venerdì 4 aprile 2014

Nonna degenere

Cosa c'è di più idilliaco della visione di una nonna con un nipotino che vanno, tenendosi per mano, lungo il bel viale che porta al tempio di San Biagio, in una bella serata di Aprile? La nonna e il bambino, parlano animatamente, persi nel loro mondo di fiaba, che in quel momento è la 'Città dei bambini topolini', una città sotterranea, nella quale si accede entrando da una grata di ferro, che la nonna ha  visto proprio lungo il viale e così parlando e proiettando le immagini, che create dalla fantasia  vengono incontro e che fanno di questa città visionaria un posto sempre più vero, poiché arricchito sempre di nuovi particolari, la nonna e il bambinio arrivano sul prato che circonda la bella chiesa del San Gallo. Il prato in questi giorni è di un verde smeraldo incredibile ed è un piacere essere in quel posto, che a quell'ora, sono le sette di sera, si è già svuotato di turisti e della presenza di studenti in cerca di sole e di momenti di tenerezza che possono essere fatti nei colori del tramonto e anche davanti agli occhi dei bambini. Per altri momenti, è più compiacente la notte e il grande prato si ripopolerà solo molto più tardi.
La nonna e il bambino girano l'angolo della chiesa e..........la fiaba finisce.
Due ragazzi giocano ancora a pallone e quel pallone entra prepotentemente nei desideri del bambino, ma ci entra così forte e con tanta intensità che il bambino guarda la nonna e le dice con tono di comando: "Vammene a comprare subito uno!". Ma il bambino non sa di avere a che fare con una nonna un pò particolare e senz'altro molto diversa da tante altre nonne e quando questa gli risponde, urtata dal suo tono impositivo "Non ci penso nemmeno!", sente vacillare la sua autorità e comincia a darle delle spinte continuando a dirle: "Ho detto di andarmene a comprare uno.....subito!" La nonna un pò sopporta, così le è stato insegnato al corso intensivo per nonni, fa finta di non sentire, guarda il panorama, poi la giovane mamma che un giorno è stata anche lei ha di colpo il sopravvento, guarda il bambino e con molta calma gli dice:" Vedi questo muro? Se continui per un altro attimo  ti ci spalmo sopra con uno sculaccione!"  Il bambino ha guardato il muro e sicuramente è stato quello che l'ha fatto desistere. "Con te non ci parlo più!" ha detto il bambino continuando a camminare nel prato per raggiungere la strada, e quando c'è stata da attraversarla, la nonna ha steso la mano in silenzio e il bambino ci ha messo dentro subito la sua, come se non aspettasse altro e poi :"Nonna! Che pensi che facciano in questo momento i bambini topolino?" E la fiaba è ricominciata.

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