"...quando
davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale
prendere,
non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta .
Respira... aspetta e aspetta ancora.
Stai ferma,in silenzio, e ascolta il tuo cuore.
Quando poi ti parla, alzati e và dove lui ti porta. "
tratto da " và dove ti porta il cuore"
Stanotte questa frase della Tamaro è stato il "leitmotiv" dei miei sogni. Mi sono alzata stamani che non ne potevo più.
Belle parole indubbiamente e viene voglia davvero di fare come lei suggerisce e non è neanche detto che non sia giusto non farlo, però alt a tutti!
Mi auguro solo che quando dice , 'stai ferma, in silenzio' ciò sottintenda che il cuore sta parlando con la ragione prima di fare la sua scelta, sennò non va bene per niente. Posso concedere che l'ultima parola la dica il cuore, ma solo dopo un serrato confronto con l'alter ego, la parte razionale di se stessi.
Sai sennò, conoscendomi, quante volte avrei fatto nella mia vita scelte diverse da quelle che ho fatto!.....perché io e la razionalità non è che andiamo molto d'accordo.......ma non si può scegliere solo di pancia il nostro futuro, specialmente se non siamo soli. Neanche un giovane alle sue prime esperienze lo può fare, perché esistono catene invisibili che lo legano alla famiglia e le scelte di cuore possono essere fatte solo se la famiglia è così lungimirante e altruista da allentare spontaneamente queste catene invisibili o se il giovane le strappa definitivamente...... e andando avanti nella vita, quando veramente si aprono tante strade, non è poi così semplice ascoltare solo il cuore. Sai quante volte il mio cuore in questi ultimi anni mi avrebbe portato oltreoceano mentre la ragione e il dovere verso mia madre mi hanno trattenuto nei patrii lidi? Oltre ad altre motivazioni in cui cuore e ragione si sono scontrati senza che ci fosse un vincitore, ma solo un senso di disagio sempre più forte? E sempre più marcato? Giusto o sbagliato non lo so, non lo so davvero, anche se ne sto pagando già da ora lo scotto. Ma nella vita si paga sempre sia che si segua la ragione, sia il cuore, sia entrambi. E potrei andare avanti per ore, e magari scendere anche in discorsi più particolari, ma non mi sembra il caso, anche se credo che il senso del dovere,verso un genitore è visto in maniera molto diversa l'uno dall'altro. Ma ciascuno ha il suo metro e il suo modo di sentirsi a posto con se stesso. Il mio è quello di far sentire mia madre ancora persona e padrona della sua casa e della sua vita, quello di altri è quello di dare il comfort di una casa di riposo alienando il passato e i ricordi di una vita. In entrambi i casi sono comunque scelte dettate dal cuore e dalla ragione che portano a conclusioni diverse e a diversi modo di impostare la propria vita.
E ora mi sono proprio rotta di parlare della Tamaro e della sua stucchevole frase che mi ha rovinato una notte di sonno.
Nessun commento:
Posta un commento