sabato 23 marzo 2013

Lampi di felicità....come quando fuori piove!

Mi sono tornati in mente stamattina e prioprio con la velocità di un lampo, anzi....di quattro lampi. Infatti sono quattro lampi di felicità...........legati a quattro  temporali diversi, ma grossi, veramente grossi. E una volta tanto non parlo per metafora, perché questi temporali, sono solo ed esclusivamente manifestazioni fisiche della natura, anche se di temporali metaforici nella mia vita ce  ne sono stati tanti altri e tutti molto forti, e tutti da ricordare, proprio come questi..........ma certo non con lo stesso piacere.
I temporali da ricordare della mia vita  fino ad oggi, me li ha rimessi davanti un aforisma di Yamamoto Tsunetomo..... che dice così:
“Si può imparare qualcosa da un temporale. Se accettiamo di bagnarci sin dal principio, eviteremo ogni incertezza e non per questo ci bagneremo di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose.”
Ho detto:" Ma guarda! Questo è proprio per me".....e mi sono tornati in mente i miei temporali.

Il primo: Un temporale devastante, nel quale anche la mano dell'uomo aveva messo il suo zampino....infatti non ho più visto lampi e fulmini con quei colori, né li ho più visti di quella grandezza e di quella violenza. ......e noi tutti affacciati alle finestre a guardarli e a farci bagnare dalla pioggia battente ....e io che non so proprio resistere ai temporali scappata di corsa  in giardino....per godermi di più la cosa! Fino a che non ho visto la vasca dei pesci, sulla quale galleggiavano le lasche........tutte a pancia in su. E lì capii che Chernobyl era vero ed era arrivato fino da noi con quel temporale, ....ma neanche la paura successiva di quello che avrebbe potuto dire per la salute,  riuscì a spengere la felicità che quel temporale mi aveva dato.

Il secondo: Estate! Caldo infernale...poi il cielo si carica di nubi improvvise e i fulmini squarciano il cielo. In un attimo cominciano a piovere funi d'acqua e guardo costernata la finestra del seminterrato dove si sta formando un lago nuovo....anche bello, ma capace di inondare la mia stanza con violenza e devastazione. Mi armo di scopa e di ombrello ed esco per spazzare via l'acqua che non vuole sapere di diminuire......Ma come si fa a reggere un ombrello e spazzare?......Non è possibile! La decisione è presa fulminea. Mi levo i sandali, butto via l'ombrello ed entro in quel lago che mi arriva alla caviglia. Provo a spazzare.....mentre il vestito rosso mi si incolla alla pelle completamente zuppo!......La sensazione è troppo bella....al diavolo la scopa, la stanza! La butto via, allargo le braccia e mi faccio inondare da quell'acqua benedetta..............un ricordo meraviglioso! E comunque l'acqua non entrò!

Il terzo: Sono a un uscita con gli scout. Naturalmente in tenda, naturalmente sotto una pioggia battente. Per pranzo abbiamo pollo......ma questo pollo è da cuocere. A circa duecento metri dal nonstro campo, c'è una specie di tettoia. Proviamo ad andare là ad accendere il fuoco e cuociamo i polli. Intanto piove, piove, piove. Siamo io e Paolo, uno dei miei più cari amici, i due volontari, temerari, che non hanno paura della pioggia.....e siamo già abbastanza bagnati, andando avanti e idietro per fare la spola tende-tettoia. A un certo punto so che ci siamo guardati e mettendoci a ridere insieme , siamo entrati sotto l'acqua senza nessuna protezione, bagnandoci allegramente e infradiciandoci come pulcini.....e quel giorno non faceva neanche tanto caldo.....ma in noi c'era la complicità di due bambini che stanno giocando e di due amici che hanno scoperto una cosa in più che li avvicina......la passione per i temporali!


Il quarto: Sono in piazza e sto parlando con uno dei capi scout. Il cielo è scuro, ma ancora non piove. Poi improvvisamente un tuono fortissimo e cominciano a cadere grossi goccioloni. Nello stesso momento guardiamo verso la valle e rimaniamo a bocca aperta. Il cielo infatti ha dei colori spettacolari, che non abbiamo mai visto. Una cosa meravigliosa. Restiamo un attimo così a guardare ammutoliti questo spettacolo della natura, mentre l'acqua aumenta d'intensità.........e poi senza neanche parlarci o farci un cenno, cominciamo a correre per andare sulla terrazza che è il tetto della Conad, come sa da lì riuscissimo a vedere meglio quello spettacolo che si è materializzato davanti ai nostri occhi tento improvvisamente. La terrazza ha il pavimento sconnesso ed entriamo dentro grosse pozzanghere senza neanche accorgercene e sempre correndo, sollevando rivoli d'acqua che ci ricadono addosso.....ma che importa? Lo spettacolo ne vale la pena....lo dice anche uno stormo di uccelli che è venuto a volare dentro quel cielo, facendo strane e geometriche evoluzioni. Una meraviglia dentro la meraviglia.

Ecco! Sono contenta di aver rivissuto questi momenti. Naturalmente ce ne sono stati tanti altri, ma questi fino ad oggi sono quelli che mi hanno lasciato le sensazioni più forti Ora mi preparo.......ho dato una sbirciatina dalla finestra. Per ora c'è il sole, ma giù in fondo qualche nube si sta addensando! Hai visto mai!


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