domenica 6 luglio 2014

NuovOObiettivo

Chi mi ascoltava ierisera era interdetto. Avevo appena finito di dirgli che tuttosommato mi piacerebbe andare a vivere a Marradi. E aveva proprio ragione a guardarmi stupito, perché a Marradi, bellino quanto vuoi, immerso nella natura in maniera strepitosa, però c'è anche meno che a Montepulciano. Almeno qui ci sono tanti negozi di borse, tutti uguali, tutti dello stesso standard, ma decisamente colorati. A Marradi ci sono rimasti due o tre negozietti che galleggiano sulla crisi, grazie alla loro vetustà, che ormai li mette al riparo di qualsiasi rovinosa disfatta. "E allora perché vuoi andare a vivere là?" pareva mi chiedessero quegli occhi. La risposta è semplice finché resta dentro di me, ma diventa complicata quando cerco di esporla agli altri, un pò come dice sant'Agostino(che decisamente non è il mio santo preferito) quano parla del Tempo. "Che cosa e', allora, il tempo? Se nessuno me lo chiede, lo so; se dovessi spiegarlo a chi me ne chiede, non lo so"

Io credo di poterla mettere così: nella mia vita ho sempre avuto bisogno di avere davanti ai miei occhi un obiettivo da raggiungere , anche un piccolo obiettivo. Solo in quel modo riesco a superare le fatiche quotidiane , che a volte non sono solo fisiche, ma di un genere più subdolo e pericoloso. Per me avere un obiettivo significa progettare, guardare lontano, cercare le forze per mettersi in cammino verso qualcosa di nuovo. Nella mia vita i miei figli sono stati e sono tutt'ora di gran lunga l'obiettivo principale, quello che non mi ha fatto mai guardare in faccia la fatica e mi ha dato sempre la carica per andare oltre. Ora che loro  sono tutti grandi e vanno per la loro strada, io sento comunque ancora dentro di me la voglia di cambiamento, di qualcosa di nuovo, che mi dia quella carica vitale, che la contingenza della quotidianità molto spesso appiattisce, quasi fino a renderla inesistente. Insomma non mi va di vivere per vivere. E allora Marradi, , visto che là c'è una casa vetusta e piena di magagne, ma c'è, è entrato nei miei progetti e nei miei sogni e da lì è nato il mio nuovo piccolo obiettivo. Quello di rendere la nostra casa non solo nuovamente abitabile,  ma di abitarla. Per quanto? non lo so davvero. Forse dopo un mese sarei già contenta, forse, una volta rimessa a posto e arredata (ho il pallino dell'arredamento e più che altro di spostare mobili) starà lì, vuota e sola come è stata in tutti questi anni. Chi lo sa? ma intanto io sogno  e faccio correre la fantasia. Per me è molto importante questa mia vita che scorre parallelamente a quella ordinaria. E così anche quando sono qui davanti al computer, nello stesso momento sono a fare una bella passeggiata sulla strada di Campigno, o al bar Bianco a mangiare il mio bombolone quotidiano, o al forno di Marino a comprare la schiacciata, o nel fiume a sentire scorrere l'acqua che canta mentre scende in piccole cascate verso valle. So che non potrei lasciare mai del tutto Montepulciano, semplicemente perché gli voglio troppo bene, ma sento anche, specialmente ora, in questo periodo in cui invece per me allontanarmi è impossibile, il desiderio di andarmene da questo bene, che qualche volta nella sua prevedibilità, nelle sue giornate tutte uguali, nella sua totale mancanza di stimoli, rischia di essere dannoso. Non potendo farlo fisicamente lo faccio con la fantasia e con un obiettivo, piccolo, ma concreto.....qualcosa che posso toccare con mano, e non solo con l'immaginazione......perché altrimenti sarei andata a stare a Maiorca, dove pare che si viva benissimo, sia molto bella e costi poco

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