mercoledì 30 luglio 2014

Il ricordo

"Il ricordo è l'unica cosa che non può essere sciupata nella vita"
da piccoli Pensieri di Kind Butterfly



Neanche quando il tempo passa e l'immagine svanisce, neanche quando la realtà è diversa dal momento che hai vissuto, neanche quando le persone cambiano, il ricordo cambierà.
Ed è per questo motivo che durante il soggiorno delle mie nipotine ho cercato di fissare le loro immagini, i loro atteggiamenti, le loro espressioni, a fondo nella mia mente...... proprio perché diventino un ricordo e non siano solo attimi fuggenti e superficiali della loro vita. 
Appena arrivarono decisi questa strategia, anche perché se era vero che un mese e mezzo è lungo da passare è anche vero che le cose da fare sono tante, le persone da vedere anche, e il tempo corre impietoso sulle giornate appena cominciate e le fa finire il più delle volte senza poter fare quello che si vuole. Se poi a questo mese e mezzo si tolgono quindici giorni di mare, allora il tempo vola anche di più, si assottiglia, incombe....e alla fine scopri con stupore che è già arrivato il momento della partenza e che le tue nipoti le hai viste se va bene, cinque o sei volte in tutto. Su queste volte dovevo costruire non solo i miei ricordi, ma anche i loro, perché era giusto che serbassero qualcosa di noi, ma nel nostro ambiente, dove le cose che sono in una casa, parlano di un retaggio, di origini, di cultura, di tradizioni, di persone che sono e che sono state  e che sono anche loro 'la loro gente'. L'imprinting doveva arrivare anche da questa parte di famiglia, che comunque fa parte del loro DNA.
E così ho fatto.....e spero che tra un anno, quando torneranno, si ricordino delle piccole cose che hanno trovato qui, dei tre cerbiatti della nonna Maria, che ora sono ufficialmente della mia nipotina più grande, dei fiori davanti alla porta di casa, così amati dalla piccolina, dei gatti e delle rondini, dei colori e della casina che in un'ora  mia figlia ha costruito per fare sognare loro e il cuginetto...........

Del resto questa è un'esperienza che mi porto da lontano e che parla di bicchierini e di tazzine dentro la credenza della mia nonna Luisa, una nonna che non ho mai visto, ma che ho conosciuto proprio attraverso le sue piccole cose quotidiane. Da lì è nato il mio amore per i luoghi della mia infanzia, luoghi nei quali andavo solo una volta all'anno, ma il cui ricordo  è cresciuto con me e mi ha fatto amare le persone e le cose, e le ha fatte sentire mie, e cosa più importante, ha fatto sentire me, parte di loro.

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