, .................basta sermoni, basta pistolotti...............possibile che ancora non si capisca che l'uomo è tutt'uno col creato? e che il creato è tutt'uno con dio? L'aveva capito Francesco, quello di Assisi, e credo l'abbia capito quest'altro Francesco,  quello che vive i nostri giorni............................anche se l'uomo di Nazareth ce l'aveva già detto ......ma quante cose ci ha detto......non accumulate tesori in terra, non preoccupatevi del domani..... a ciascun giorno basta la sua pena .....ma noi uomini siamo di dura cervice............e allora torno a domandarmi perché correre, correre, correre? Affannarsi per avere invece che per essere?  Tanto per quello che è il divenire della nostra vita l'avere non conta.

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