Stamani non avrei mai pensato di assistere a una delle albe più belle che abbia mai visto. Il sole è sorto gigantesco, dietro a una trina di nuvole bianche, splendido di uno sfacciato arancione che in un attimo ha illumiato il mondo. Peccato solo che non fossi molto in grado di godermelo.
Infatti stavo andando,portata da mia figlia al pronto soccorso, dopo una notte trascorsa insonne e a camminare per casa, seguita da Remì, il mio gattino bianco, molto solidale con me, ma impotente a fare qualsiasi cosa contro quel dolore, che sembra il morso di un cane e che da quattro giorni mi accompagna ovunque vada, caparbiamente attacato al mio fianco destro.
E così, dopo aver provato vari rimedi casalinghi, dopo infine esermi affidata alla comprensione del Voltaren, amico di tanto mal di denti e di altre contratture muscolari, non mi è rimasto da fare nient'altro che svegliare mia figlia e chiederle se mi accompagnava all'ospedale..
Lì giunta, ma dopo aver fatto i dovuti aprezzamenti sulla magnifica alba alla quale abbiamo assistito, sono stata presa in consegna da un'infermiera, che dopo avermi dato due palpatine al fianco mi ha consegnato a una dottoressa, che me ne ha date altre due e con tutto il garbo che può avere uno che si appresta a finire il turno di notte e si vede arrivare proprio sul filo di lana il lamentone di turno, mi ha liquidato con una puntura nel sedere e una ricetta di altrettante iniezioni. L'infermiere che ha eseguito il tutto, devo dire però, che aveva la mano di velluto!!!
Al ritorno, erano le sette, i bar cominciavano ad aprire i battenti, per cui abbiamo pensato di meritarci un premio e siamo andate a prendere un caffè, che, visto che era il primo di una macchinetta appena riaccesa, dopo una notte di giusto riposo, non era senz'altro eccezionale, ma che comunque ci voleva proprio. Ora, come Michelangelo, sono in preda al tormento e all'estasi. L'estasi è non sentire per ora alcun dolore, il tormento è sapere che ritornerà e che fino a domani non potrò fare più nada de nada........
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