lunedì 14 maggio 2012

Time of Dreams



 Nella casa di Fuf non è raro che Bali, il mio cagnone, di tanto in tanto se ne vada in giro per il mondo. Del resto il carattere degli Husky è decisamente indipendente.
Ieri Bali è partito per un lungo viaggio..... uno di quelli che sa organizzare molto bene, come è scritto in questo racconto.




............ Sono uscita in giardino e i miei cani sono venuti come sempre a chiedermi una carezza, gelosi se mostro preferenza per uno dei due. Stasera è arrivato Bali per primo, il mio husky bianco e nero con un occhio azzurro. Brik sta ancora correndo dietro alle rondini che volano basse in cerca di insetti.
Accarezzo il mio cane distrattamente, mentre il mio pensiero si immerge nelle solite fantasticherie.
“Eppure dentro di me so che dovrei andare là. Ma come faccio? Accidenti ai soldi e a non averne. Sono qui, bloccata dalla logica e dalla ragione degli altri e dalla mancanza di mezzi miei” ho parlato pianissimo, tra me e me, per cui trasecolo sentendo una voce da tenore, ma quasi flautata che mi risponde:
“Ma quanto sono stupidi gli uomini. Vanno a creare problemi anche quando non ci sono!”
Mi guardo intorno, timorosa che qualcuno abbia assistito al mio sfogo, che sa tanto di paranoia, ma no,….non c’è nessuno. Mi sono immaginata quella voce, come del resto mi immagino tante altre cose!!
“Dovresti smettere di fantasticare, del resto Igir che ti aveva detto? Basta solo aspettare il momento giusto! Evidentemente ancora non è il momento giusto”.
“E’ qui che sbagli, cara mia! Il momento giusto è proprio accanto a te, basta che tu te ne renda conto”. Di nuovo la stessa voce, con la stessa modulazione….tra l’altro una voce che viene da vicino, ma vicino non c’è proprio nessuno. Che qualcuno voglia farmi uno scherzo? Mi dirigo vero la parete della casa, per vedere se dietro l’angolo si è nascosto qualcuno che vuol farsi due risate alla mie spalle. Ma non c’è veramente nessuno. Allora? Torno pensierosa sui miei passi e mi fermo vicino a Bali, mentre guardo Brik, che pare essersi stancato dei suoi giochi e si è fermato aspettando…..non so che!
“Almeno poteste aiutarmi voi!” dico rivolta a tutte e due. Mi aspettavo le solite scodinzolate che in genere sortiscono le mie parole, ma non credevo certo di sentirmi rispondere. Bali tra l’altro mi sembra anche un po’ offeso e un po’ arrabbiato.
“Possibile Allan che non ti arrendi neanche all’evidenza?”
“Vuoi dire che eri tu a parlarmi un momento fa?” chiedo non sapendo se ridere o mettermi a urlare. Posso accettare tutto, ma non che il mio cane parli e per di più così bene e senza nessun accento dialettale!
“Ma certo, e chi sennò?” mi risponde sospirando
Cerco di riprendermi da questa ennesima sorpresa e di essere disinvolta mentre gli chiedo:
“Scusa Bali, ma che volevi dire quando mi hai dato della stupida?”
“Mi riferivo al fatto che hai la soluzione a portata di mano e non te ne accorgi”
“Continuo a non capire!”
“Allora cerca di capire ora! Quando parli di me che cosa dici in genere?” ha flautato Bali, quasi allo stesso modo che usa per ululare, cioè alzando il muso verso il cielo.
“Dico che sei il mio cane, che sei un Husky, che ti voglio bene!”
“Tutte cose vere, ma dici anche che sono un cane da slitta no? Allora deciditi…… sono o non sono un cane da slitta?
“Certo Bali che sei un cane da slitta, ma sinceramente non mi sembra che tu ne abbia mai tirata una”.
“Ma che ne sai tu delle slitte che ho tirato io? Ti sei mai chiesta perché tante volte mi vedi così stanco che non mi riesce neanche di venirti incontro per salutarti?”
“In effetti qualche volta ho notato questo tuo atteggiamento ….scorbutico, ma non l’avevo mai attribuito a fatica. Tutt’al più mi sembravi un po’ scansafatiche……scusa non volevo offenderti”
“Bene! Farò finta di niente!” ha replicato il mio cane
“Ma Bali, dimmi! In che maniera pensi di potermi aiutare?”
“Nella maniera più semplice che c’è: portandoti là”
“Ma non riesco ancora a capire! Come puoi portarmi là? Va bene…..sei un cane da slitta. Ma le slitte corrono sulla neve, e in Egitto mi pare che ci sia tutto fuorché la neve! O mi sbaglio? Perché io proprio non ci sto a capire più niente!”
“No Allan non ti sbagli, se pensi con la tua mentalità legata al vostro modo di pensare di uomini. Ma ti è stato possibile vedere Fiffin vero? E anche Igir? E allora perché ti stupisci tanto, se io ti propongo di accompagnarti al Fayum?”
“Scusa, ma tu come fai a sapere che il posto che devo visitare è il Fayum? Io non l’ho detto a nessuno fuorché a Jessi e al Professor Onil Lino e loro con te non hanno parlato!”
“E’ stato Igir, che se ben ti ricordi riusciva a capire ciò che pensavi, a dirmi di mettermi in contatto con te per proporti questo viaggio. Dimmi Allan, ti fidi di me?”
“Che domanda stupida Bali! Certo che mi fido di te! Sei il mio cane da tanti anni ormai e ti ho sempre voluto tanto bene!”
“E io a te Allan, per cui cerca di credere a quello che ti dico. Posso portarti in pochissimo tempo dove vuoi tu. L’unica cosa che devi fare è procurare una slitta!”
“Ma io non so se il professore vorrà venire con me, e anche Iessi! E per te non sarà una fatica troppo grossa? Non sei più giovanissimo, la strada è lunga, anche se non riesco minimamente a immaginare che strada farai!”
“La mia strada sarà il cielo, e puoi portare tutte le persone che vuoi, tanto non sarò solo in questa fatica!”
“E si può sapere chi ti aiuterà?………..No! Non posso crederci” dico seguendo lo sguardo di Bali che si è spostato su Brik “Non dirmi che anche Brik!….”
“Beh! Sai Allan non sono all’altezza di Bali, perché ho iniziato più tardi di lui a volare, ma qualcosa so fare anch’io perbacco!” Brik mi risponde con una bellissima voce baritonale
“Ti ricordi Allan di quella volta che Brik precipitò dal tetto delsupermercato atterrando rovinosamente su un fuoristrada?”
“Certo che lo ricordo Bali! Andò a finire sulla Nazione, anche se lo fecero apparire come un cane psicopatico! E chi si scorda della corsa fatta dal veterinario, pensando che avesse più pochi attimi da vivere, mentre invece ci lasciò tutti stupefatti, perché a parte una lussazione non si era fatto praticamente niente! E aveva fatto un volo di quasi dodici metri di altezza!”
“Tredici prego” ha aggiunto modestamente Brik
“Era una delle prime lezioni che gli davo e devo dire che fin da allora ha mostrato molto coraggio anche se…poca testa! Ora però si sta già preparando per prendere il brevetto di primo grado e in tutti i viaggi che faccio mi accompagna regolarmente, risultando sempre molto utile, data la sua forza!”
Non so perché ma il mio cane mi intimidisce. Improvvisamente davanti a lui mi sento una pivella senza nessuna esperienza. Sentir parlare di brevetti di pilota dal mio cane è troppo anche per me, che di fantasia ne ho da vendere!
“Scusa Bali! Posso farti una domanda?”
“Certo dimmi pure!”
“Ma quando avete fatto i viaggi di cui mi parli? Ogni volta che vengo a trovarvi siete sempre spaparazzati a prendere il sole!”
“Viaggiamo di notte! E neanche tutte le notti! In quelle di luna piena cerchiamo di fare i viaggi più belli, mentre invece quelli più segreti li compiamo durante i noviluni. Cerchiamo di non viaggiare quando ci sono bufere o venti troppo forti,….un po’ come succede anche ai piloti di aerei”
“E sentite! Quando sareste disposti ad accompagnarmi in Egitto?”
“Tu procura la slitta e noi dopo tre giorni saremo pronti, non credi Brik?” ha detto Bali rivolgendosi a Brik
“Certamente! Per me sarà un viaggio nuovo e non vedo l’ora di partire. Non sono mai stato in Egitto!” ha detto allegramente Brik nuovamente distratto da una mosca che gli si è posata sul naso.
“Brik è entusiasta di volare ed è un buon collaboratore, anche se nella vita di tutti i giorni non sembra molto affidabile”
“Io ragazzi, non so che dirvi e come ringraziarvi. Mi avete ridato la speranza e fatto capire che non ci si deve mai arrendere. Bali, ti ho sempre voluto bene, ma ora che mi capisci te ne voglio anche di più e ti voglio dare un bacio”
“Grazie Allan, ma vorrei puntualizzare una cosa. Non sono io che ora capisco te, ma tu che capisci me. Io ti ho sempre capito e ho sempre cercato di esseri vicino”
“E anch’io” ha aggiunto Brik che in quel momento passava di lì correndo dietro non so a che cosa!
“Domani vi faccio sapere qualcosa di più preciso. Ora non sono in grado di aggiungere niente, perché, credetemi, mi sento talmente frastornata che non riesco neanche più a pensare”
“E’ perfettamente comprensibile Allan e non ti devi giustificare con noi. Sappi solo che siamo contenti di poterti essere utili”
“Grazie. Posso solo aggiungere che sono felice di avere degli amici come voi. Forse io con voi qualche volta non lo sono stata altrettanto”
“Ti sbagli! Noi abbiamo sentito sempre il tuo affetto, anche quando eri distratta con noi”..............

(tratto da Time of Dreams)

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