domenica 27 aprile 2014

A Karol

Dedicata a quel bambino che si chiamava Karol e che è rimasto sempre in un angolo del cuore del grande uomo che diventò Giovanni Paolo II



Forse

se son con te

solo col cuore

meno importante

è la mia preghiera?



Forse

se non vengo

tra la folla

meno vero

è il mio affetto?



Forse

se mentre

ti fanno santo

io lavoro

penso meno a te?



Tu lo sai

che sei sempre

nel mio cuore

oggi come ieri

oggi come domani

per ammonirmi

per insegnarmi

per indicarmi la via

come sempre hai fatto

dal giorno in cui

ti ho affidato me stessa

e più che me, i miei cari.



Oggi tu sarai santo

e io la solita donna

ma per me sei stato

santo subito

fin dal momento in cui

venni a portarti

il mio ultimo saluto
 insieme ad altri

milioni di saluti

Non chiedermi perché
piccolo Lolek

non saprei cosa dire

sono cose che si sentono

e che si vivono

e non hanno risposte



giuly








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