
Cime Tempestose è anche questo, io sono anche questa. Una persona che incassa e accumula mentre sente che il vento diventa sempre più forte.....e poi sbotta magari per l'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Neanche l'età adulta è riuscita a mitigare questo fenomeno, che di per sè è liberatorio, ma anche mortificante, perché subito dopo mi sono sentita veramente stupida, anche perché a me è sempre piaciuto l'autocontrollo. Come fare? Avevo bisogno anch'io di costruirmi un parafulmine, qualcosa che scaricasse a terra le mie energie negative e dagli e ridagli, alla fine ho capito che scrivendo riuscivo ad alleggerire la tensione e a calmare i venti di guerra che si agitano sempre sul mio cocuzzolo.
Quando ho scritto la storia di Kuki, il piccolo serpente, ho scaricato in un'ora un'energia tale, che avrebbe incenerito il malcapitato che si fosse trovato davanti a me in quel momento, se non avessi dovuto posare l'ascia di guerra per usare le mani sulla tastiera del computer.
E così Cime Tempestose oggi sa, che qundo i venti sulla sua testa diventano troppo forti, non le resta da fare altro che scrivere qualcosa, che non deve essere necessariamete bella, o importante, o educativa. Qualsiasi cazzata va bene e anzi...ha notato che se scrive qualche bischerata inconcludente sui nostri giorni, sulla nostra politica, sul nostro stato sociale, in un attimo i venti si calmano, e diventano per un pò, quasi una brezza estiva in confronto a quelli che si agitano e girano vorticosamente sulla nostra Terra.
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