sabato 7 luglio 2012

Vorrei tornare


Ierisera il sole è tramontato in un tripudio di colore. Un cielo bellissimo, senza una nuvola...e poi un manto di stelle!!...........Ma intorno alla casa di Fuf pioveva......non ci crederete ma pioveva, anzi scrosciava....e da tutte le parti. I fortunati che stanno sopra di noi, stavano annaffiando le piante sulle terrazze e pare proprio che avessero deciso di farlo tutti insieme.
"Ora gliene dico due!" ho detto, sapendo che invece non avrei detto un bel niente, sempre per quel quieto vivere, che si strombazza tanto e nel nome del quale le persone ben educate perdono la libertà. Quelle zoticone no, perché se ne fregano altamente!
Ed è grazie a questa banalità che invece ho cominciato a pensare a quanto via via che si cresce si diventa sempre più schiavi degli altri, delle convenzioni, delle convenienze, e della maleducazione e ho deciso che non mi va più, per cui dovrò cercare di cominciare a porre rimedio........non certo con le stesse armi, primo perché annaffiare all'insù è quasi impossibile, anche con la sistola, secondo perché non è nel mio carattere, terzo.....non lo so, ma prima o poi mi verrà in mente!






Vorrei tornare ad essere bambina
E dire agli altri ciò che ho dentro al cuore
Senza paura di offendere o ferire
Senza nessun timore di arrossire.
Vorrei dire mi piace quel tramonto
E l’alba quando il sole gioca a rimpiattino,
il volo degli uccelli sul camino
e il film Marcellino pane e vino.
Vorrei piangere in pace se mi va
Davanti a un arcobaleno in tutta libertà
E se mi va di ridere al mattino
Senza un motivo che sia proprio vero,
vorrei poterlo fare a cuor leggero.
Vorrei poter amare chi mi pare
Senza poi tutto dover giustificare,
se sono neri o rossi o senza tetto,
se il loro modo di agir non è perfetto.
Vorrei, sì vorrei proprio parlare
Di mille cose una notte in riva al mare
Tra il profumo dei fiori quando è estate
E nei giardini volano le fate.
E d’inverno seguire del fumo la scia
per poterci camminare con la fantasia.
Per me la fantasia è un gioco di colore
Che prende la forma dei sogni del mio cuore
Che sono tanti e tutti molto belli,
pieni di re, di principi e castelli.
Vorrei poterle dire queste cose
Specie nei miei momenti di tristezza
Quando qualcosa dentro mi si spezza
E la vita diventa dura e con fatica
Cerco qualcosa che me la renda amica.
Vorrei poter parlare della poesia
Dei paesaggi che il cuore mio proietta
Su un mondo colmo di dolce sinfonia,
dove c’è una casetta che solitaria aspetta.
Vorrei poter parlare
Del povero che vedo la mattina
E dell’ubriacone che mi saluta e che si inchina
Vorrei, vorrei ,vorrei e vorrei ancora,
un’altra cosa però la vorrei dire…
Vorrei parlare delle mie campane
E di quelle missive un poco strane
Che lascio lì in cappella la mattina
Nell’ora della messa mattutina
Sperando di aiutar con due parole
Quelle persone che si senton sole
E possano aiutar la gioventù
A tirarsi il morale un po’ più su,
e dell’ultima panca della chiesa
che è sempre lì in attesa
di una mia visita la sera o la mattina.
Lei sì che mi ricorda da bambina!
E poi ragazza e donna e madre
Cominciar tutti i giorni con il
 “Padre nostro che sei nei cieli…..”
Tutto ciò è ormai avvolto nei veli
Del tempo che è passato e nella mente
Scorre talvolta nostalgicamente.
Vorrei tornare ad essere bambina
E se qualcuno proprio non mi va
Vorrei potergli dire “Tu fatti un po’ più in là”

Nessun commento:

Posta un commento