venerdì 24 gennaio 2014

Lo deve fare


Se i genitori riuscissero soltanto a capire quanto annoiano i loro figli.
George Bernard Shaw
 
 
Quando ho letto questo aforisma, mi è venuto spontaneo dirmi "Ma allora...... non è solo una mia impressione!!"
Già! perché io questa sensazione l'ho semprre avuta...ed essendo madre ma anche figlia, l'ho sempre avuta doppia. E provando anche sensi di colpa per ciò che riguarda la figlia e frustrazione per ciò che concerne la madre.
E invece, 'lo deve fare'! Proprio come diceva il Bonelli, professore di educazione fisica, ma più che altro professore di vita!!, quando i genitori andavano a lamentarsi dei figli, del loro scarso rendimento scolastico, e più che altro di non essere ascoltati dai loro rampolli. Eppure a tutti sembrava di dare buoni consigli......ed era vero, ma  il Tempo, che è maestro di vita vuole che ciascuno dia le sue capocciate nel muro, per poter dire che il soggetto in questione abbia imparato a vivere e il Tempo è un esattore costante e diligente, che non ammette passaggi indolori di esperienze. Insomma ciascuno deve fare le sue.
E così capita che quando un genitore dia alcuni saggi consigli al prprio figlio, questo, non solo se li butti dietro le spalle, ma si senta anche annoiato e a volte irritato di queste perle di saggezza e che magari, proprio in virtù di questa noia e di questa rabbia decida anche di fare l'esatto contrario, causando non poco dispiacere al suo babbo e alla sua mamma, che si vedono rifiutati, messi in un angolo, o addirittura contestati. Ma non è mica così. E' solo il tempo che lavora sul cervello dei giovani virgulti, lo provoca e al tempo stesso lo doma, in una lotta infinita che avvolge l'umanità tutta, per fare di ogni ragazzo un uomo. e se per questo c'è un pedaggio da pagare, ricordiamoci che  a pagarlo non sono solo i genitori frustrati e avviliti, ma anche i figli che si sentono continuamente il fiato sul collo, e nelle orecchie questa marea di parole sagge che per loro sono solo parole noioso che ancora non possono capire, perché non riescono a tradurle nel loro linguaggio.......è solo roba che viene da lontano, vetusta, sorpassata, o almeno la vedono così, di una noia mortale insomma....e dagli oggi, dagli domani, alla fine pori ragazzi, non riescono neanche più a mascherare l'espressione di rifiuto che nasce spontanea dopo l'ennesima pillola ingerita e magari senza essere accompagnata neanche da un pò d'acqua...........Cosa diversa è se sono loro che vengono a chiedere consiglio. Bisogna sempre trovare il tempo per rispondere alle loro domande, mai rimandare a dopo,neanche se si deve andare di urgenza al bagno,  perché nel dopo, il momento è già passato e non ritorna più.  Non ci preoccupiamo di avere troppo lavoro! Sono talmente pochi  i consigli che i nostri figli ci chiedono, e così tanti invece quelli che riversiamo su di loro giornalmente, seppellendoli sotto una valanga di parole che il più delle volte nascono da nostre antiche frustrazioni. Ecco!....Dosiamoci.......e più che parlare, ascoltiamo. Molte volte  i loro silenzi sono molto eloquenti.  

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