martedì 28 gennaio 2014

Sogno di una notte di mezza estate

Chissà perchè stamani mi è capitato tra le mani 'Sogno di una notte di mezza estate'.di William Shakespeare Non ci pensavo più da tanto di quel tempo........  forse dentro di me volevo rimuoverlo e l'avevo relegato nei meandri della mia testa, in un posticino al buio, tutto polveroso e pieno di ragnartele.
Infatti non mi piace ricordare quel momento in cui anch'io come tanti altri ho fatto la comparsa proprio nell'omonimo film, che fu girato nella nostra cittadina un bel pò di anni fa.
Stamani, quando mi sono svegliata e mi sono messa come tutte le mattine davanti al computer per scrivere qualcosa che comunque mi facesse cominciare non dico bene, ma almeno carica, la giornata che stava per cominciare, non sono stata buona di fare niente, perché ricordare quel film e quei giorni , forse perché erano giorni strani, forse perché io in quel film non ci stavo a fae proprio niente........ mi mette ancora addosso una senzazione di amarezza tale, che ho preferito sopassedere.
Ma ora, siccome il ricordo perdura, ho deciso di scriverlo, in modo da esorcizzarlo, un pò come faccio con tutte le cose negative nella mia vita.

La domanda che mi viene ancora spontanea oggi è: "Ma chi me l'ha fatto fare?" e la risposta arriva immediatamente ed è la solita che da sempre si affaccia per prima alla mia mente. Il bisogno di raggranellare qualche soldo in più.....e poi anche la mia abituale curiosità. Il ricordo di questo film, si presenta nella mia testa sempre come un incubo galleggiante in un mare sconosciuto. Tali erano in quel periodo i giorni della mia vita.....


La mia curiosità fu subito appagata. Se mi aspettavo l'ambiente idilliaco che mi ero immaginata, quando pensavo ai retroscena di un film, alle cose interessanti che potevano accadere, ai risvolti umani che ci sarebbero stati....ebbene fui subito disillusa. Noi comparse eravamo merce....paccottaglia che doveva riempire la scena, senza fiatare, senza lamentarsi, senza dire un bel niente di niente. Chi ci dirigeva, e non parlo del regista,con il quale ho parlato una volta soltanto trovandolo una persona squisita, era un uomo scurrile, di brutte maniere, di intelligenza limitata.....uno di quei negrieri, per il quale i cani che avevano un ruolo da attori in quel film erano molto più importanti delle persone. Condivisi quell'eperienza con uno dei miei figli, che tra l'altro per il suo aspetto e per essere molto incline a farsi rispettare in ogni caso, ebbe anche qualche particina più lunga e più visibile e mi è stato detto che si vede in diverse scene del film. Io non sono mai andata a vederlo né ci andrò mai...........e sembrerà strano, ma da allora sono stata chiamata diverse volte per girare altre scene, addirittura anche per fare alcune pubblicità in televisione.......ma ho sempre risposto no, ostinatamente no. L'esperienza mi era bastata, mi aveva nauseato, mi aveva inasprito quel modo di fare arrogante di chi crede che perché stai lì a lavorare, a faticare, a non dormire, a non mangiare pur di guadagnare qualcosa , possa dare il diritto di trattare le persone come tappezzeria. Finite le riprese che mi riguardavano e intascati i soldi che mi erano dovuti, andai a cercare la gentile persona che ci aveva trattato come bestie e mi sentii in diritto di .dirgli tutto quello che pensavo di lui e del modo che aveva avuto di fare con noi, non tanto con me quanto con altre persone......compreso il suo modo di parlare laido e volgare. Triste soddisfazione peerché in quel momento mi resi conto che avevo davanti una persona proprio come me, che magari aveva i miei stessi problemi, che viveva di quel lavoro e che magari doveva essere così proprio per tenerselo.......alla fine ci lasciammo con una stretta di mano sincera e una pacca scambievole sulle spalle.....Chissà quanta gente come me aveva dovuto sopportare nella sua vita, chissà quanti sfoghi aveva dovuto ascoltare, senza poter dare risposte....o forse chissà! la vita l'aveva reso sordo e cieco e non si accorgeva neanche se davanti a sé aveva persone sensibili o no. Mah! Fatto sta che da quando gli dissi ciò che pensavo esattamente, la sua immagine si è addolcita ai miei occhi e se mi torna in mente ricordo ancora le sue parole e i suoi occhi quando, dopo che gli ebbi detto per filo e per segno tutto quello che pensavo di lui, in romanesco mi disse :" Ao signò.....e famo la pace dai!"
Ciononostante non ho più avuto desiderio di partecipare a un film e sì, che nel nostro paese da allora ne sono stati girati tanti e tutti sono corsi a immortalarsi nelle scene di imperitura gloria futura. A me non è mai più interessato. Ma devo anche dire che io sono un tipo strano.
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