venerdì 6 giugno 2014

lo sento

 Forse l'ho già scritto, questo brano tratto da 'That's Amore', ma che importa? Oggi sento il bisogno di dire nuovamente le stesse parole ai miei 'magnifici tre'. Perchè? Non lo so, ma lo sento e io non sono mai venuta meno al mio sentire....................



Mi sembra che nella mia vita i miei magnifici tre, i miei figli, ci siano sempre stati. Non ho ricordi dove loro non ci sono, perché anche quando oggettivamente non potevano esserci e cioè quando ero piccolina,
invece mi accorgo che ci sono anche allora, presa come sono sempre stata a raccontare a loro della mia vita e di quella del mio babbo e della mia mamma, per cui quando parlavo di me era come se ci fosse una bambina in mezzo ad altri bambini.
I miei figli mi hanno riempito la vita, mi hanno fatto capire quale è l'amore vero, quello disinteressato, quello che non esita a sacrificarsi per qualcosa di più importante di se stessi, quello che in definitiva ora vivono loro.

Vivere con loro è stata un'avventura meravigliosa e unica, e solo ora mi accorgo di quanto loro abbiano avuto pazienza con me e mi abbiano presa come sono, con le mie diversità dalle altre persone, le mie fantasie, la mia voglia di spaziare in cose assurde e infinite, il mio romanticismo, le mie incapacità di affrontare razionalmente la vita. Quanto devo ai mie figli! Forse loro non lo sanno, ma io sì!I miei ragazzi, compagni di strada, nella quale nessuno di noi ha mai esitato a tendere la mano per aiutare chi in quel momento era più stanco. Abbiamo giocato, riso, scherzato insieme e abbiamo anche pianto e sofferto insieme. Abbiamo passato serate spaparazzati nel divano, che come una grande barca ci teneva vicini e ci faceva sentire protetti dai film paurosi che guardavamo nelle lunghe serate invernali.......

Perché ho detto 'vivere con loro è stata un'avventura....' perché ho parlato al passato?

Perché è giusto che sia così! In questa strada bellissima anche quando è stata dolorosa, che è stata la nostra vita insieme, alla fine ci siamo trovati davanti a biforcazioni e così anche loro hanno imboccato altri sentieri che ora sono la loro strada vera. Io posso guardarli andare e gioire con loro se sono felici, dispiacermi se non lo sono, ma non posso fare più niente se non continuare passo dopo passo a camminare per la mia strada!Ogni tanto mi giro per guardarli i miei figli, per vederli andare, sapendo in cuor mio, che mai vorrei che tornassero indietro, perché purtroppo anche quando si crede di farlo, la strada è cambiata, non è più quella che ricordiamo noi, può essere anche migliore, ma mai la stessa. Indietro non si torna! Quanto lo so!

Ma voltarsi a guardare i propri figli che vanno per le loro nuove strade, questo si può fare senza fare del male a nessuno, ed è quello che farò finché avrò un milligrammo di forza per farlo,,,,anche perché io quelle strade me le posso immaginare come pare a me, tanto non andandoci mai, non saprò mai se ciò che ho immaginato è vero o no. E allora, visto che mi posso sbizzarrire, le voglio vedere strade bellissime, ben curate, e bordate di fiori, dove camminare non è fatica, ma piacevole benessere e aspettativa sempre nuova e gratificante. Chi può impedirmelo?

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