martedì 19 agosto 2014

Dolore

Ma come ci si ridimensiona subito, quando stiamo male! Dove era andata a finire la super donna, o meglio quella che vuole apparire a tutti i costi una donna forte? Io vedevo solamente  un povero mucchietto di umanità impaurita e quel mucchietto ero io, lontana mille miglia da tutti i progetti e i sogni che abitualmente faccio per cercare di programmarmi la vita. 
In quel momento invece c'ero solo io e il dolore e la consapevolezza che la persona vera era proprio quell'essere impaurito, che guardavo con i miei occhi, in una strana situazione di lucido  sdoppiamento. Avrei voluto andare da quella umanità che mi guardava con sofferenza per dirle: "Non avere paura, ci sono io", ma mi rendevo conto di non poterlo fare perché il piccolo mucchio di umanità sofferente era la più forte, la più vera, la più genuina e lasciava finalmente uscire da se stessa per mandarla verso di me la paura, il primitivo istinto proprio a tutti gli uomini. Quante cose insegna il dolore, anche solo il dolore fisico! E peccato che questi insegnamenti vengono subito dimenticati, appena questo passa. E quanti valori ritornano importanti in quei momenti! Valori che diamo per scontati e che non vediamo neanche più, e che invece sono lo zoccolo duro sul quale si fonda la nostra vita. I valori della famiglia.

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