lunedì 28 aprile 2014

Quel giorno ad Assisi

Pare proprio che il viaggio ad Assisi fatto da papa Giovanni XXIII sia da annoverare tra i giorni della Storia, Beh! Quel giorno c'ero anch'io! Con tutta l'incoscienza dei miei undici anni, ero partita col gruppo guidato da p. Gregorio, un frate francescano, per andare a rendere omaggio al 'Papa buono', che tutti già allora chiamavano così. Per me, sinceramente, il papa, a quell'età che era allora la mia, era solo una figura lontana, irraggiungibile, vestito in maniera strana e diversa da tutti gli altri uomini, e secondo me anche un pò ridicola, e forse anche secondo lui, che  infatti cominciò a rifiutare determinate forme di protocollo, intoccabili fino ad allora, tipo la sedia gestatoria......Del resto eravamo negli anni '60, i mitici ed effimeri anni del boom economico,  quel periodo in cui tutto cominciava a cambiare con una rapidità tale che non si riusciva a stare al passo. Ma le sue parole erano belle ed era bello anche il modo che aveva di comunicarle alla gente, con semplicità, con dolcezza.......come un nonno insomma! Che razza di nonno fosse, si è capito solo dopo e forse solo dopo l'hanno capito anche coloro che lo hanno eletto al soglio pontificio. Un gigante, un innovatore!
Quel giorno ad Assisi, per me fu più che inpellegrinaggio,  una bella gita, fatta insieme a tanti altri ragazzi del mio paese, un giorno di svago, un giorno diverso, fino al momento in cui ci si riunì tutti alla stazione ferrroviaria, per salutare la bianca figura che affacciata al finestrino impartiva a tutti la sua benedizione. E l'entusiasmo con cui sventolavo il mio fazzoletto insieme agli altri, non era simulato, ma caldo e sincero , anche se inconsapevole, perché certo allora non riuscii a capire che quel semplice viaggio in treno aveva il significato di una prima grande apertura verso ol mondo che cambiava.
Insomma......se questa è stata una giornata storica, anch'io ho fatto la mia parte nella storia, semplicemente sventolando un fazzoletto, senza neanche immaginare lontanamente che stavo salutando un Santo.

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