Solo la primavera può dare queste sensazioni, che scaturiscono dalla poesia di Rocco. Una poesia molto bella, che evidenzia in tante sfumature il cammino della vita di una pesona che non ha mai cessato di andare incontro agli altri.
Mamma mia, ma come sono seria! Sdrammatizzo volentieri.......... In effetti mi vengono spontanee anche altre due considerazioni, la prima caro Rocco è che sei un girellone, la seconda è che a forza di camminare su tutte queste strade mi hai fatto tornare in mente Forrest Gump, quando si mise a correre con un sacco di gente che correva dietro di lui.....e corri....corri....corri.....a un certo momento si girò e tutti si fermarono dicendo: "Ora parla!" e lui infatti parlò e disse:"Sono un pò stanchino!"
Ma nonostante queste bischerate appena dette, la sensazione,quasi mistica, oserei dire, rimane e a dispetto di me stessa mi induce a riflettere.............
In un tardo pomeriggio di
primavera
Signore,
passando per una vecchia
strada,
ho colto la tua presenza
nel giallo vivo di giovani
piante ondeggianti al vento.
Ho sentito il leggero
chiaccherio di voci
che rincorrevano ricordi e
stagioni vissute,
ho gustato l’acre sapore
di polvere
sollevata al passaggio di
giovani che andavano...
la strada...
Quante strade ho vissuto
nella mia vita,
quante mani lungo il cammino
tese in un impercettibile
gesto d’attesa,
quanti occhi velati da nubi
che chiedevano sole,
e tanti su cammini
diversi...
Signore,
ho preso le mie mani
e ho stretto quelle della
gente del Sud.
Signore,
ho preso i miei piedi
e ho accompagnato la gente
dell’Est.
Signore,
ho preso i miei occhi
e hanno seguito la gente
dell’Ovest.
Signore,
ho preso il mio corpo
e ha percorso le strade con
la gente del Nord.
Signore,
mi è rimasto il cuore
quello ha seguito Te nei
sentieri della Stella Polare
e lì, meraviglia, ho
ritrovato tutta la gente,
lì ho ritrovato il
biondeggiare di prati gialli
in un tardo pomeriggio di
primavera
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