Correndo dietro alla Poesia, senza accorgermene, mi sono ritrovata in mezzo a un deserto. Ma quanto è bello!!
Sento che è qui che si è nascosta la vagabonda compagna della mia vita. Sarò paziente, mi siederò sopra una duna e aspetterò che termini il suo eremitaggio. Poi, quando ciò sarà, la prenderò per mano e insieme torneremo a casa.....nella casa di Fuf
So di non dire niente di nuovo,
paragonando la nostra vita a un libro che viene scritto da noi,
nell’arco della nostra permanenza in questo mondo.
Ma improvvisamente,
oggi, me lo sono visto davanti questo grande libro, del quale molte
pagine sono già state scritte. E mi è sembrato che un soffio di
vento, scivolando sui suoi fogli, li voltasse, e mi sono resa conto
di guardare pagine illustrate, dove si sono rincorse immagini
arricchite dal verde dei campi di grano a primavera,delle onde del
mare, dei cieli tempestosi e cieli sereni, di bianche e silenziose
nevicate, di note musicali e di canti, di risate e di pianto, di
nebbie impenetrabili, di notti stellate e di albe cupe e dense di
vento, di improvvisi arcobaleni. La mia vita! Più o meno la vita di
ciascuno di noi, fatta di certezze e di dubbi, di bene e di male,
eterno conflitto nella nostra esistenza terrena. Un bel libro tutto
sommato, che se avessi visto in libreria avrei voluto possedere,
anche in virtù di certe pagine diverse, inconfondibili perché
monocromatiche ed estremamente attraenti per il loro soggetto. Il
deserto!
Meraviglioso richiamo, che prima o poi viene udito da tutti
e da tutti sperimentato, inseguendo un sogno di libertà.
Ho sempre
subito il fascino del deserto, sia nella mia vita sensoriale, che in
quella più intima e spirituale, e nell’arco dei miei anni ho
visitato deserti veri e immaginari, che mi hanno arricchito e di
volta in volta mi hanno resa diversa dalla persona che ero prima di
entrarvi. Più matura e al tempo stesso più essenziale. In ogni
deserto della mia esistenza mi sono liberata di qualcosa di me e ogni
volta i miei occhi si sono aperti un po’ di più, facendomi capire
che ciò che conta nella vita, quasi mai è ciò che desideriamo
noi.. Ogni deserto mi ha fatto camminare sull’incudine rovente
della rinuncia e mi ha forgiato in un nuovo modello di vita che quasi
sempre è stato per me incomprensibile e doloroso. E anche contestato
e combattuto.
Ma dai deserti del libro della nostra vita se ne esce
o sconfitti o migliorati, e da queste pagine dipendono i colori che
illustreranno le altre. Se guardo a ritroso i miei deserti, li vedo
aridi, sassosi, pieni di sabbia, che scivolando spinta dal vento,
modifica sempre se stessa formando quelle incredibili dune dietro le
quali il sole a volte tramonta in rabbiosi tramonti, per placarsi in
incredibili notti stellate e risorgere nella luminosità abbacinante
del mattino.
Così per l’anima! E non di rado capita che proprio
nel deserto della tua vita, quando meno te lo aspetti possa nascere
un fiore e sbocciare in tutto il suo splendore, regalandoti il suo
colore e il suo profumo. E’ un fiore che vale più di cento
giardini. E’ il fiore che nasce dalle lacrime della nostra vita !
E’ il fiore che ci regala il deserto, il punto focale nelle pagine
della nostra esistenza, quello che fa di un libro normale, un libro
d’autore.
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