Il giorno in cui viene il prete a portare l'acqua benedetta, checché se ne dica, è sempre un giorno particolare. La casa insomma, anche se non si vuole, si riveste in altra maniera. E mi piace che sia così, per tutta una serie di motivi, il primo dei quali è che comunque sentiamo ancora questa usanza , parte delle nostre tradizioni, della nostra cultura religiosa e culturale. Poi anche perché il tutto richiama la primavera, anche se sinceramente ieri questo richiamo ce l'ho vuoluto proprio vedere, visto che la giornata era fredda e piovosa.
Ma insomma!
Visto che ero ancora convalescente, ieri mattina non dovendo andare al lavoro, mi sono dedicata a infiocchettare la casa per l'occasione e quale è stata la mia sorpresa quando ho visto che anche mia figlia faceva la stessa cosa, per non parlare della mia mamma, che pur non potendo fare quasi più niente ha cercato di fare la sua parte e cioè la direttrice dei lavori, ruolo che ho sempre odiato per me, e anche di più quando se ne rivestono gli altri, per cui a un certo punto non sono riuscita più a reprimermi, sono salita su un tetto con l'agilità di una ventenne e come un bravo cecchino ho preso la mira senza fretta col mio fucile a bandierine e ho sparato andando perfettamente a segno quella con su scritto 'Falla finita!'...........dopodiché tutto è andato a meraviglia per almeno due ore.
Subito dopo pranzo ci siamo messe in attesa, ciascuna in una stanza diversa e non perché lo richieda la prassi, ma per due motivi. Il primo era che non ci sopportavamo più. Tre donne nella stessa casa non possono stare insieme per più di dieci, quindici minuti alla volta! Il secondo era che siccome avevamo in trasferta da noi i Titi, che sarebbero i cani di mio figlio, ci eravamo divisi i ruoli, in modo che stessero lontano dai gatti e non combinassero guai, per cui io sono stata in salotto con i cani, mia figlia in camera sua con i gatti, mia madre a guardare la televisione in tinello.
Quello è stato un momento meraviglioso. Tutto era pronto, non rimaneva altro che aspettare e il prete ha avuto l'accortezza di non arrivare prima della quattro, per cui ho potuto finire di leggere tutto il libro che vi avevo anticipato: L'ultima fuggitiva.....che non è proprio che mi abbia entusiasmato, ma che è decisamente cresciuto andando avanti nella sua lettura! Insomma proprio un bel momento.
Poi il prete è arrivato e i Titi hanno cominciato ad abbaiare, una per fare le feste, l'altro perché proprio quella figura nera, tutta nera, evidentemente lo turbava, per cui ci siamo fatti la preghiera e la benedizione con un minacciosa 'roaaarrrr roaarrrr' che ci ha seguito per tutte le stanze. Alla fine non mi è rimasto altro che dire: "Credo che sia il suo modo di pregare!" Fortunatamente il pretino indiano era un uomo di spirito. Ha sfoderato un bianchissimo sorriso, ha mangiato due cioccolatini, ci ha fatto un sacco di complimenti, tra i quali la parola più usata era 'bella', riferito a ogni cosa che vedeva e di cui parlava e se ne è andato.
Eravamo tutti benedetti, noi, i cani, i gatti, le cose della nostra casa.....tutti più buoni, per cui quando la gatta è salita sulla scrivania di mia figlia e ha buttato in terra il computer portatile, rompendolo irrimediabilmente, nessuno di noi ha fatto una piega. Sembra strano ma è andata proprio così! Potere dell'acqua benedetta!!! Questo ieri. Oggi però è un altro giorno.........................
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