Sono sempre dell'idea che nella vita pratica di tutti i giorni mi serva a ben poco, ma la sua presenza determina la qualità della mia vita, per cui spero proprio che si decida a tornare. Io intanto provo ad andare a cercarla.........................
Caro Peter Pan,
è passato più di un mese da quando ti
ho scritto e salutandoti ti ho promesso che avremmo riparlato della
nostra isola che non c'è.
In questo mese sono accadute le solite
cose di tutti i giorni e anche un pò più importanti. Una di queste
è stata per me la morte di Brik. Cissà se anche Brik nel suo
affannoso correre dietro le mosche e le farfalle, cercava l'isola che
non c'è. Sicuramete la cercavano i suoi occhi, dolcissimi occhi di
cane, che mi hanno sempre guardato con amore e tenerezza. Forse non
si dovrebbe piangere per la perdita di un cane, ma poi chi l'ha
detto? Ognuno piange per ciò che crede e io ho creduto di piangere
per Brik e l'ho fatto.
Sinceramente ho dovuto rileggere la
lettera che ti avevo mandato, perché di natura sono sempre stata
abbastanza distratta ( il mio babbo mi diceva sempre che camminavo a
tre passi da terra) e quindi avevo bisogno di rinverdire un pò
l'argomento, ma ti posso assicurare che è stato piacevole farlo e
accorgermi di quanto la mia mente sia andata libera affrontando anche
argomenti che in genere teniamo dentro di noi. Da ciò ne evinco che
sei proprio l'interlocutore adatto a me.
Bene! Ti avevo detto che pensavo di
aver trovato l'isola che non c'è e che su di questa c'era da dire
cose belle e altre meno. E allora caro Peter preparati
psicologicamente a sentire cose un pò strane, perché dopo le mie
elucubrazioni, sono arrivata a convincermi che io sono l'isola, ma
anche tu sei l'isola. Anche il tuo migliore amico è l'isola, anche i
tuoi parenti, come i miei, sono l'isola; tutto il mondo è l'isola,
ma la cosa sorprendente è che diventa isola che non c'è, proprio in
virtù del nostro esserlo.
Non credo di essermi spiegata molto
bene, vero Peter? Sai, dentro di me tutto è molto chiaro e io vedo
proprio tutto ciò che ti ho detto, come se fosse qui davanti ai miei
occhi, ma tu non riesci a vedere ciò che vedo io, vero mio caro? E
sai perché? Perché tu non sei l'isola che sono io. Sono sicura che
mentre leggi queste parole anche davanti ai tuoi occhi si formano
immagini molto chiare a te, ma io non riuscirò mai a vederle nella
tua stessa maniera, neanche se ci mettessimo tu ed io seduti sulla
spiaggia per ore e ore ad arrostirci la pelle e il cervello, cercando
di raccontarci l'uno all'altro fin nei minimi particolari, perché te
sei te e io sono io, perché tu sei la tua isola e io sono la mia
isola.
Solo se le nostre isole si
sovrapponessero e combaciassero fino nei minimi particolari allora
saremmo un'isola identica. E se per assurdo tutte le altre isole
riuscissero a combaciare con le nostre, allora e solo allora saremmo
l'isola che non c'è. Strano vero? Ma non più di tanto sai!
Per il semplice motivo che non sarebbe
più necessario essere un'isola perché invece saremmo il mondo. E'
un pò più chiaro ora?
E qui viene la cosa più assurda di
tutte! Immagina Peter, se tu pensassi sempre come me e io come te, se
i tuoi desideri fossero i miei desideri, se i tuoi colori fosseroi
miei colori, se le tue albe fossero le mie albe, se le tue
aspettative fossero le mie aspettative e i tuoi amori, i miei amori!
Ma vai più in là. Pensa se queste cose fossero le stesse cose di
tutti. Ma ti immagini che noia, che appiattimento, che nostalgia di
ritrovare la parte di noi stessi che si era messa in cammino per
trovare l'isola che non c'è? Quindi ho trovato l'isola che non c'è
ma non la posso avere, non la voglio avere, per il semplice motivo
che non mi ci divertirei per niente. E la nostra vita non ci è stata
data per annoiarci, ma per costruire qualcosa.. Perciò credo, che se
anche ho capito che ciascuno di noi è un'isola, forse mi sfugge
ancora ciò che c'è al suo centro, qual'è la sua sinergia. Ho
trovato una mappa, ma non conosco la chiave per leggerla. E allora?
Finisce tutto qui? Non ancora Peter, perché nel momento stesso in
cui mi sono accorta di essere un'isola, posso anche decidere di
vietare l'approdo a tutti quelli che per me non sono graditi,
cercando di costruirmi il mio mondo migliore, di andare incontro ai
miei ideali, filosofeggiando sul bene e sul male e sulla sottile
linea che li divide! Ma dimmi! Sarebbe felicità questa? Sarebbe
crescita? A che mi servirebbe aver trovato me stessa se poi per non
perdermi evitassi il contatto con chi è diverso da me? Ben triste
conquista questa mia isola, caro Peter, se il prezzo deve essere la
solitudine con tutto il freddo che si porta dietro.
E allora cerchiamo di essere pratici
mio caro. Questo è un mondo che fa abbastanza schifo, sei daccordo
con me? Ma è il mondo nel quale mi posso arrabbiare, posso
discutere, mi posso sentire bene o male a seconda delle situazioni
che vivo. Un mondo sicuramente da migliorare! Ma come fare? Intanto
cercando di riappropriarsi almeno di una piccola parte di noi,
provando a toglierci la maschera che tutti i santi giorni ci mettiamo
addosso e alla quale siamo tanto abituati che a volte non ce la
togliamo neanche quando andiamo a letto....e poi facendoci una bella
doccia cercando di ripulirci di quell'ipocrisia che si è
stratificata su di noi, da quando abbiamo cominciato a capire
qualcosa e ci siamo arruolati nell'esercito del compromesso, E'
troppo poco? Può darsi, ma meglio di niente!
A me per ora non viene in mente altro,
ma sicuramente invece c'è tant'altro da fare per arrivare a
migliorare questo nostro mondo. Un pò alla volta.....va bene? Che se
si facesse tutto insieme lo shock potrebbe esserci fatale! Caro
Peter, se ti ho fatto fare una sudata a leggere questi miei pensieri,
scusami, ma tanto ora andiamo tutti in vacanza, chi ai monti, chi al
mare, e quindi avrai modo di rilassarti e forse anche di riflettere
un pò.
Mi scriverai vero? Lo spero tanto
perché non considero chiusa questa nostra corrispondenza, anzi!
Penso che sia appena cominciata. Ci sono tante di quelle cose di cui
parlare e tante altre da capire.
Ciao, ci risentiamo a ottobre e nel
frattempo ti auguro di passare giorni sereni e pieni di sole.
ps. Nel caso che, leggendo questa
lettera, ti venisse in mente che son un pò schizzata, scordatelo.
Mai stata più seria!
Pps. Non chiedermi perché, non ti
saprei ancora rispondere, ma penso sempre più spesso che i nostri
occhi hanno molto a che vedere con l'Isola che non c'è.
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