mercoledì 8 gennaio 2014

Per essere felici.......

"Per essere felici bisognerebbe vivere. Ma vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste e nulla più".
 Oscar Wilde.



Com'è vero! Anche i sassi esistono...ma per quanto ne sappiamo noi esistono e basta. Poi magari non è vero e invece hanno una vita frenetica e sono anche loro alla ricerca della felicità e magari tutte le notti se ne vanno in discoteca. Solo  che noi uomini presuntuosi come siamo, pensiamo di sapere tutto di tutto e costruiamo la realtà in cui viviamo a immagine e dimensione nostra! Anche Dio ce lo siamo costruito come lo vogliamo noi, a seconda dei tempi che viviamo. Anticamente, quando c'era una neccessità tribale di scannamenti  vari per poter avere il proprio posto al sole, il dio era degli eseerciti.....oggi che la cosa  è sempre uguale ma sotto aspetti molto più subdoli ci siamo fatti il dio misericordioso, il padre amorevole che perdona tutti i peccati dei propri figli, anche quelli più iniqui, in nome dell'amore. Ma come è questo dio che ha creato noi e anche i sassi, nessuno se lo può immaginare neanche lontanamente, nonostante tutte le affermazioni teologiche e più che altro nonostante i dogmi.

Quindi non so assolutamente se le pietre oltre che a esistere, vivono, amano, si riproducono, sentono, vedono, piangono, ridono. Ma chi sono io per sapere queste cose quando intorno a me c'è un universo infinito governato da leggi che ancora non riusciamo a percepire se non solo per averne intuito in minima parte una perfezione che a noi non è data e ci sfugge continuamente?

Comunque, messi i puntini sulle i i i i i i, posso continuare questo discorso solo con la consapevolezza che  la mia esperienza di uomo mi porta a ragionare entro i limiti che mi sono concessi e questi limiti mi dicono che una pietra esiste, mentre invece io, uomo posso non solo esistere ma anche vivere.

 In effetti io credo che l'espressione 'sei duro come un sasso' non voglia dire tanto che non capisci niente, quanto che ti poni nei confronti della vita in maniera statica, passiva, invece di andare a scoprirla, a profanare i veli che l'avvolgono e che non chiedono altro che di essere sollevati. Le persone che non fanno queste cose e si contentano della mattima e della sera esistono. Ma è tutto lì.

Nè è detto che vivere sia fare cose rocambolesche, esperienze estreme al di fuori di regole e paletti vari. Vivere significa secondo me semplicemente essere curiosi, aver voglia di capire i perché della nostra esistenza su questa terra, aver voglia di immaginare e fantasticare sul dopo e pensare a una nuova tappa della vita che sia completamente avulsa da questa realtà che ancora è così limitativa. vivere secondo me è affrontare ogni mattino con la gioia e ogni sera con la speranza, vivere secondo me è proprio lottare con l'esistenza per sconfiggerla e darle una nuova immagine di vita.

Su una cosa non sono d'accordo con l'aforisma di Wilde. Per me vivere non significa automaticamente felicità. Si può vivere intensamente anche nel dolore, con più fatica, senz'altro, ma con maggior grinta.  Per vivere l'importante è sentire e sentire vuol dire essere ed essere vuol dire avere consapevolezza di sè.

Questa  è la differenza tra esistere e vivere.........per me naturalmente . Avere piena consapevolezza di sé. ...tra gli altri....con gli altri,.....o male che vada...... solo con se stessi.








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