"La vita dev'essere per forza anche altro!" E con queste parole mi sono svegliata stamattina, dopo una notte agitata, trascorsa più in dormiveglia che nel sonno dei giusti.
E in effetti è possibile che la vita sia solo questo stucchevole relazionarsi con gli altri, stando sempre attenti a non usare una parola di troppo, a non pestare i piedi a nessuno, a dosare le cose che si dicono, a costruire relazioni più o meno ipocrite, e parlo anche di quelle affettive, che molte volte si costruiscono solo perché non se ne può fare a meno? Ebbene, pare proprio di sì, perché il mondo si muove proprio in tal senso e molte volte mi è accaduto di ricevere baci e sorrisi da chi invece non mi può proprio soffrire.......a questo punto dovrei aggiungere e viceversa, ma non mi sento di farlo a cuor leggero...evvia, una volta tanto voglio spendere una parola buona anche per me, perché alle rare persone che non mi andavano giù, gliel'ho proprio detto e non sono andata come fanno molti a riferirlo ai cosidetti amici, che poi con tanta bontà, non aspettando altro, sono andati caritatevolmente a ridirlo all'interessato. Eh no!
Quanto è meglio parlare francamente e dirsi "Guarda i nostri caratteri sono antitetici, quello che per te è bianco, per me è nero.....proprio non ci intendiamo." Magari a quel punto se le persone sono intelligenti, si può anche costruire un rapporto nuovo basato su cose diverse, o perlomeno sulla sincerità. Scommetto che le parole di stamani sono nate proprio da una riflessione inconscia della nottata. Eh! Sì! Perché la vita deve essere per forza anche altro, sennò che vita è? Ma chi se ne frega di queste stupidaggini, che invece sembra ci condizionino così fortemente? Siamo legati con una catena fatta di maglie fitte e grosse, l'uno all'altro in questo carosello di convenienze e convenzioni balorde che ci impediscono di essere noi stessi e di andare nella direzione che vogliamo. Ce l'avrà pure anche questa diabolica catena un anello debole che le tolga la forza che ha attualmente e ci renda liberi, liberi di andare a cercare la nostra vita proiettati verso qualcosa di più grande delle ipocrite relazioni sociali, alla scoperta dell'amicizia vera, del vero amore, della nostra autentica essenza. Non si può aspettare di avere la mia età per capire che le cose che contano non passano solo attraverso i ruoli che ci vengono appiccicati addosso dalle regole della vita. Per intendersi: io sono fglia, sono madre, sono nonna, sono gruppo, sono società..........ma prima di tutto questo sono persona e da persona devo e voglio vivere la mia vita con pensieri ben più grandi di quelli che trovo nella fiera delle vanità, dove invece pare che si sguazzi tutti da quando si nasce a quando si muore, con ben poca soddisfazione e una bella dose di infelicità. L'anello debole ha un nome, lo dico per chi volesse approfittarne: si chiama sincerità.
Nessun commento:
Posta un commento