Ogni tanto nella Casa di Fuf, mi capita anche di stare spaparazzata in poltrona a fare la parte dell'intellettuale.
Che pena che sono quei momenti......specialmente dopo che l'enfasi dell'idea che ho cercato in tutti i modi di far passare si è afflosciata!
Quei momenti servono solo a farmi capire che se fossi andata a fare una bella, sana, tonificante passeggiata avrei impiegato molto meglio il mio tempo!!!!
Chi non ricorda l'ultima scena del film
di cartoni animati della Disney, la Bella Addormentata?
Questa scena è occupata tutta da un
valzer, tema portante del "La Bella Addormentata" di
Tchaikowsky e si svolge in un turbinio di musica e di colori, più
che altro di quelli della principessa Aurora, che cambia sempre
tonalità e da azzurro diventa rosa e poi nuovamete azzurro e poi
ancora rosa, perché le buone fate stanno bisticciando tra loro per
la scelta....apunto del colore...e ognuna di loro in buona fede è
convinta che il suo sia il migliore.
In tutto questo arcobaleno, i volti del
principe e della principessa sono un capolavoro di espressione,
perché escludono completamente ciò che li circonda, occupandosi
esclusivamente di se stessi, del loro amore e della loro vita. E le
parole sempre più litigiose e imperiose delle fate chi le sente? Non
certo loro, perché loro hanno trovato la cosa più importante del
mondo: l'amore.
Perché per dirla con Dante (non avrei
mai immaginato di poterlo associare a una favola) è amor che muove
il sole e l'altre stelle, mentre in quel caso, le fate, non
abbelliscono Aurora per amore, ma per far prevalere la propria
opinione.
E quando si parla tanto per nostro
vanto o per nostro tornaconto o per volere a tutti i costi
difendere una posizione, e non per amore, prima o poi ci accorgiamo
che chi ci è intorno, continua a vivere la propria vita, la propria
quotidianità, perché in fin dei conti è quella che l'accompagna
dalla mattina alla sera, quella nella quale alla fine ciascun uomo
trova un pò di amore, e che esige poche chiacchiere e fatti più
concreti.
Un vecchio proverbo dice che l'uomo è
stato fatto con due orecchie e una bocca soltanto perché ascolti di
più e parli di meno.
Un altro insegnamento popolare ci
ammonisce a contare lentamente fino a dieci prima di cominciare a
parlare.
Ho sempre creduto che i proverbi, che
nascono dalla nostra storia spicciola, ma non solo, abbiano in sé
delle sagge verità. Sono un pò i riassunti della storia vissuta
dall'uomo, non tanto nelle sue imprese, quanto nel suo modo di
esserre.
Ci sono persone eccezionali che hanno
recepito questi messaggi,li hanno fatti propri e quando parlano, lo
fanno con cognizione di causa, ma cosa ben più importante, indicano
strade concrete da percorrere attraverso i loro ragionamenti....e
cosa ancora più importante le percorrono in prima persona, lasciando
le loro comode posizioni e mettendosi in gioco per quel bene comune
di cui tutti parlaiamo, ma che così poco viviamo.
A quelle persone, tanto di cappello,
perché credere fermamente in un'idea, farla diventare l'ideale della
propria vita, e viverla coerentemente nella vita di tutti i giorni,
non è né uno scherzo, né una bravata, né una cosa leggera.
E' una scelta. E come tutte le scelte
richiede sacrificio, costanza, abnegazione e il più delle volte
accettazione dell'incomprensione di chi sta intorno e non ha fatto lo
stesso cammino interiore.
Ma la gran massa delle persone, me
compresa naturalmente, apre bocca e sciorina sentenze, emette
condanne, forte della sua verità che purtroppo è sempre una verità
teorica e personale, raggiunta a tavolino o in poltrona, davanti a un
giornale o al piccolo schermo. Un esempio per tutti: non si rischia
niente a infervorarsi per l'Africa lasciata morire di fame dal mondo
intero. Diciamo fiumi di parole su questo argomento, ci riscaldiamo,
ci scandalizziamo, ci accusiamo vicendevolmente e forti della nostra
verità, la sera ce ne andiamo a cena a casa o in pizzeria e vi
assicuro che il problema Africa non ci sfiora neppure. E così per
tantissimio altri problemi esistenziali., che ci vedono paladini a
parole, ma completamente indifferenti nei fatti.
Nel frattempo il valzer della nostra
vita continua in un giro senza fine e sulle note di Chaikowsky,
continuiamo a ballare, mentre i colori cambiano intorno a noi,
cercando di catturare la nostra attenzione sulle tante voci che si
levano per offrirci sempre un mondo migliore. Nessuno di noi crede
più a quanto viene promesso con grandi parole da destra e manca.
Qualcuno ancora ascolta,ma i più continuano a ballare, forti di quel
poco che hanno saputo costruire con amore, sapendo che il 'mondo
migliore' se lo vogliono, loro per primi devono imparare a
costruirselo.
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